Dall’unione fra Biovalley Investments Partner e Bic Incubatori Fgv nasce a Trieste un polo BioHighTech

L'obiettivo è promuovere un ecosistema industriale per accelerare l’incubazione e la crescita di imprese del Friuli Venezia Giulia

Diego Bravar, presidente di Biovalley e di Bic Incubatori Fvg

Biovalley Investments Partner, holding industriale specializzata nel settore medicale, ha deliberato un aumento di capitale per complessivi 5,1 milioni di euro, di cui di 3,1 milioni in natura riservati a Friulia, la finanziaria regionale che promuove lo sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia, e 2 milioni di euro in denaro aperto agli azionisti di Bip e a soggetti terzi. Attraverso questa operazione Friulia conferisce e integra in Bip il Business Innovation Center (Bic Incubatori Fvg), nato nel 1986 come secondo incubatore certificato italiano, favorendo così la creazione a Trieste di un polo del BioHighTech di importanza nazionale e internazionale composto da 13 aziende per un consolidato complessivo di 7,8 milioni di euro.

Le aziende su cui Bip interviene beneficeranno di un’accelerazione della crescita grazie alla contaminazione quotidiana fra le imprese ospitate nel Business Innovation Center di via Flavia a Trieste e tutte le altre realtà del nuovo ecosistema. Un supporto allo sviluppo non selettivo ma inclusivo, così come previsto dal piano di Bip sposato dalla Finanziaria Regionale, che punta alla valorizzazione di tecnologie, competenze e relazioni costruite negli anni dai professionisti dell’industria medicale del territorio.







Obiettivo di Bip è promuovere un ecosistema industriale per accelerare l’incubazione e la crescita di imprese che abbiano prevalentemente sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia o in zone limitrofe e attive in settori industriali ad elevato contenuto tecnologico quale quello della salute, tra cui BioMed, BioTech e BioICT.

L’operazione rafforza questo ecosistema industriale consentendo anche a Bic Incubatori Fvgdi continuare a promuovere la propria storica missione, che svolge da oltre trent’anni come secondo incubatore certificato italiano: contribuire allo sviluppo imprenditoriale del territorio regionale.

Bic Incubatori FVG ha iniziato recentemente a promuovere con il Cloud Hpc Data Center di Trieste Valley (società controllata da Bip) le attività di accelerazione per la digital transformation delle imprese regionali, nell’ambito di un coordinamento regionale con i parchi scientifici e tecnologici e dell’Area Science Park di Trieste, che operano nella Regione.

Con questa iniziativa Friulia conclude con successo il rilancio dell’incubatore, rilevato da Invitalia in una condizione di perdita strutturale e che oggi, dopo aver concluso il processo di ristrutturazione iniziato nel 2016, trova nuova vita all’interno di un gruppo che gli permetterà di sviluppare ulteriormente l’attività. Contestualmente all’operazione di investimento nella BIP, la Finanziaria Regionale termina profittevolmente anche un primo ciclo di un proprio investimento effettuato nel 2015 in Biovalley Investments. In questa prima fase si è favorita l’accelerazione dell’incubazione e della crescita di una decina di start-up e pmi innovative che operano nell’ambito delle oltre 170 imprese regionali BioHighTech che occupano quasi 4.000 dipendenti.

«Promuovere e accelerare la nascita e la crescita delle imprese sul nostro territorio regionale, che abbiano nel loro dna un elevato contenuto tecnologico, è un tassello fondamentale per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia», dichiara l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli. «Stiamo vivendo un momento storico in cui la trasformazione digitale è diventata importantissima, anche e soprattutto in ambito medico, e gli investimenti in questo settore saranno sempre più determinanti in prospettiva di un futuro ormai prossimo. Anche la nuova politica di coesione 2021-2027, di cui il Por Fesr è parte, mette al primo punto gli obiettivi di ricerca e innovazione dei prodotti e dei processi, che assieme allo sviluppo del digitale sono elemento determinante per la crescita e la competitività delle pmi. La Regione Friuli Venezia Giulia è ben contenta di camminare al fianco di realtà come Buc, che sono in grado di aprire nuove e strategiche visioni per le imprese di tutta la nostra Regione».

«Ritengo fondamentale essere al fianco di Bip, player attivo nel settore BioHighTech, che favorisce lo sviluppo di know-how nel territorio e che contribuisce ad aumentare la digitalizzazione nel tessuto delle imprese regionali. Per questo motivo Friulia ha deciso di appoggiare il progetto», commenta Federica Seganti, presidente e amministratore delegato di Friulia. «Il piano di sviluppo è significativo non solo a livello territoriale ma anche a livello nazionale e internazionale: contribuisce a mantenere il nostro Paese sia al secondo posto in Europa per la produzione di farmaci sia tra i Paesi leader per la produzione e servizi sui dispositivi medici. Abbiamo ancora un ritardo da colmare sulla digitalizzazione che potremmo recuperare in Regione FVG e ambire a diventare un modello nazionale da esportare, in particolare, anche nei paesi limitrofi quali Austria, Slovenia e Croazia, fino ai Balcani».

«Si tratta di una tappa fondamentale, che conferma il nostro percorso strategico di intervento a fianco di realtà imprenditoriali di eccellenza e grandi prospettive di crescita e che vedrà la quotazione in Borsa quale prossimo capitolo», spiega Giovanni Loser, ceo di Biovalley Investments Partner.














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