Cisco Italia ha un nuovo amministratore delegato: è Gianmatteo Manghi

Cambio ai vertici della filiale italiana. Il nuovo ad prende il posto fino a ora occupato da Agostino Santoni, che è stato nominato vice presidente per il Sud Europa

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia

Il nuovo amministratore delegato di Cisco Italia è Gianmatteo Manghi, 56 anni, laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza. Dopo aver maturato esperienze in Ericsson e Digital Equipment, Manghi entra in Cisco nel 2000, dove ricopre ruoli di management delle vendite, prima nel segmento Service Provider poi, dal 2009, come south collaboration sales director. Negli ultimi sette anni è stato il direttore commerciale di Cisco Italia e ora prende il posto del numero uno, precedentemente occupato da Agostino Santoni, che assume il ruolo di vice presidente per il Sud Europa.

«Gianmatteo ha raggiunto risultati importanti, sviluppando grandi progetti innovativi per il nostro mercato e accompagnando con successo i nostri clienti nella loro trasformazione digitale, costruendo relazioni forti con loro e con i nostri partner. Sono certo che con le sue capacità e la sua passione saprà dare ulteriore impulso al nostro impegno per fare in modo che la tecnologia esprima pienamente il suo potenziale di impatto positivo per la società, l’economia e la sostenibilità» ha commentato Agostino Santoni, cui il manager nel suo nuovo ruolo riporterà.







«Sono onorato di questo incarico, che arriva in un momento di grandi cambiamenti e grandi opportunità per il Paese, le sue imprese, i cittadini – e per Cisco stessa, che in questi anni si è trasformata, collaborando con clienti e partner per affrontare tante nuove sfide», ha commentato il nuovo amministratore delegato dell’azienda. «Oggi abbiamo l’occasione di realizzare un futuro più inclusivo, in un quadro europeo di rilancio orientato alla transizione ecologica e digitale. Possiamo veramente utilizzare le tecnologie per costruire insieme un’Italia “in verde e in blu”, valorizzando i due pilastri che permettono di crescere unendo modernità e sostenibilità».














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