Veicoli a guida laser + IA: la smart factory secondo E80

di Barbara Weisz ♦︎ L'azienda specializzata in soluzioni di intralogistica ha introdotto il concetto di Industry 4.0 già negli anni 90, prima ancora che il termine venisse coniato. Nello stabilimento di Viano produce Lgv, veicoli a guida laser. Fra questi Lgv Elephant, per la movimentazione di bobine di carta di grosse dimensioni. La strategia di crescita nei settori food, beverage e carta. E sul'IA... Ne parliamo con Gabriele Grassi, digital innovation and communication director di E80 Group

«Smart Factory vuol dire fabbrica interconnessa e sicura, dove tutti i processi sono integrati e la tracciabilità dei prodotti movimentati è garantita». A parlare è Gabriele Grassi, digital innovation and communication director di E80 Group, che si occupa di robotica ad alta tecnologia legata al mondo dell’intralogistica, con un focus particolare sullo sviluppo software, sulla trasformazione digitale dei processi e sullo studio dell’AI applicata all’analisi dei dati.

L’idea visionaria del Gruppo fu quella di investire su un’innovativa tecnologia che gli permise di realizzare i primi veicoli a guida laser, gli Lgv, oggi il core business dell’azienda, capaci di movimentare in modo autonomo e sicuro materie prime e prodotti finiti connettendo tutti i flussi logistici delle fabbriche e, al tempo stesso, raccogliendo dati fondamentali per l’analisi delle operazioni. È grazie a quest’idea che E80 Group anticipò, già negli anni ’90, il concetto di Smart Factory, sviluppando il primo esempio di industria 4.0 in Italia. Oggi, con l’evolversi sempre più veloce delle tecnologie, le aziende che forniscono sistemi intelligenti devono affrontare una nuova sfida: guardare sempre avanti e, se possibile, anticipare i trend di mercato. I produttori di macchinari, ma anche l’industria in generale, devono trovare il giusto equilibrio fra la standardizzazione, necessaria in produzione, e l’esigenza di fare prodotti sempre più su misura.







Decliniamo questi concetti insieme a Gabriele Grassi e attraverso una visita agli stabilimenti produttivi e ai laboratori di ricerca di Viano, dove è situato il quartier generale di E80 Group. L’azienda, con oltre 40 anni di storia, è oggi una multinazionale; ha realizzato 400 smart factory in diverse parti del mondo, installato oltre 2.700 sistemi robotizzati, più di 7.000 veicoli automatici a guida laser e 50 magazzini automatici ad alta densità. Ha sedi in Australia, Brasile, Cile, Emirati Arabi Uniti, Francia, Giappone, Messico, Spagna, Svezia, Regno Unito, Polonia, Russia, USA e Thailandia, chiuderà il 2023 con un ricavo intorno ai 550 milioni di euro.

Smart factory, dall’intuizione all’evoluzione

Gabriele Grassi, digital innovation and communication director di E80 Group

Negli anni ’90, «il termine smart factory non veniva ancora utilizzato, ma è proprio qui che il nostro Gruppo anticipa i tempi. Oggi vuol dire fabbrica interconnessa, con scambio puntuale di dati tra tutti i sistemi della fabbrica, garantendo la tracciabilità: dall’arrivo delle materie prime, alle linee di processo, al magazzino, fino alle spedizioni». Grazie all’analisi dei dati raccolti, l’azienda può misurare in tempo reale i processi e intervenire sulla strategia di business insieme al cliente. «Ecco, noi, nel 1992 abbiamo creato la prima fabbrica intelligente per un cliente che realizza prodotti nel settore plastico. Abbiamo messo in connessione l’area dei semilavorati di questa fabbrica con l’area di assemblaggio, a seguire anche il prodotto finito che viene pallettizzato e stoccato”. Oggi il mercato richiede grande capacità di adattamento e risposte in tempi brevi.

E80 Group ha sviluppato negli anni una filiera corta che permette un controllo qualità preciso sui prodotti, una customizzazione degli stessi per garantire ai clienti un servizio puntuale. «Noi abbiamo concetti produttivi differenti da quelli dei nostri clienti, ma la tracciabilità del dato è una costante, ed è essenziale per migliorare continuamente ed ottimizzare i processi. Una delle sfide che dobbiamo affrontare oggi è: come possiamo standardizzare la realizzazione di un vestito personalizzato? Immaginiamo i Lego: noi identifichiamo dei moduli standard, che poi vanno a comporre prodotti differenti. Stiamo quindi lavorando per portare la nostra standardizzazione sulla composizione del nostro prodotto, che resta sempre e comunque personalizzato in base alle necessità del cliente. Questo ci permette di applicare nel processo produttivo anche alcuni aspetti di lean production, senza però vincolarlo rigidamente.

Come si producono e innovano gli Lgv a Viano?

