Cisco e la nuova strategia Webex

di Marco de’ Francesco ♦ Una sola piattaforma Cloud. Una sola esperienza core. Un solo brand. È il nuovo approccio sulla collaboration del leader mondiale del networking e dell’IT, guidato in Italia da Agostino Santoni

La parola è “WebEx”. Che si declina in WebEx Meetings, soluzione che permette di fare riunioni con partecipanti remoti; WebEx Teams, evoluzione di Cisco Spark, uno spazio collaborativo per lavorare anche in modo asincrono; e infine WebEx Calling, che nasce da Spark Calling ma che sta integrando le funzioni di Broadsoft, azienda acquisita di recente. Le finalità della mossa di Cisco, appena annunciata, sembrano chiare: più integrazione, più servizi, più semplicità di utilizzo da parte dell’’utente. Intanto, uno studio di Gartner’s rivela che la multinazionale, nel settore, è prima in classifica; sia in generale che negli scenari di dettaglio. Peraltro, sarà possibile, con WebEx Share, fare di una vecchia tv uno strumento di collaboration; e intanto l’intelligenza artificiale avanza al passo serrato, con soluzioni che eliminano i rumori di fondo. Ne abbiamo parlato con Michele Dalmazzoni, collaboration and industry digitization leader di Cisco Italia; Enrico Miolo, Cisco collaboration specialist e Enrico Mercadante, responsabile di Cisco per l’innovazione, le architetture e la digital transformation per l’Italia.

 







WebEx, un’unica piattaforma convergente che integra tutte le soluzioni video di Cisco: Meetings, Teams e Calling

Secondo Dalmazzoni «il lavoro di Cisco è quello di costruire ponti, sicuri e pensati per durare, che connettano persone e aziende. La piattaforma di Cisco end-to-end è un unicum sul mercato: mette assieme tanto software con tutta la componente hardware dei nostri device. È fondamentale per connettere spazi fisici, che incontrano il digitale grazie al cloud – a sua volta elemento pervasivo in grado di arricchire l’esperienza dell’utente. Il sistema è di semplice utilizzo». Sempre secondo Dalmazzoni, «per gli analisti, la nostra è la direzione giusta: siamo al primo posto, al mondo, nel mercato della unified communication. In realtà Cisco, come dimostrano diversi studi, è in prima posizione in tutti gli scenari di dettaglio, in tutti i casi di utilizzo». Per Gartner’s Cisco è prima per capacità di esecuzione e completezza della visione. Cisco è prima al mondo nei comparti di telepresence, access routing, SP routing, wireless lan, switching modular & fixed managed, voice, saas web conferencing, storage area networks, network security; mentre è seconda nel settore x86 blade server. D’altra parte, il 93% delle società Fortune 100 e il 78% delle società Fortune 500 si avvalgono delle soluzioni di collaborazione video Cisco. Ogni mese 71 milioni di persone partecipano a una riunione WebEx.

«WebEx – ha continuato Dalmazzoni – è una parola che sta entrando nel gergo comune, al posto di riunione. Va anche sottolineato che Cisco, prima di vendere la propria tecnologia, la utilizza al proprio interno, sperimentandola in maniera completa. D’altra parte, Cisco è una azienda dove lo smart working è molto radicato: puoi lavorare dove vuoi, e con i tuoi tempi; l’importante è essere produttivi. Comunque sia, la nostra idea era quella di semplificare tutte le nostre piattaforme; la scelta è ricaduta sulla nostra su Webex, la piattaforma di cloud collaboration più diffusa al mondo, un global network; è stata scelta per rappresentare tutta l’offerta di Cisco di Cloud collaboration. In pratica, abbiamo integrato le piattaforme di back-end in un modello unico, per portare i nostri clienti un’esperienza integrata, da qualunque device si acceda. »

«Un solo brand con tre servizi principali: Webex Meetings, che è l’evoluzione storica di Webex, nasce per fare meeting, e cioè è una applicazione per le riunioni. Poi c’è Webex Teams che è l’evoluzione di Cisco Spark, uno spazio di lavoro collaborativo per lavorare anche in modo asincrono. Infine, Spark Calling diventa WebEx Calling. Peraltro, ora Cisco sta eseguendo la migrazione a BroadSoft, una società acquisita di recente, per le funzioni di chiamata avanzate». Secondo Mercadante, infine, «il vantaggio di una piattaforma è che un ecosistema di aziende può sviluppare delle soluzioni sfruttando alcune funzionalità del sistema». Ciò è di particolare rilievo nel mondo industriale. Si pensi alla soluzione Italtel per la manutenzione live con caschetto, telecamera e cuffie. Industria Italiana se ne è occupata qui.

