L’intelligenza artificiale per educazione, manufacturing e sostenibilità: la visione di QuestIT e Impactscool

L'I.A. può migliorare la produttività delle fabbriche, combattere il cambiamento climatico e migliorare l'aspettativa di vita e sua la qualità: i principali esperti italiani spiegano come

Cristina Pozzi, ceo e co-founder di Impactscool

AI Forum Live, evento virtuale organizzato da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, è stata un’occasione per ascoltare l’opinione degli esperti del settore, che hanno animato 6 tavole rotonde dove hanno approfondito l’impatto dell’I.A. in differenti ambiti, dalla manifattura al benessere. Secondo Nicola Gatti, direttore osservatorio artificial intelligence e docente del Politecnico di Milano, «Il valore di 200 milioni di euro per il mercato dell’AI in Italia, secondo le stime dell’Osservatorio AI del Politecnico di Milano, rappresenta solo l’inizio di un percorso, dal potenziale largamente inesplorato Le imprese italiane sono sempre più consapevoli dell’opportunità di questo trend e si stanno strutturando per creare le condizioni di uno sviluppo sostenibile e rapido dei progetti: quelle che si sono mosse per prime stanno passando dalla sperimentazione all’implementazione o alla messa in produzione, molte altre stanno creando le condizioni abilitanti, dal punto di vista della gestione dei dati e della conoscenza delle metodologie e degli algoritmi, per intraprendere il percorso di adozione».

Ernesto di Iorio, ceo di QuestIT, sottolinea come l’intelligenza artificiale sia uno strumento rivoluzionario e imprescindibile: «Siamo alle soglie di una rivoluzione che ci impone di affrontare il rapporto futuro tra essere umano e macchine intelligenti, al fine di preservare l’umano nella sua ricchezza culturale e materiale. La visione di QuestIT è quella di unire machine learning, deep learning e data mining al Natural Language Processing per sviluppare un’analisi multimodale della conversazione in grado di cogliere le emozioni dell’utente durante l’interazione, a tutti i livelli. Con gli artificial human, virtual assistant capaci di analizzare sia gli aspetti verbali che paraverbali e non verbali dell’utente, riprodurremo in tempo reale questi aspetti non verbali del comportamento umano».







Ma oltre a rendere i processo più semplici e a semplificare l’interazione con le macchine, quali saranno gli impatti dall’intelligenza artificiale sulla società e sul pianeta? Lo spiega Cristina Pozzi, ceo e co-founder di Impactscool: «La nostra società ha bisogno di un ripensamento profondo al fine di risolvere le grandi sfide globali che abbiamo di fronte e di ristabilire l’equilibrio dinamico tra gli umani e la natura nella quale siamo immersi e di cui siamo parte integrante. L’intelligenza artificiale, accompagnata sempre da buon senso e riflessione etica, è uno strumento eccezionale per realizzare una trasformazione: da un lato supportandoci in una miglior comprensione del sistema complesso di cui facciamo parte, dall’altro nella direzione di un approccio più sostenibile. Non da ultimo, le tecnologie di intelligenza artificiale, possono essere un facilitatore per realizzare un sistema educativo a prova di futuro».














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