Obiettivo 100 milioni: segreti e strategie di Cama, big del packaging

di Marco de’ Francesco ♦︎ Aumento dei mercati di sbocco, presenza commerciale in nuove aree, partnership e sostenibilità: sono i quattro pillar della business strategy del Gruppo della famiglia Bellante. La flessibilità produttiva e l’integrazione della robotica sulle macchine da imballaggio. Gli imballi riciclabili e il cambio formato automatico

Cama Group

«Il nostro obiettivo è raggiunger il fatturato di 100 milioni nei prossimi anni». Parola di Cristian Sala, sales executive manager di Cama Group, azienda di proprietà della famiglia Bellante con sede produttiva a Garbagnate Monastero, (Lecco) e una nuova sede dove si trasferirà in futuro a Molteno. Cama conta più di 200 addetti ed opera in uno dei comparti più importanti della manifattura italiana, il packaging. In particolare Cama progetta e produce linee di imballaggio e sistemi di confezionamento di packaging secondario, cioè tutto il processo produttivo per confezionare i prodotti in imballi che arrivano dal processo primario. 

L’azienda trae vantaggio anche dalla sua divisione robotica che studia e sviluppa l’implementazione degli stessi sulle macchine da imballaggio complete e integrate. Questo permette di offrire non solo macchine ma linee complete  proponendo soluzioni per gestire il prodotto dal processo alla fase di preparazione e deposito in scatola fino ad arrivare all’imballo finale pronto per la pallettizzazione. Cama nel 2020 ha fatto registrare un fatturato di 70 milioni di euro. Come pensa di ottenere un incremento di oltre il 40% in un così breve lasso di tempo? L’azienda ha approntato una strategia di crescita molto articolata su quattro pillars.







Il primo prevede la diversificazione su più settori oltre a quello alimentare in cui Cama vanta una presenza storica e consolidata dal 1981. Questo processo è già iniziato negli anni passati portando all’introduzione nel mercato para-farmaceutica e non food. Il secondo prevedo uno sviluppo della presenza commerciale su aree in crescita come ad esempio il Sud-Est asiatico. Un terzo prevede la cooperazione e partnership con altre aziende leader del settore per realizzare progetti anche virtuali che consentano al cliente finale di esplorare nuove opportunità. Un esempio concreto è stata l’inaugurazione della piattaforma virtuale Smart Packaging Hub dove con altre sei aziende è stata creata una vera e propria fiera virtuale con stand visitabili, documentazione scaricabile, live chat con i commerciale e organizzazione di eventi online. Quanto al quartosi riflette in una costante attenzione ai trend di mercato quali la sostenibilità e la flessibilità. Di tutto questo abbiamo parlato con Sala.

 

La strategia di crescita 

1)      Non solo packaging per alimentare

Cristian Sala, sales executive manager di Cama Group

«L’azienda già da diversi anni ha colto l’importanza della diversificazione: non solo macchine e linee di confezionamento per il settore alimentare, e quindi cioccolato, bakery, merendine, gelato e yogurt, ma anche macchine e linee per il packaging nella cosmetica e nella para-farmaceutica. Inoltre nel  pet-food, che rappresenta un mercato che vede Cama protagonista, abbiamo sviluppato soluzioni complesse per ii maggiori player del mercato» – ha affermato Sala. Attualmente, il 60%-70% del fatturato di Cama è realizzato nell’alimentare. «La nostra strategia è quella di tenere la posizione e crescere per quanto si può in questo comparto e nel contempo continuare ad esplorare altri settori di sbocco, conquistando nuovi mercati».

 

2)      La partecipazione a piattaforme che consentono alle aziende clienti di studiare linee complete per soluzioni specifiche

Per consentire alle imprese utilizzatrici di sviluppare soluzioni automatizzate specifiche, superando la logica dell’impianto chiavi in mano da un unico fornitore, sette aziende tra cui Cama (le altre sono Baumer, Opem, Zacmi, Makro Labelling, Clevertech, Tosa) hanno dato vita ad una piattaforma virtuale, lo Smart Packaging Lab Hub, dove il visitatore può trovare il meglio delle loro soluzioni innovative per il packaging alimentare e per le bevande. In pratica, le sette aziende hanno dato vita ad un unico “luogo” digitale, mettendo a fattor comune le loro competenze e consentendo al cliente di ottenere flessibilità nell’engineering e nella configurazione della macchina. Peraltro, nell’Hub si può trovare supporto per la virtualizzazione dei processi, anche grazie all’utilizzo dei gemelli digitali delle macchine.

Si fa esperienza di soluzioni di robotica avanzata, e si studiano strategie di connettività e sensorizzazione di intere linee. Infine, si scopre come applicare algoritmi di intelligenza artificiale o software di analytics per raccogliere, elaborare e gestire i dati generati dalle macchine, ottimizzando le performance energetiche e produttive dei processi o introducendo sul mercato nuove tipologie di servizi e, quindi, nuovi business model. Inoltre Cama fa parte del Pet Food Competence Network che riunisce aziende del settore delle materie prime e della formulazione, esperti di lavorazione e fornitori globali di macchine intelligenti; insieme, sono in grado di dar vita a soluzioni per ogni fase della catena del valore degli alimenti per animali domestici. Ogni azienda apporta le proprie esperienze di dominio e nella ricerca e sviluppo, in modo che queste siano fuse in un’unica soluzione di produzione completa e integrata, al fine di soddisfare le esigenze precise dell’utente finale. Sono della partita, a parte Cama, Miavit, Jrs, Jbt Ftnon, Andritz, Waldner, Opem, The Packaging Group, Clevertech e Karl Schnell.

 

3)      La penetrazione in nuove aree geografiche

Cama conta più di 200 addetti ed opera in uno dei comparti più importanti della manifattura italiana, il packaging. In particolare Cama progetta e produce linee di imballaggio e sistemi di confezionamento di packaging secondario, cioè tutto il processo produttivo per confezionare i prodotti in imballi che arrivano dal processo primario

«Oltre all’Europa, siamo presenti in Nord e Sud America, China ed Australia. Le aree su cui puntiamo per lo sviluppo commerciale sono il Sud-Est asiatico, il Medio Oriente e la Russia in particolare. Va sottolineato che i nostri uffici esteri non dispongono solo di personale commerciale, ma anche tecnico; questo ci ha molto aiutati durante la pandemia, creando un vantaggio per i clienti che hanno sempre avuto il supporto di tecnici Cama per i bisogni derivanti dalle loro linee produttive.» – ha affermato Sala.

 

4)      L’innovazione tecnologica

«L’azienda investe il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, per offrire soluzioni sempre innovative e rispondenti alle reali richieste di mercato» – ha affermato Sala. In particolare, l’idea è quella di intercettare i citati due grandi trend che stanno incidendo nel settore delle macchine per il confezionamento. Ne parleremo fra pochissimo.

 

Il trend della sostenibilità porta alla riduzione della plastica e a macchine più compatte 

1)      Cartone al posto della plastica

L’azienda trae vantaggio anche dalla sua divisione robotica che studia e sviluppa l’implementazione degli stessi sulle macchine da imballaggio complete e integrate. Questo permette di offrire non solo macchine ma linee complete  proponendo soluzioni per gestire il prodotto dal processo alla fase di preparazione e deposito in scatola fino ad arrivare all’imballo finale pronto per la pallettizzazione. Delta Robot

«Una tendenza che sta fortemente influenzando il mercato è la sostenibilità» – ha affermato Sala. Sempre più il confezionamento abbandona gli involucri di plastica retraibile sostituendoli con imballi costituiti da materie riciclabile, come il cartone. «Il trend è fortissimo nel mercato alimentare e gradualmente sta influenzando anche il non-alimentare. Noi avevamo già esperienze pregresse, e questo ci ha aiutato quando il nuovo orientamento si è affermato» – ha continuato Sala. Così, aziende interessate a questo cambiamento di materiali per l’imballaggio si sono rivolte a Cama. Un esempio è quello dell’olandese Coroos, un’impresa familiare che produce e esporta in tutta Europa legumi, vegetali e conserve di frutta in vasi, contenitori flessibili e lattine. «Il direttore dell’azienda, George Ostroom, già anni fa si era accorto che la plastica non era più gradita dai consumatori, perché incideva sulla situazione ambientale, e quindi era alla ricerca di una tecnologia alternativa» – ha continuato Sala.

Grazie alle macchine di Cama, ora Coroos, invece di utilizzare contenitori di plastica avvolti in custodie a forma di manica, adopera lattine che si confezionano in scatole di cartone. Il numero e la disposizione dei formati possono peraltro variare a seconda delle esigenze del cliente finale. Coroos ha installato la prima macchina Cama nel 2002. Successivamente ha implementato anche la strumentazione di Zacmi, un’impresa già citata perché lavora in stretta collaborazione con Cama nello Smart Packaging Hub. Si è data vita a linee complete con tecnologie affini, e ora Coroos ha ottenuto miglioramenti in termini di qualità, velocità, igiene e sicurezza sul lavoro. Secondo Cama, l’ottimizzazione di Cooros riguarda anche l’Oee (Overall equipment effectiveness) e cioè, il rendimento globale delle attrezzature, e concerne i costi di manutenzione, il consumo e l’usura delle parti e una miriade di altri fattori, che entrano in gioco quando si considera l’impatto di una macchina.

 

2)      Macchine più piccole, più solide, meno complesse…

Cama con la sua BT Generation, l’ultima generazione di macchine, ha realizzato macchine sempre più compatte, capaci di realizzare rendimenti maggiori in spazi ridotti ed ottica green. «Lo spazio è sempre più una discriminante nella scelta del cliente» – ha affermato Sala. Si è puntato inoltre sull’affidabilità per consentire un utilizzo e flessibilità duraturi nel tempo riducendo i tempi di fermo per manutenzioni di ripristino dei tempi di fermo.

Cama sustainability

La flessibilità produttiva 

1)      Cosa si intende per flessibilità produttiva e quali effetti ha sul packaging

Oltre all’Europa, Cama è presente in Nord e Sud America, China ed Australia. Le aree su cui punta per lo sviluppo commerciale sono il Sud-Est asiatico, il Medio Oriente e la Russia in particolare. Mini Wrap FW746

In questi ultimi anni il demanding enviroment è cambiato in modo drammatico. Uno dei trend che sta attraversando la manifattura è la personalizzazione di massa: è una strategia di produzione di beni e servizi orientata a soddisfare i bisogni individuali dei clienti e contemporaneamente preservare l’efficienza della mass production, in termini di bassi costi di produzione e quindi prezzi di vendita contenuti. Un altro è il just in time, che significa produrre solo quanto richiesto dal cliente nei tempi voluti da quest’ultimo; la pratica è finalizzata alla riduzione di tutte le forme di spreco che si realizzano all’interno della fabbrica e nei rapporti di fornitura; e, in buona sostanza, all’eliminazione del magazzino.

Il just in time si è evoluto nella New Economy: la produzione in contemporanea con le richieste del cliente, tenendo conto delle preferenze del consumatore nel momento in cui vengono espresse. Persone, aziende e servizi sono continuamente e in tempo reale connessi fra loro, grazie alla mediazione di periferiche digitali “smart”; pertanto è possibile scegliere, acquistare e condividere prodotti, informazioni e conoscenze real time. Tutto ciò impatta, ovviamente, anche il mondo del packaging: la veloce diversificazione del prodotto implica quella del suo confezionamento. Servono macchine flessibili, in grado di trattare, di volta in volta, quella o quell’altra partita di beni, in base ad esigenze mutevoli.

 

2)      Il matrimonio tra il confezionamento e la robotica

Anche per venire incontro alla domanda di flessibilitàCama negli ultimi anni ha sviluppato sempre più la propria gamma robotica, che si integra “naturalmente” nella gamma di linee per il packaging. I robot Cama permettono la movimentazione e gestione del prodotto in maniera rapida e intelligente: possono smistare e imballare una varietà molto ampia di prodotti, posizionarli in scatole oppure alimentare le macchine per il confezionamento ausiliario. Grazie a sistemi di visione “intelligente”, poi, i robot possono prelevare prodotti “sfusi” su una linea di produzione e posizionarli in un contenitore o su un trasportatore contribuendo ai processi di tracciabilità e controllo qualità.

 

3)      Il cambio formato automatico

Per rendere le macchine flessibili e capaci di gestire una pluralità di prodotti diversi, Cama ha realizzato per le sue linee un sistema in grado di modificare le componenti meccaniche-elettroniche della macchina per adattare la produzione ai differenti formati, riducendo al contempo i tempi di realizzazione di questo processo a vantaggio della produzione.

 

4)      La macchina del futuro

«Sempre più – ha terminato Sala – il trend si sta muovendo verso macchine flessibili e fortemente automatizzate. Inoltre la singola macchina verrà vista, monitorata e considerata come parte integrante di un’intera linea gestita un unico sistema di supervisione».














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