 

Michele_Dalmazzoni
Michele Dalmazzoni, collaboration and industry digitization leader di Cisco Italia

WebEx Meetings, la soluzione che permette di fare riunioni con partecipanti remoti

Secondo l’azienda, anzitutto WebEx Meeting è video first. I partecipanti possono vedersi l’un l’altro utilizzando pc (con supporto multipiattaforma per Windows, Macintosh e Linux), un dispositivo mobile (iPhone, Android, iPad, Blackberry e altri cellulari o tablet wireless, 3G e 4G) o un apposito apparecchio posto in una sala. Secondo Cisco, WebEx Meetings «consente ai team di collaborare in maniera più efficiente nelle riunioni virtuali con le funzionalità audio e video in alta definizione (HD) e la condivisione dei contenuti in tempo reale. Inoltre, WebEx Meetings aiuta a ridurre il numero di e-mail e a semplificare l’organizzazione delle riunioni con un’area online centralizzata ed estremamente sicura per gestire e condividere tutte le attività e le informazioni associate alle riunioni».

 Secondo Miolo, «era in effetti fondamentale far sì che si potessero organizzare, con la nostra soluzione, delle riunioni in modo semplice e intuitivo. Webex Meetings va di per sé in questa direzione, perché le conference audio, video e web non sono più cose distinte, anche se l’esperienza è più video-centrica. E alla fine l’utente deve solo divulgare credenziali a terzi in modo che possano partecipare alla riunione. In un certo senso, l’utente dispone di un ufficio virtuale, dove decide di invitare Tizio o Caio». Comunque sia, WebEx Meetings è una soluzione software-as-a-service (SaaS) disponibile in Cisco WebEx Cloud, la piattaforma di servizi di cui si è già accennato. In buona sostanza, il vantaggio offerto alle aziende da soluzioni come questa risiederebbe nel fatto che l’organizzazione di riunione di persone fisicamente distanti e con scambi di contenuti comporta in genere la spesa di molto tempo e il rallentamento delle attività dei team.

Con la soluzione di Cisco, tutto è immediato. La società parla di “esperienza multimediale completa”, intendendo la possibilità di condividere i file video in tempo reale e integrare gli elementi multimediali nelle presentazioni. Peraltro, se il tema è un progetto di qualsiasi genere, notifiche automatiche di download e commenti tengono l’utente aggiornato sulle modifiche apportate al piano. Sempre secondo Cisco, è possibile pianificare una riunione con Microsoft Outlook oppure avviare immediatamente una riunione con Microsoft Office, Microsoft Outlook e un’ampia gamma di soluzioni integrate di messaggistica immediata.

Webex Teams non è solo il rebranding di Cisco Spark

Con la nuova soluzione più strumenti a disposizione. Secondo l’azienda, non si tratta solo di un rebranding di Spark, argomento che Industria Italiana ha già trattato e che si può trovare qui. Si tratta, dice Cisco, di nuova versione, realizzata integrando più tecnologia nelle applicazioni. Prima c’era l’app Spark per la riunione Spark e l’app Webex per la riunione Webex; ora è tutto semplificato. «Webex Teams – afferma Cisco – mette a disposizione un set di strumenti ancora più ampio, inclusa la funzionalità di whiteboarding (il posizionamento di file condivisi su un blocco note o una lavagna condivisa sullo schermo. Il software di videoconferenza e di conferenza dati spesso consente all’utente di annotare i documenti condivisi come su una lavagna fisica), messaggistica in tempo reale, accesso semplice per gli ospiti, condivisione dei contenuti e strumenti integrati – per supportare i team durante e dopo la riunione». Rispetto a Spark, un cambiamento è che si utilizza la rete IP Webex. In pratica, i server utilizzati nelle riunioni saranno in cloud pubblico e nei data center Cisco; la dorsale Webex li collegherà gli uni e gli altri. Ora, siccome la dorsale Webex è stata creata appositamente per le videoconferenze, questo dovrebbe comportare una resa video migliore e una minore latenza.

