Una nuova divisione dedicata alla cosmetica per Marchesini Group

Dopo l'acquisizione di Dumek, Axomatic e V2 Engineering, il leader del packaging si è comprato Cosmatic: tutte queste realtà realtà confluiranno nella nuova Beauty Division

Quartier generale di Marchesini Group

Marchesini Group, azienda bolognese specializzata nella produzione di macchinari per il packaging, ha inaugurato il 2021 con l’apertura di una nuova divisione dedicata alla cosmetica. Un settore sul quale puntava già da qualche anno, come dimostrano le acquisizioni delle tecnologie Dumek,
Axomatic e V2 engineering, mirate ad accrescere l’offerta di soluzioni per il confezionamento dei cosmetici. Queste tre realtà, insieme ai macchinari di Marchesini Group Beauty e a Cosmatic, azienda specializzata in tecnologie per la produzione di rossetto e nel riempimento di polveri cosmetiche, sono entrate a far parte della Beauty Division, un’area di 5.000 metri quadri realizzata all’interno del quartier generale di Pianoro (Bologna).

Macchinari per il confezionamento dei cosmetici

L’acquisizione di Cosmatic permetterà a Marchesini Group di ampliare il
proprio know-how in un segmento che utilizza alcune delle tecnologie più
complesse del mondo cosmetico, come quelle che processano la pasta dei
rossetti – un gel ceroso formato da cere gelificate con oli, grassi e resine, colorato con pigmenti e addizionato con aromi, antiossidanti e una serie di principi attivi -e la colano in stampi di silicone raffreddati, di diversa forma e dimensioni.







«Nonostante l’utilizzo delle mascherine abbia ridotto l’acquisto di rossetti e altri prodotti per il make-up, abbiamo individuato in Cosmatic un partner molto interessante, in quanto una delle poche aziende italiane che possiede un know-how tanto particolare», ha dichiarato Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group. «Il nostro obiettivo per il 2021 è replicare nel segmento cosmetico ciò che già facciamo per il comparto farmaceutico, ovvero creare intere linee di produzione in grado di eseguire tutte le operazioni richieste dal cliente, dal processo del prodotto fino al suo confezionamento finale. Siamo certi che, non appena la crisi pandemica inizierà a placarsi, ci sarà un effetto rialzo su beni di largo utilizzo come quelli per il make-up».

«Nonostante la fortissima crescita pre-Covid, anche il business dei prodotti cosmetici è andato incontro a forti cambiamenti dall’inizio della pandemia: dalla dilatazione della beauty routine, alla maggiore attenzione ai concetti di cosmetici green e sostenibili, fino alla cresciuta sensibilità verso la sicurezza. I dati preconsuntivi 2020 si aggirano su un valore dei consumi italiani pari a 9,6 miliardi, -9,3% in meno rispetto al 2019. Pensiamo che il 2021 sarà un anno di transizione, prima della ripresa completa nel 2022», ha commentato Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia.














Articolo precedenteNon solo Recovery Fund: tutto il credito che l’Italia può avere
Articolo successivoCon le soluzioni di Autodesk Q-Id è pronta per il Generative Design






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui