Cim4.0, bilancio di sostenibilità: erogati 12 milioni di euro di formazione gratuita

«Ancor più dei risultati finanziari del Bilancio di Esercizio 2022, aver scelto di redigere una rendicontazione di sostenibilità, rafforza la nostra responsabilità e la trasparenza con cui operiamo nei confronti dei nostri stakeholders e del Paese. La nostra missione non è solo quella di raggiungere i KPI gestionali ed economici ma di generare nel contempo un fruttuoso impatto sia sociale che ambientale. Perché un’azienda sostenibile è anche un’azienda più affidabile e moderna, che guarda al futuro e promuove comportamenti etici e valoriali».

È con queste parole che Enrico Pisino, ceo del Cim4.0, presenta il primo Bilancio di sostenibilità del competence center torinese. Formazione gratuita erogata, quantificata dalla piena operatività del centro in circa 12 milioni di euro: 62 webinar gratuiti con circa 6.000 partecipanti e 1.200 aziende coinvolte. Questa è una delle diverse voci che compongono il primo bilancio di sostenibilità elaborato dal Cim4.0, uno degli otto centri di competenza ad alta specializzazione, promossi dal Mise oggi Mimit, costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 22 partner industriali, UI Torino e Api Torino, riferimento per le Imprese sul fronte del trasferimento tecnologico, la diffusione di competenze e le specializzazioni legate alla manifattura avanzata, la formazione continua e la cultura 4.0 delle aziende.







In occasione dell’assemblea, i soci del Cim4.0 oltre ad approvare il bilancio di esercizio 2022, che ha visto più che triplicato il valore dei servizi alle imprese nel bel mezzo della crisi post pandemica e incrementato del 30% il valore della produzione complessiva, hanno deliberato anche il primo bilancio di sostenibilità. Una scelta questa, dettata non solo per essere conformi alle migliori pratiche e ai parametri Gri/Esg, ma anche per valorizzare tutti gli asset intangibili, tra cui figurano la formazione, la sicurezza e il benessere sul posto di lavoro, il risparmio energico e la riduzione dei materiali di scarto delle lavorazioni, le tecnologie più evolute anche in termini di impatto zero sull’ambiente, che hanno ricadute importanti sulle persone, sul territorio nazionale, verso gli stakeholder. 














Articolo precedenteAnsaldo Energia approva il Piano Industriale: aumento di capitale da 580 milioni
Articolo successivoGruppo Hti chiude un 2022 da record: il fatturato sale a 1,3 mld euro






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui