Cnr e Confindustria insieme per finanziare 40 borse di dottorato industriale

Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Confindustria cofinanzieranno al cinquanta per cento 40 borse di dottorato industriale, che saranno destinate a 60 giovani ricercatori selezionati dalle università con concorso a evidenza pubblica, per un investimento pari a quasi 3 milioni di euro.
Nel 2018 sono state già finanziate 20 borse di dottorato (19 da varie imprese e 1 da una Federazione di settore di Confindustria), con un investimento pari a circa 1,4 milioni di euro, per un totale quindi di 60 borse di dottorato industriale e di un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro, sostenuto da Cnr e dalle imprese coinvolte da Confindustria.

Il dottorato industriale rappresenta uno snodo importante in cui formazione, ricerca e innovazione si incontrano, favorendo l’alta formazione dei giovani e l’innovazione del sistema produttivo. Il Presidente del Cnr Massimo Inguscio, esprimendo piena soddisfazione per questo risultato, afferma: «Il Cnr con la sua multidisciplinarietà, la sua eccellenza scientifica e la diffusione dei suoi laboratori e centri di ricerca su tutto il territorio nazionale, rappresenta un protagonista fondamentale nel favorire il rapporto tra atenei e imprese, valorizzando i giovani che risulteranno vincitori di queste borse. La presenza capillare delle sedi del Cnr sul territorio nazionale ha permesso di rispondere al bisogno di innovazione manifestato dalle imprese, con le competenze dei ricercatori del Cnr stesso. Sono convinto che il potenziamento dei dottorati industriali, favorendo la piena sinergia tra formazione, ricerca e trasferimento tecnologico permetta ai nostri migliori cervelli di contribuire alla crescita della competitività del paese».







Il Cnr, assieme alle imprese cofinanziatrici e ai vari atenei che condivideranno i progetti di dottorato, contribuirà ad accompagnare i dottorandi nel percorso formativo e di ricerca. Le industrie, dal canto loro, avranno un ruolo non solo nel finanziare gli studenti, ma anche nella definizione del progetto formativo, affinché le esigenze e i bisogni delle imprese siano veramente alla base di questi progetti di studi.

«Da tempo Confindustria si sta occupando del dottorato di ricerca industriale poiché si tratta di uno degli strumenti più utili a migliorare, sia a livello quantitativo che qualitativo, l’interazione tra imprese, università e centri di ricerca – commenta il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – Inoltre è uno strumento funzionale ai giovani dottorandi sia per orientarli verso una scelta professionale consapevole, che per scoprire il valore aggiunto della ricerca industriale. L’iniziativa sta creando vantaggi per tutti: ricercatori eccellenti per le imprese, efficace placement delle università e, soprattutto, più opportunità di lavoro per i dottori di ricerca italiani. Le imprese hanno fiducia nei giovani e nella loro capacità di fare innovazione, ci auguriamo che questa nostra iniziativa sia l’inizio di una nuova storia per l’Italia e per i suoi ricercatori».

 

 














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