E80 Group ha chiuso il 2022 con ricavi a 389 milioni di euro, «nel 2023 ci aspettiamo fra i 500 e i 550 milioni». I settori principali a cui si rivolge sono food, beverage e carta. Ma la nostra tecnologia è applicabile in tutti i settori

Nell’area degli stabilimenti di Viano che Industria Italiana ha visitato, arrivano le componenti e vengono assemblate; quindi, ci si accerta della funzionalità dei sistemi. Si parte dal telaio, per poi attraversare la fase di assemblaggio del corpo macchina e arrivare nell’area di accoppiamento con il montante, che gestisce il sollevamento del carico. Con l’operazione di inserimento della batteria si completa il ciclo di montaggio dell’Lgv per iniziare poi l’attività fondamentale di collaudo. Tutte le componenti vengono testate partendo dai diversi circuiti di sicurezza fino alle svariate funzionalità. Per garantire la qualità del progetto, spesso si installa l’interfaccia dell’infrastruttura del cliente. Abbiamo assistito alla validazione elettromeccanica e dinamica di un Lgv Elephant, specializzato nel sollevamento e nella movimentazione di bobine di carta di grosse dimensioni. «Poco distante da Viano abbiamo fatto un investimento di oltre 20 milioni di euro, riqualificando una vecchia ceramica in disuso, e abbiamo realizzato uno stabilimento 4.0 di 15mila metri quadri di lavorazione dei metalli che produce le strutture dei nostri sistemi. Grazie a questa filiera corta abbiamo una panoramica complessiva che ci permette di mantenere una qualità elevata pur aumentando la produzione. La vita dei nostri impianti è superiore ai dieci anni; quindi, il servizio è un punto fondamentale. Abbiamo un service digitale, attivo 24/7, che ci consente di verificare le performance di una fabbrica o di un centro di distribuzione e di poter intervenire in caso di malfunzionamento, garantendo la continuità operativa del plant».

Un’altra sfida fondamentale è «raccogliere e analizzare i dati in modo mirato e lavorarli con algoritmi specifici, per avere una visione sempre più d’insieme dei flussi di fabbrica. Non è un caso che oggi ci sia un’impennata della domanda globale di figure professionali per la Data Analysis. «Da questo punto di vista la nostra azienda, oltre a puntare da sempre sulla formazione e la ricerca di risorse in questo ambito, sviluppa soluzioni di AI collaborativa che ci permettono di conservare, condividere e applicare in modo più efficace la conoscenza, trasversalmente alle diverse unità aziendali. In linea con la nostra filosofia, ci impegniamo ogni giorno a sperimentare nuove tecnologie consapevoli che esplorare nuovi strumenti, come l’intelligenza artificiale, ci permette di rispondere e spesso anticipare le richieste del mercato. Questo diventa particolarmente rilevante in un contesto come quello dell’intralogistica, valutato a 47,07 miliardi di dollari nel 2022 e che si prevede raggiungerà 145,49 miliardi di dollari entro il 2030, secondo Next Move Strategy Consulting».

Le strategie di crescita di E80 Group

E80 Lgv Unit. L’idea visionaria del Gruppo fu quella di investire su un’innovativa tecnologia che gli permise di realizzare i primi veicoli a guida laser, gli Lgv, oggi il core business dell’azienda, capaci di movimentare in modo autonomo e sicuro materie prime e prodotti finiti connettendo tutti i flussi logistici delle fabbriche e, al tempo stesso, raccogliendo dati fondamentali per l’analisi delle operazioni.

E80 Group ha chiuso il 2022 con ricavi a 389 milioni di euro, «nel 2023 ci aspettiamo fra i 500 e i 550 milioni». I settori principali a cui si rivolge sono food, beverage e carta. Ma la nostra tecnologia è applicabile in tutti i settori. Stiamo sviluppando soluzioni per rispondere alle esigenze della grande distribuzione». «Siamo presenti negli Stati Uniti, in Europa, negli Emirati Arabi, in Sud America, in Australia e in Asia». Presenti in tutto il mondo, importanti partnership universitarie internazionali ci consentono di intercettare tanti talenti, soprattutto in ambito ingegneristico». Allo stesso tempo piani di crescita, formazione e un accurato lavoro di welfare ci permettono di tenere un turnover basso. E80 Group è impegnata nel potenziamento delle skill e nel training del proprio personale. A questo fine ha aperto un’Academy interna, per offrire percorsi formativi tecnici ai nuovi assunti e programmi di upskilling e reskilling che accompagnano negli anni la crescita di ciascun componente dell’azienda.

A questo si aggiungono le sinergie con istituti scolastici e Università che la multinazionale di Viano porta avanti a livello nazionale e internazionale. «La filosofia che guida il nostro agire è ispirata dalla volontà di essere un’azienda rigenerativa che offre opportunità di lavoro a tanti giovani talenti, valorizza il territorio e sostiene la crescita della comunità. Questo approccio che guarda al futuro si estende anche al nostro modo di produrre e lavorare. Un impegno che è apprezzato anche dai nostri clienti». La sostenibilità non è solamente un concetto, ma una pratica tangibile che permea ogni aspetto delle nostre azioni, sia interne che esterne, con l’obiettivo di costruire un domani migliore “per le nuove generazioni, che rappresentano il 20% della nostra popolazione, ma sono il 100% del nostro futuro”.

Ricerca e sviluppo: l’esempio dell’AI per gli Lgv

In materia di ricerca e sviluppo «lavoriamo in vari campi: software, meccatronica, sistemi di visione che progettiamo per incrementare la sicurezza negli ambienti di lavoro e garantire l’ottimizzazione della navigazione dei nostri veicoli autonomi. Gestione del traffico intelligente, dove anche l’AI ci aiuta a gestire i flussi degli Lgv all’interno degli stabilimenti, grazie a specifici algoritmi per la gestione del traffico». Nella divisione R&D di Viano, si stanno implementando nuove soluzioni per permettere ai sistemi di identificare il miglior percorso da compiere.

[Ripubblicazione dell’articolo del 22 dicembre 2023]














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