Dall’automotive al settore agricolo. Inaugurato a Modena il primo dynamic simulator di Cnh industrial

Il simulatore dinamico potrà funzionare su qualsiasi tipo di macchina prodotta dall’azienda, comprese quelle destinate al movimento terra

Il primo dynamic simulator dedicato al settore agricolo (questa tecnologia era stata utilizzata limitatamente all’automotive) è stato inaugurato da Cnh Industrial, nel centro ricerca di San Matteo. La cerimonia si è svolta alla presenza di Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, dell’assessore regionale Vincenzo Colla e dell’assessora Ludovica Carla Ferrari, accompagnati da Carlo Alberto Sisto, presidente per le regioni Europa, Medio Oriente e Africa di Cnh Industrial e da Carlo Lambro, brand president di New Holland Agriculture.

Il simulatore dinamico di Cnh Industrial rappresenta una rivoluzione anche per il settore delle costruzioni, perché potrà funzionare su qualsiasi tipo di macchina prodotta dall’azienda, comprese quelle destinate al movimento terra. Progettato e realizzato interamente dal team di ingegneri impiegati al San Matteo, il dynamic simulator è frutto di un anno di lavoro e di importanti investimenti dell’azienda in ambito di tecnologia e innovazione, insieme a oltre 150 assunzioni dall’inizio dell’anno, di cui 120 ingegneri impegnati sulle tecnologie sulle quali il centro di ricerca intende svilupparsi e neo laureati per i quali Cnh Industrial rappresenta un ambìto posto di lavoro, anche grazie alle collaborazioni che la società ha in essere con i principali politecnici italiani ed europei.







«Il centro di ricerca e sviluppo di San Matteo è una struttura all’avanguardia, un polo di eccellenza per lo sviluppo ingegneristico e tecnologico dei nostri trattori a livello mondiale» ha commentato Carlo Alberto Sisto, presidente Emea di Cnh Industrial. «Gli importanti investimenti di Cnh Industrial hanno permesso di potenziare ulteriormente la ricerca, non solo nelle aree più tradizionali della meccanica e dell’elettrica, ma anche in quella dell’elettrificazione, per la quale San Matteo è destinato ad essere il polo di riferimento del gruppo a livello europeo».

A conferma dell’eccellenza del centro di ricerca e sviluppo di San Matteo e del ruolo di primo piano che potrà dare nel campo dell’elettrificazione, ad agosto di quest’anno il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato un accordo per l’innovazione che supporta lo sviluppo di una tecnologia elettrico-ibrida per trattori, mettendo a disposizione 7,9 milioni di euro all’interno di un progetto di investimento complessivo per questo sito da 39,4 milioni. Il simulatore virtuale rientra nella logica di questo investimento in quanto il suo utilizzo consente un miglioramento delle prestazioni dei trattori che utilizzano questa tecnologia sostenibile previsto dal piano strategico pluriennale della società. In termini pratici, il Dynamic Simulator consente di verificare il comportamento dinamico della macchina – che in questa prima realizzazione è un trattore – prima che questa venga messa in produzione. Questo significa avere la possibilità di prevedere eventuali malfunzionamenti e intervenire per risolvere problematiche che altrimenti sarebbero individuabili solo una volta che la macchina è stata messa sul campo.

«Il dynamic simulator si inserisce nell’attività di testing virtuale di Cnh Industrial. Si tratta di una rivoluzione nel nostro settore, dove la tecnologia può fare davvero la differenza nello sviluppo di prodotti sempre più sostenibili, avanzati e sicuri» ha commentato Carlo Lambro, brand president di New Holland Agriculture e ceo di Cnh Industrial Italia.

I vantaggi sono concreti non solo in termini di business per l’azienda, ma anche per i clienti e la collettività: dall’essere maggiormente competitivi e ridurre i costi legati ai processi di definizione del concept e delle funzionalità, al portare più velocemente sul mercato un prodotto consolidato e aggiornato con le ultime tecnologie che sempre più hanno come obiettivo una riduzione delle emissioni di carbonio, all’insegna di una maggiore sostenibilità di tutto il settore. La simulazione permette inoltre una progettazione cosiddetta “man-in-the-loop”, ovvero consente di iniziare a interagire con i vari comandi e percepire come risponde la macchina già dalle fasi preliminari. Dal punto di vista più tecnologico, il simulatore dinamico completa il nucleo di competenze e tools sviluppato dal team di simulazioni virtuali di Cnh Industrial. Il team ha realizzato nell’ultimo decennio un ambiente integrato per la simulazione virtuale di tutte le prestazioni virtuali dei prodotti della società, con l’obiettivo di realizzare il ‘digital twin’ delle macchine a agricole e movimento terra. A sostegno di questa strategia, quest’anno Cnh Industrial ha quintuplicato l’infrastruttura di calcolo Hpc dell’azienda.

«L’Emilia-Romagna si candida a diventare una Data Valley di livello internazionale. Al Tecnopolo di Bologna è già attivo il Centro Meteo e nelle prossime settimane inaugureremo Leonardo, il supercomputer che metteremo al servizio del paese e dell’Europa per competere alla pari con i colossi mondiali dei big data, come Usa e Cina. Nascerà una cittadella internazionale della scienza dell’innovazione, che rafforza la Rete regionale dei Tecnopoli e dell’Alta tecnologia, in grado di attrarre circa 1.500 ricercatori da tutto il mondo. Vogliamo cavalcare i cambiamenti, senza paura del futuro, ma con la voglia di costruirlo oggi, giorno per giorno. E vogliamo collaborare con le imprese che condividono questa impostazione, come in questo caso: l’investimento di Cnh Industrial rappresenta un’opportunità straordinaria al servizio di un settore strategico dell’economia regionale, come l’agricoltura. Dunque, complimenti a chi ha voluto portarlo avanti e ha scelto l’Emilia-Romagna per metterlo in piedi. Il nostro impegno rimane quello di mettere al servizio delle imprese bandi, risorse e know-how per investimenti in tecnologia, innovazione e digitale» ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna














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