Automotive: serve una politica industriale europea per vincere la sfida con Cina, India e Stati Uniti

Si tratta del primo di una serie di incontri periodici e continuativi volti a valorizzare il ruolo della filiera dell’auto nel Bel Paese

Il tavolo automotive organizzato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

Al tavolo automotive tra governo e imprese voluto dal ministro Adolfo Urso (Imprese e del Made in Italy) hanno partecipato anche il viceministro Valentino Valentini e ì sottosegretari Massimo Bitonci e Fausta Bergamotto. Si tratta del primo di una serie di incontri periodici e continuativi volti a raggiungere la totale collaborazione per un piano industriale condiviso al fine di valorizzare il ruolo che la filiera dell’automotive può svolgere per il futuro del sistema paese. Il settore automotive, inteso come industria, commercio, distribuzione carburanti, assicurazioni, è infatti uno dei principali drivers dell’economia nazionale ed ha registrato nel 2021 un fatturato di 337 miliardi di euro, pari al 19% del Pil nazionale, con oltre 1.260.000 lavoratori coinvolti. Per questo settore fondamentale per il nostro sistema paese, il governo si impegna ad affrontare i dossier strategici, innanzitutto a livello Ue, sui quali instaurare un confronto diretto con i rappresentanti al parlamento europeo e la commissione.

«È assolutamente necessario – commenta il ministro Urso – creare una politica industriale europea per rispondere sia alla sfida sistemica con i produttori dell’oriente come India e Cina, che a quella con gli Stati Uniti che hanno da poco messo in campo una massiccia politica di aiuti, attraverso incentivi e sussidi a sostegno del settore automobilistico americano. Per questo motivo l’Italia insieme ai grandi paesi europei manifatturieri come Francia e Germania deve lavorare con la Commissione europea per una politica attiva e propositiva per consentire a chi vuole di investire nel nostro paese. Penso fra gli altri ai dossier relativi alla transizione ecologica (fit for 55) su cui sarà necessario arrivare pronti alla data in cui è prevista una revisione (2026) e al regolamento relativo alle emissioni di Co2 dei veicoli pesanti».







I lavori del tavolo hanno sinora contribuito ad ottenere importanti risultati agevolando un costruttivo confronto tra il decisore pubblico e i principali operatori del mercato ed istituzionali, e pertanto il ministro si è impegnato a convocare gli incontri con una maggiore frequenza e coinvolgendo tutte le parti interessate in un reciproco interscambio. Nel ciclo di incontri verrà dedicata attenzione anche alle parti sindacali e ai profili attinenti alla forza lavoro.

«La sensibilità del Governo su tutte le principali tematiche del comparto è molto alta ma attendiamo con interesse i contributi di tutti gli attori coinvolti che, siamo certi, sapranno ulteriormente arricchire la discussione» – conclude il ministro Urso.














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