 

Il logo di Cisco

L’acquisizione di Broadsoft per la WebEx Calling. Gli altri ingaggi importanti per la collaboration

«Cisco – afferma Dalmazzoni – svolge un’importante politica di acquisizioni. Siamo a quota 201. Tra le ultime, tre riguardano la collaboration. Cisco ha annunciato il completamento dell’acquisizione di Broadsoft il 2 febbraio. Secondo il colosso di San Jose, BroadSoft accelera la strategia cloud e il portfolio di collaborazioni di Cisco aggiungendo le soluzioni dell’azienda acquisita nel settore delle chiamate e dei contact center a quelle della società acquirente relative a riunioni, messaggistica, assistenza clienti, e altro. Ora WebEx Calling si basa su Broadsoft». BroadSoft è stata fondata nel 1998 e ha sede nel Maryland. È partner di oltre 600 operatori e di 25 dei 30 più grandi fornitori di servizi al mondo in 80 paesi. E poi, Accompany. «Il 10 maggio abbiamo annunciato la chiusura dell’operazione. Accompany è una società californiana che sviluppa una piattaforma di analisi delle relazioni e ha costruito uno dei database più ricchi di decision maker al mondo. Le loro soluzioni sono orientate all’AI e sono progettate per aiutare gli utenti a rimanere aggiornati sulle notizie di dirigenti e società ai fini della prospezione, della vendita e della creazione di relazioni. In pratica, è una sorta di LinkedIn per executive».

O Mindmeld, acquisita nel maggio dell’anno scorso. «MindMeld – continua Dalmazzoni – offre una piattaforma di intelligenza artificiale unica per la creazione di interfacce di conversazione uomo-macchina. Le sua soluzioni consentono alle persone di comunicare in modo naturale con applicazioni e dispositivi. Grazie alla sua tecnologia proprietaria di apprendimento automatico, MindMeld garantisce una precisione simile a quella umana agli assistenti vocali e di chat».
WebEx Share, quando la vecchia Tv diventa uno strumento di collaboration. Cisco ha anche annunciato un nuovo hardware, Webex Share. Sarà disponibile per Webex Meetings e Teams verso la fine del 2018. In buona sostanza, consente di trasformare qualsiasi vecchia sala TV per conferenze in uno spazio per la collaborazione. Webex Share è costituito da un emettitore di ultrasuoni, un microfono per il rilevamento di presenza, HDMI (1080p 30fps), un adattatore da USB-C a PoE Class 2, 802.11ac wireless con sicurezza di livello enterprise e funzionalità di pianificazione della sala.

Secondo Cisco «basterà inserire l’adattatore, grande quanto un palmo di una mano, sul retro della TV, accoppiarla con il sistema e iniziare a condividere i documenti sullo schermo. Al termine del meeting, si potrà continuare a lavorare nello spazio Webex Teams. Inoltre, con Webex Share, i team potranno facilmente prenotare le stanze così come sapere se e quando una sala è occupata».

L’intelligenza artificiale entra di peso nella collaboration made in Cisco

WebEx Assistant è il primo assistente vocale pronto per le riunioni aziendali, secondo Cisco. Sfrutta la tecnologia dell’AI dalla acquisita MindMeld per abilitare capacità cognitive all’interno della piattaforma WebEx. È grazie all’AI se il sistema è in grado di riconoscere le persone che partecipano alla riunione. Gli sviluppi sono in corso. Pare che nel prossimo futuro l’assistente virtuale sarà in grado di prendere appunti, di trovare documenti pertinenti e altre cose ancora. Un’altra funzione che si ottiene grazie all’intelligenza artificiale è quella di isolare e abbassare i rumori di fondo che disturbano le conversazioni. Il sistema li riconosce e opera di conseguenza.














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