Accenture in pole position per l’acquisto di Cedacri

di Chiara Volontè ♦︎ La società specializzata in servizi di It per le banche sarebbe valutata 1,6 miliardi. In corsa per l’operazione anche Engineering, Ion, Bain e Replay

Sembrerebbe trattarsi di una gara a cinque quella per la conquista di Cedacri, la più importante azienda italiana specializzata in servizi di outsourcing informatico per il settore bancario.

Il Gruppo, che ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di 382,9 milioni di euro ed è  valutata 1,6 miliardi, ha suscitato l’interesse della multinazionale della consulenza Accenture, che dopo la prima tornata di offerte sembrerebbe la favorita.







Ma in lizza per l’operazione, secondo quanto riporta il Sole24Ore, ci sarebbe anche la società di software e servizi It Engineering. Mentre stando a La Repubblica, la partita si giocherebbe anche tra la holding Ion Investment, la società di consulenza Bain Capital e Replay, affiancata dal gruppo di private equity Apax.

Cedacri, guidata da Corrado Sciolla, ha ceduto nel 2017 il 27% del proprio capitale sociale al fondo di investimento Fsi Mid-Market Growth Equity Fund gestito da Fsi Sgr, mentre il restante 73% di capitale è suddiviso fra 14 istituti bancari (Mediolanum, CrAsti, Banco di Desio e della Brianza, Unipol Banca, Popolare di Bari, Cr Bolzano, Banca del Piemonte, Credem, Cassa Sovvenzioni e Risparmio del Personale di Banca d’Italia, Reale Mutua, Banca del Fucino, Banca Valsabbina, Cassa di Risparmio di Cento, Cassa di Risparmio di Volterra).














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