Bosch. Obiettivo: mobilità zero emissioni

Ogni anno, il gruppo guidato da Volkmar Denner, investe circa 400 milioni per il benessere delle persone nel mondo. E punta a un sistema di propulsione misto composto da motori a combustione ad alta efficienza e motori elettrici all’avanguardia

Il futuro del mondo? Entro il 2050 oltre sei miliardi di persone vivranno in megalopoli, con conseguente aumento del traffico urbano, destinato a triplicarsi. Ma ancora prima, tra il 2015 e il 2030, la circolazione delle persone aumenterà di circa il 50% a livello globale. Nel 2030, tre quarti di nuovi veicoli saranno ancora dotati di motore tradizionale, alcuni supportati dal sistema a 48 volt o un ibrido plug-in. Inoltre, il crescente fenomeno del commercio online alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. Chi insegue l’utopia di città decongestionate a questo punto è avvisato da un recente studio del Forum Internazionale dei Trasporti (Fit- Itf)

Questo non vuol dire non difendere la qualità dell’aria e con essa il benessere delle persone. Tra i protagonisti che si impegnano a garantire una mobilità ottimale migliorando, nel contempo, la sostenibilità ambienale c’è Bosch.







Investimenti in ricerca per motori d’avanguardia

Ogni anno, il gruppo guidato da Volkmar Denner investe circa 400 milioni di euro nella mobilità a zero emissioni. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda punta a un sistema di propulsione misto composto da motori a combustione ad alta efficienza e motori elettrici all’avanguardia.

Tra gli obiettivi di Bosch rendere più efficienti non solo il motore diesel, ma anche il motore a benzina. Gli ultimi sviluppi prevedono modifiche al motore e un moderno trattamento dei gas di scarico per ridurre le emissioni di particolati dei motori a benzina fino a un livello del 70% inferiore rispetto allo standard Euro 6d, anche in condizioni di guida reali. Bosch vuole anche ridurre al minimo le emissioni delle polveri derivanti dalle frenate. In quest’ottica, sono stati sviluppati gli iDisc, che generano solo il 10% di polvere dei freni rispetto alle quantità prodotte da un normale freno a disco, e il sistema a frenata rigenerativa, che può ridurre la polvere dei freni di oltre il 95% nei veicoli elettrici.

Prodotti con l’aiuto di energia rinnovabile, i carburanti sintetici rinnovabili possono rendere i motori a combustione neutri dal punto di vista della CO2. Oltre al vantaggio della riduzione delle emissioni, i carburanti sintetici consentono inoltre di ridurre praticamente a zero la produzione di fuliggine, con conseguente taglio dei costi delle tecnologie di trattamento dei gas di scarico.

Considerando l’elettromobilità, Bosch ha un portfolio più ampio rispetto ad altre aziende: dalle biciclette ai veicoli commerciali e dalla ibridizzazione a 48 volt al sistema di propulsione completamente elettrico. Bosch punta a raggiungere la leadership di mercato con la sua batteria da 48 volt e ha avviato una collaborazione a lungo termine con l’azienda cinese Contemporary Amperex Technology Co. Limited (Catl). Inoltre, Bosch porta avanti l’industrializzazione del sistema fuel-cell: sta sviluppando il componente centrale del sistema di propulsione, la pila, insieme a Powercell, e ha in programma il lancio per il 2022.

 














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