Il Covid lascia a terra il trasporto aereo italiano

di Aldo Agosti ♦︎ Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli in Parlamento: quest’anno 82 milioni di passeggeri contro i quasi 200 del 2019

Paola De Micheli - Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti

Proprio vero, il Covid-19 non guarda in faccia a nessuno. Nemmeno al trasporto aereo, settore chiave della nostra industria, vista la diretta connessione con il pilastro del turismo. Oggi il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha fatto due conti in Parlamento, nel corso di un’audizione. «Nel 2019 il sistema aeroportuale registrava per l’Italia 191,2 milioni di passeggeri (+3,5%) e per il 2020 era atteso il superamento dei 200 milioni – ma – dopo il Covid si stima un valore massimo raggiungibile di 82 milioni di passeggeri». Crollo verticale, insomma. Non che ci fossero molti dubbi.

Ad aprile e nei primi giorni di maggio, in pieno lockdown, «sono state rilevate punte fino al -98% del traffico aereo. L’emergenza coronavirus è dunque uno scenario senza precedenti in tutti i settori, che richiede ovviamente una definizione di un nuovo modello di intervento anche dello Stato». Impossibile non tirare in ballo Alitalia e la futura, possibile, anzi probabile, nazionalizzazione.







La nuova Alitalia «partirà da zero con un progetto di sviluppo e di rilancio, pertanto l’elemento chiave sarà la discontinuità. L’investimento di 3 miliardi vuole essere anche un grande investimento per il Paese – ha detto De Micheli aggiungendo che una delle certezze del piano industriale della newco – sarà quello dell’alimentazione dell’hub di Fiumicino, che resterà strategico» anche e del «forte investimento sul lungo raggio nell’hub di Malpensa».

Ultima questione, il fallimento di Air Italy. «Non ho mai detto che Alitalia si sarebbe comprata Air Italy. Ho esplicitato che alcuni degli asset, oggi nella mani del liquidatore di Air Italy per il tipo di strategia che stiamo mettendo in campo e per il mandato che daremo alla governance della newco, probabilmente potrebbero diventare interessanti per Alitalia. Ciò non toglie che l’impegno del Governo rispetto alla questione dei lavoratori di Air Italy sia massimo – ha spiegato – si stanno valutando strade e opzioni per poter garantire loro non solo la copertura degli ammortizzatori sociali fine alla fine dell’anno, ma anche le giuste opportunità di ricollocamento».














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