Con le soluzioni di Autodesk Q-Id è pronta per il Generative Design

Soluzioni come Alias Surface, Maya e Vred permettono all'azienda di accelerare lo sviluppo, innovare il processo di progettazione e abbattere i costi

Autodesk Maya

Q-Id, azienda romagnola specializzata nel design industriale nei settori moto e automotive, ha scelto di puntare sulle soluzioni di Autodesk per innovare il processo di progettazione, che fa della flessibilità il suo punto di forza. Ora l’azienda può contare su più efficienti soluzioni di modellazione 3D e realtà virtuale ed è pronta per affrontare le sfide del Generative Design, che costituirà l’ulteriore livello di un percorso di innovazione costante, in cui la digitalizzazione della progettazione sarà ancora al servizio di tecnica e creatività.

«Riteniamo molto utile, per il nostro lavoro, l’idea di demandare a un’intelligenza artificiale una sintesi di una visione globale frutto anche di altre esperienze. Il Generative Design costringe a valutare approcci di produzione non necessariamente consueti e ci sembra una tecnologia in grado di anticipare il futuro», spiega Lorenzo Naddei, fondatore di Q-id e ora socio in C-Creative.







L’utilizzo di Maya permette ai progettisti di Q-ID di definire nel dettaglio lo stile da sviluppare in pochissimo tempo e con numerose opzioni disponibili, come sottolineato da Naddei: “I nostri modellatori hanno apprezzato la flessibilità con cui è possibile ottenere volumi e modificarli agevolmente fino a giungere alla versione finale. In tre settimane possiamo già vedere la versione completa del prodotto e mostrare al cliente come sarà una volta ultimato”.

Una vocazione al digitale che permette di lavorare a distanza e che si è rivelata fondamentale per garantire continuità ai processi produttivi durante l’emergenza Covid-19. La creazione di un ambiente digitale per lo sviluppo online ha permesso infatti a Q-Id di integrare i clienti nei processi digitali permettendo loro, ad esempio, di stampare in 3D una maquette dal modello condiviso, apporre commenti al prototipo attraverso una scansione ottica e restituire il modello, una modalità che ha portato a incredibili vantaggi in termini di performance economiche. I benefici ottenuti grazie all’utilizzo delle soluzioni Autodesk Alias Surface, Maya, Vred fino al Generative design, sono innumerevoli, primo fra tutti l’abbattimento dei costi di spostamento e l’ottimizzazione di tempi e risorse con risparmi sino al 40% rispetto a un sistema tradizionale. Inoltre, la velocità con cui è possibile prendere decisioni riduce sensibilmente il time to market.

In particolare, l’utilizzo di Vred ha aperto Q-ID alla realtà virtuale, creando un’esperienza immersiva a contatto con quello che sarà il prodotto finale.

«La nostra filosofia è quella di far parte dei team dei nostri clienti e non di sostituirci a loro», sottolinea Naddei. «Insieme cerchiamo di allestire un incubatore creativo e di integrarci con la loro strategia sino a quando, attraverso le nostre proposte, portiamo a termine il progetto. Sviluppare lo stile e l’ingegneria con lo stesso approccio creativo accresce il nostro potenziale verso il mercato del Far East, in cui siamo in forte espansione”. Una visione pragmatica del design che si sposa appieno con il processo industriale e in cui la digitalizzazione di tutte le fasi della filiera è decisiva. “L’impiego di Autodesk Maya è fondamentale per la qualità dei nostri progetti, e l’introduzione di Autodesk Vred 3D, con l’ausilio dei visori per l’esperienza immersiva nella realtà virtuale, permette agli sviluppatori e ai clienti la massima consapevolezza del modello su cui stiamo lavorando».














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