Prima volta di Enel X al Ces nel nuovo padiglione dedicato alle Smart Cities. Nella edizione 2020 la società italiana a Las Vegas ha portato Adapting Lighting, l’illuminazione pubblica adattiva, ovvero un sistema complesso strutturato su sensori e videocamere in collegamento attraverso telefonia mobile o wireless. L’elaborazione dei dati raccolti permette la modulazione ad hoc dell’ambiente luminoso urbano, ma anche il controllo puntuale dei consumi.
Dalla sperimentazione alla realtà
La prima sperimentazione è stata condotta da Enel X a Bologna nel 2018, il pieno successo ha permesso di avviare la commercializzare. Il software è anche in grado di riconoscere comportamenti stradali inopportuni sia di mezzi di trasporto sia di persone e può rilevare incidenti. Attualmente è in atto una sperimentazione, rispettosa della privacy, assieme alle forze dell’ordine per il monitoraggio e la sicurezza stradali.
Come funziona Adapting Lighting
Sono due le modalità che Enel X offre alle amministrazione pubbliche: Tai (Traffic Adaptive Installation), nella quale l’illuminazione stradale viene adattata alla sola variabile traffico e Fai (Full Adaptive Installation), che combina rilevazioni di traffico, meteo e luminosità dell’ambiente per determinare la regolazione dell’illuminazione.
L’obiettivo del massimo risparmio energetico possibile può spingersi sino al 20-35% su sorgenti già a led, permettendo un’illuminazione che ha come ottica la prudenzialità, per esempio non si applica la soluzione a punti luce «sensibili» (attraversamenti pedonali, rotatorie, etc.) in cui mantiene sempre la massima intensità.