Valorizzazione del patrimonio tecnologico e di competenze nel segmento tradizionale delle turbine a gas e in quello del nucleare: è questo l’obiettivo del nuovo Piano Industriale 2022-2027 varato da Ansaldo Energia. Il Gruppo, guidato dal neo ceo Fabrizio Fabbri, vuole concentrarsi sulla diversificazione del business nel contesto della transizione energetica.
La Manovra a sostegno del nuovo Piano prevede un aumento di capitale per cassa di complessivi 580 milioni di euro offerto in opzione ai soci, destinato a supportare finanziariamente gli investimenti e la realizzazione del Nuovo Piano e a fornire la provvista necessaria per il rimborso parziale del finanziamento da parte delle banche del pool. Inoltre, è prevista l’estensione della scadenza del prestito soci in essere di 200 milioni erogato dal socio Cdp Equity.
Il Piano si concentra in particolare su tre linee di azione. Innanzitutto la messa in sicurezza del business tradizionale, focalizzando maggiormente l’azienda sulla commercializzazione delle macchine per la produzione di energia, con una particolare attenzione ai mercati internazionali e aumentando il contributo della Business Unit Service. Poi lo sviluppo del business Nucleare, in particolare nel campo della fusione (con la costruzione della centrale sperimentale Iter in Francia), della fissione (con progetti, ad esempio, in Romania e Slovenia) e del decommissioning, con diversi lavori in Italia e Regno Unito. Infine la diversificazione del business nel contesto della transizione energetica, che include iniziative per sistemi di stoccaggio ed elettrolizzatori per la produzione di idrogeno.