Produrre un Paese sostenibile e resiliente: tutti i lettori invitati il 5 febbraio al workshop del Cluster Fabbrica Intelligente, condotto dal direttore Filippo Astone

di Marco de' Francesco ♦︎ Si vuole scrivere il futuro industriale del Paese. All'evento saranno presenti Marco Bentivogli, Elio Catania, Maurizio Marchesini, Andrea Bianchi, Luca Manuelli, Tullio Tolio e Marco Taisch. E rappresentanti di Menarini, Hsd, Wartsila, Abb, Tenova-Ori Martin, Cisco, Deloitte, Sap

Flessibilità, agilità, resilienza sono fondamentali per rimanere competitivi e adattarsi velocemente a imprevisti e cambiamenti

Ci saranno anche Marco Bentivogli, Elio Catania, Maurizio Marchesini, Andrea Bianchi, e Marco Taisch. Tutti ospiti dell’evento annuale del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI), quest’anno denominato “Produrre un Paese sostenibile e resiliente” che si terrà il 5 febbraio online: gli iscritti potranno porre delle domande ai partecipanti.

Questo il link per iscriversi.

Il workshop, che sarà condotto dal direttore di Industria Italiana Filippo Astone, sarà strutturato in più tavole rotonde. Al centro del dibattito, due temi “caldi”, cruciali per il futuro della manifattura: quelli relativi alla resilienza e alla sostenibilità industriale.







In fondo a questo articolo, L’AGENDA COMPLETA. La giornata è intensa, ma sarà ovviamente possibile seguire solo alcune parti. Qui il link per iscriversi.

Luca Manuelli, cdo di Ansaldo Energia, ceo di Ansaldo Nucleare e presidente del Cluster fabbrica intelligente

CFI è l’associazione che – presieduta dal cdo di Ansaldo Energia e ceo di Ansaldo Nucleare Luca Manuelli, mentre il presidente del Comitato scientifico è il professor Tullio Tolio del Politecnico di Milano – riunisce gli stakeholder della manifattura italiana di tutte le tipologie: aziende, associazioni, Regioni, università ed enti di ricerca. Nei mesi scorsi CFI ha offerto contributi al Miur per la definizione del Programma nazionale della ricerca (Pnr) e al Mise per il nuovo piano Transizione 4.0.

«È un momento cruciale», dice Manuelli. Dalla qualità del Piano Nazionale di Ricerca e Resilienza, e cioè dalla capacità di promuovere investimenti e non spese senza ritorno, dipendono le sorti del manufacturing ma anche quelle del Paese. In che misura saranno finanziati capitoli fondamentali per il futuro della manifattura italiana? E quali soggetti parteciperanno all’attuazione dei progetti? «Sono domande a cui si cercherà una risposta al workshop», sempre per Manuelli.

All’evento si farà anche un resoconto degli obiettivi conseguiti dal CFI nel 2020.

 

Cluster Fabbrica Intelligente: risultati importanti in un anno difficile

Il sindacalista Marco Bentivogli

Il 2020 è stato l’anno della pandemia, dell’interruzione delle filiere, delle sfide nuove e largamente impreviste che l’industria italiana si è trovata ad affrontare. Ciò nonostante, il CFI non ha mai interrotto la propria missione di aggregazione e indirizzo della manifattura. E anzi, sono stati conseguiti obiettivi di rilievo.

Si pensi, anzitutto, all’allargamento del numero dei Ligthouse Plant – fabbriche all’avanguardia come dimostratori tecnologici del top delle tecnologie Industria 4.0 – che consentono ad aziende più piccole di verificare quali soluzioni si possano adottare per risolvere problemi pratici, tecnologici e produttivi. Dopo i big globalizzati Abb, Hitachi Rail, Tenova-Ori Martin, Ansaldo Energia, a rivestire il ruolo di Lighthouse Plant è giunta Hsd Mechatronics del gruppo Biesse, che è quotato in Borsa. Con 80 milioni di fatturato, 340 dipendenti, Hsd è la prima media impresa ad essere insignita di tali status e missione. Ne abbiamo parlato qui.

Un momento della chiusura della cassa della turbina GT36 di Ansaldo Energia

È stato ampliato anche il novero dei Pathfinder, i soci tecnologici del cluster, quelli in grado di contribuire all’individuazione delle principali traiettorie di sviluppo dell’innovazione a supporto della competitività della manifattura italiana. Dopo l’accordo con Sap del 2019, nel 2020 si sono aggiunti Deloitte e Cisco.

Open Innovation Challenge 2020 del CFI per i LHP. La XFactory Open Innovation Challenge ha consentito a pmi e start-up innovative di candidarsi a fornitori di due Lighthouse Plant del Cluster, ovvero Abb da una parte (manifattura additiva dei metalli) e Tenova – Ori Martin (safety aziendale) dall’altra

Ed è stata condotta la XFactory Open Innovation Challenge, che ha consentito a pmi e start-up innovative di candidarsi a fornitori di due Lighthouse Plant del Cluster, ovvero Abb da una parte (manifattura additiva dei metalli) e Tenova – Ori Martin (safety aziendale) dall’altra.

Il sito produttivo di Ori Martin a Brescia

Ancora, la realizzazione, anche grazie al Digital Innovation Hub Lombardia, dell’assessment di un campione di 17 supplier di Abb operativi in Lombardia, Veneto e Lazio e costituito da piccole e medie imprese afferenti a differenti categorie merceologiche. Nel 2019 un’esperienza del genere era stata portata avanti da Ansaldo Energia con AENet 4.0.

Si pensi infine alle tante iniziative di comunicazione e divulgazione che hanno permesso di raccontare le esperienze di aziende associate resilienti ed innovative come e-Novia, Masmec, Elica e Smart Track.

Interno della fabbrica di Elica

Il 5 febbraio si parlerà anche di un’altra importante realizzazione del 2020, il documento di politica industriale del CFI  “Produrre un Paese resiliente”, che rappresenta il punto di partenza per tutte le tavole rotonde che si succederanno nell’evento.

il documento “Produrre un Paese resiliente” del Cluster Fabbrica Intelligente individua interventi immediati, a medio termine e a carattere sistemico per incrementare la resilienza del sistema manifatturiero. Seleziona le tecnologie cruciali da implementare, e include una proposta di politica industriale, diretta ai decisori politici interessati: quella di dotare l’Italia di un sistema di “pronto intervento” in grado di realizzare qualsiasi prodotto richiesto dal Paese. Il lavoro è stato redatto da una task force di 50 esperti costituita nell’ambito del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) l’associazione che – presieduta dal cdo di Ansaldo Energia e ceo di Ansaldo Nucleare Luca Manuelli, mentre il presidente del Comitato scientifico è il professor Tullio Tolio del Politecnico di Milano – riunisce gli stakeholder della manifattura italiana di tutte le tipologie: aziende, associazioni, Regioni, università ed enti di ricerca

La resilienza e la sostenibilità della manifattura e del Paese al centro dell’iniziativa

Il direttore di Industria Italiana Filippo Astone

Il Covid-19 rappresenta un laboratorio unico e irripetibile: valutando le dinamiche della pandemia, misurando gli effetti, si possono definire strategie per assorbire meglio gli urti. Di qui il citato documento del CFI, che individua interventi immediati, a medio termine e a carattere sistemico per incrementare la resilienza del sistema manifatturiero. Seleziona le tecnologie cruciali da implementare, e include una proposta di politica industriale, diretta ai ministeri interessati: quella di dotare l’Italia di un sistema di “pronto intervento” in grado di realizzare qualsiasi prodotto richiesto dal Paese. Il lavoro è stato redatto da una task force di 50 esperti del Cluster.

Come si è già accennato, è una questione, quella della resilienza, che il Cluster ha portato avanti sia con i contributi per il Pnr 2021-2027, che quelli per il piano Transizione 4.0. Ora che questi documenti sono “collassati” nel Pnrr, non è ancora del tutto chiaro quale rilievo avranno questi apporti. Si diceva che in palio ci sono i soldi del Recovery Fund: propriamente “Eu Next Generation”, che è un fondo europeo dotato, a livello continentale, di una capacità finanziaria di 750 miliardi di euro. Per l’Italia, vale 209 miliardi, di cui 82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti. Inizialmente, si parlava di circa 40 miliardi da utilizzare per la digital transformation del Paese, capitolo che comprende anche la resilienza del tessuto produttivo. Ma da qualche settimana si assiste ad un gioco al ribasso, per favorire altre partite forse non del tutto coerenti con la visione europea, tesa a rafforzare la capacità di reazione del fabric continentale nei momenti difficili.

Sono 6 le missioni del Pnrr, che a loro volta raggruppano 16 componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo. Le componenti si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti. I singoli progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro

Altro argomento cruciale, e che ha assunto un rilievo crescente negli ultimi anni, è la sostenibilità industriale. Si tratta di un insieme di tecnologie e strategie che consentono ad una azienda di essere meno dipendente dall’esterno per l’approvvigionamento di risorse produttive critiche. L’ottica è quella del life cycle engineering: riutilizzo, re-manufacturing e riciclo di prodotti, componenti e materiali alla fine del ciclo di vita o provenienti dai processi di manutenzione.

Il potenziale ciclo di vita di un prodotto e dei suoi materiali. Fonte European Remanufacturing Network. La sostenibilità industriale è un insieme di tecnologie e strategie che consentono ad una azienda di essere meno dipendente dall’esterno per l’approvvigionamento di risorse produttive critiche. L’ottica è quella del life cycle engineering: riutilizzo, re-manufacturing e riciclo di prodotti, componenti e materiali alla fine del ciclo di vita o provenienti dai processi di manutenzione

L’AGENDA

Sessione mattino, dalle 10.30 alle 13: Governo, Confindustria, Invitalia, Cluster regionali

Dopo i saluti istituzionali, la giornata sarà introdotta dalle relazione del presidente Manuelli, con uno speech intitolato “L’evoluzione della missione del CFI di fronte all’emergenza: le attività del 2020 e le sfide del 2021”.

 

  1. Grandi nomi di governo, Confindustria e altri al confronto

Elio Catania, Senior Advisor e Consigliere per la politica industriale

La prima tavola rotonda sarà introdotta dalla coordinatrice della Roadmap del CFI Rosanna Fornasiero. Quanto al tema, è “Produrre un Paese Resiliente e Sostenibile: le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”. Parteciperanno Tolio, nonché i citati Bentivogli, coordinatore generale di Base Italia e già segretario nazionale di Fim Cisl. Ma anche Elio Catania, senior advisor del Mise di Stefano Patuanelli dopo una lunga carriera che lo ha visto al vertice di Ibm, Ferrovie, Atm Milano e Confindustria Digitale. Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese, e imprenditore di livello con Marchesini Group, azienda leader in un settore portante dell’industria italiana: il packaging. E Andrea Bianchi, responsabile pianificazione strategica e politiche industriali di Invitalia, azienda pubblica con compiti molto delicati nella fase di Covid e post-Covid.   

 

  1. La partita a livello regionale

Diego Andreis, managing Director Fluid-o-Tech e presidente Afil

Seguirà la tavola rotonda “Lo sviluppo dei Cluster Territoriali come leva fondamentale dell’innovazione di un Paese Resiliente e Sostenibile”. Parleranno appunto alcuni dei cluster regionali che sono al cuore del sistema Cluster Fabbrica Intelligente, che è quello nazionale. L’introduzione sarà affidata al membro dell’organo di coordinamento e gestione (Ocg) nonché coordinatore del Tavolo Regioni di CFI Alessandro Marini. Tra i partecipanti, il presidente di Afil Lombardia Diego Andreis (imprenditore con la sua Fluid-o-Tech), il technology manager del Mesap (Piemonte) Paolo Dondo e il general manager di Comet (Friuli Venezia Giulia)  Saverio Maisto.

 

  1. Il ruolo dei Pathfinder

Alla terza tavola rotonda dalla mattinata, “La nuova roadmap CFI e il ruolo dei Pathfinder nello sviluppo delle tecnologie a supporto del Pnrr”, introdotta dal membro dell’Ocg e del comitato tecnico scientifico (Cts) di CFI  Flavio Tonelli, parteciperanno rappresentanti di Sap Italia, Cisco Italia, Siemens e Tbd Deloitte.

Tra le principali iniziative del Cluster, la definizione della Roadmap, processo strategico per indirizzare la trasformazione digitale dell’industria italiana, individuando le principali necessità della manifattura italiana in termini di avanzamento tecnologico e traiettorie di sviluppo. Attualmente, sette Gruppi Tematico Tecnico Scientifici (GTTS) formati da esperti, docenti universitari e soci del cluster sono impegnati nella redazione della nuova Roadmap

Sessione pomeriggio, dalle 14 alle 16: resilienza e sostenibilità industriale, filiere, open innovation

 

  1. Resilienza e sostenibilità per gli Impianti Faro

Alla prima tavola rotonda, “I Lighthouse Plant di seconda generazione: le aziende capo-filiera per un Paese Resiliente e Sostenibile”, che sarà introdotta dal presidente del Cts di CFI Tullio Tolio, parteciperanno rappresentanti di Menarini, Hsd e Wartsila.

Tavola Rotante 5 assi Hsd
  1. La trasformazione digitale è una questione di filiera

Gianluigi Viscardi, ceo di Cosberg e presidente del Digital Innovation Hub Lombardia

La seconda tavola rotonda, “Il ruolo dell’ecosistema di supporto alla trasformazione digitale per l’evoluzione delle filiere” sarà introdotta dal vicepresidente di Cfi nonché coordinatore della rete nazionale dei Digital Innovation Hub di Confindustria e presidente del Dih Lombardia Gianluigi Viscardi. Parteciperanno l’advanced processes and technologies manager di Abb Fabio Golinelli, il chief procurement & supply chain officer di Leonardo  Giacinto Carullo, nonché il presidente del competence center Made Marco Taisch.

 

  1. L’Open Innovation, supporto fondamentale alla manifattura                       

Alla terza, “X Factory: lo sviluppo dell’Open Innovation a supporto dell’innovazione dell’industria manifatturiera Resiliente e Sostenibile”, introdotta dal cluster manager di CFI Paolo Vercesi, parteciperanno il presidente Netval e direttore generale della Scuola Superiore di Pavia Giuseppe Conti, l’R&D director Metals Tenova Enrico Malfa, l’innovation manager di Abb Luigi Semeraro, il co-founder della start-up Iris Manuele Lai e il ceo della start-up Smart Track Saverio Pagano.

Abb Dalmine GSec Production line

Concluderà i lavori il Presidente del CFI Luca Manuelli.














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