Antares Vision: gli occhi… digitali dell’industria

di Laura Magna ♦︎ L’azienda bresciana che progetta soluzioni di ispezione visiva sulle linee industriali si sta concentrando sulla creazione degli smart product. Così sarà possibile conoscere la storia del prodotto, dalla provenienza di materie prime e componenti al posizionamento sullo scaffale, fino al consumatore finale. La strategia degli M&A e lo shopping italiano. Ne parliamo con il ceo Emidio Zorzella

Antares Vision Headquarter

È senza dubbio un’acquirente seriale, Antares Vision, società bresciana con un fatturato di 120 milioni di euro, nata per offrire soluzioni di ispezione visiva sulle linee industriali. E che oggi è in grado di fornire una piattaforma completa con strumenti che vanno dal controllo qualità in produzione, alla tracciatura per l’anticontraffazione e la trasparenza della supply chain, alla gestione intelligente dei dati per l’efficienza produttiva e la digitalizzazione della filiera, dalle materie prime fino al consumatore finale. Un pacchetto che consente da un lato a chi produce di monitorare i processi attraverso i dati, riducendone i costi e aumentandone l’efficienza, ovvero consente di abilitare la trasformazione digitale. Dall’altro lato, di proteggere prodotti, persone e brand.

Ora il gruppo, che è stato fondato nel 2007, è pronto a fare un ulteriore salto dimensionale e di qualità, sancito anche dal passaggio da Aim a Mta«Il passaggio era stato pianificato al momento dell’ingresso su Aim, nell’aprile 2019 – dice a Industria Italiana il ceo Emidio Zorzella – è una tappa dovuta, coerente con le ambizioni e il posizionamento che abbiamo. Adesso siamo pronti, l’assemblea ha dato il via libera e stiamo lavorando per rendere la cosa effettiva, auspicabilmente entro la metà dell’anno».







Ai fini della costituzione del flottante necessario per la Quotazione su Mta Segmento STAR, pari al 35%, la società ha reso noto che verrà realizzato un collocamento privato riservato ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali esteri (al di fuori degli Stati Uniti d’America). L’Offerta avrà ad oggetto azioni ordinarie di nuova emissione che riverranno da un apposito aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione per un importo complessivo stimato compreso tra i 100 milioni ed i 125 milioni di Euro, e ordinarie esistenti offerte in vendita da Regolo S.p.A. e Sargas S.r.l. il tutto per un ammontare minimo complessivo tale per cui,  tenuto conto del flottante attualmente esistente, ma non delle Azioni Over-Allotment, il flottante sia pari ad almeno il 35% del capitale sociale rappresentato da azioni ordinarie della Società.

 

Verso la creazione dello smart product

Emidio Zorzella, ceo Antares Vision

Il lavoro di Antares Vision porta a sviluppare progetti di industria 4.0 ma ha un intento che va ben oltre la digitalizzazione. «Quello che vogliamo fare è contribuire alla costruzione di uno smart product che, in ogni settore merceologico, ci racconti la sua storia, dalla provenienza di materie prime e componenti, alle certificazioni ottenute nei diversi passaggi nella filiera, al confezionamento, al posizionamento sullo scaffale, fino a quando non transita nelle mani del consumatore finale», spiega Zorzella. Ci sono alcuni settori in particolare (pharma, alimentare, cosmetica, beni di consumo) in cui questa logica è funzionale a garantire protezione della salute e sostenibilità. 

«Entrambe esigenze che la pandemia ha rafforzato nella domanda dei consumatori – continua Zorzella – vogliamo sapere ogni cosa di quello che compriamo e consumiamo. E noi possiamo fornire queste informazioni grazie alla vasta gamma di tecnologie che possediamo. Ma non basta, siamo alla continua ricerca di opportunità per aggregare nuove risorse, competenze e tecnologie e aprirci a diversi settori merceologici». Con una particolare attenzione ai settori del made in Italy più copiato, come food e moda: «assicurare il consumatore riguardo al fatto che stia comprando vero made in Italy è una sfida che vogliamo giocare per il nostro Paese».

 

Dall’ingegneria della visione applicata al pharma, allo smart product trasversale

Antares Vision, società bresciana con un fatturato di 120 milioni di euro, è nata per offrire soluzioni di ispezione visiva sulle linee industriali. Oggi è in grado di fornire una piattaforma completa con strumenti che vanno dal controllo qualità in produzione, alla tracciatura per l’anticontraffazione e la trasparenza della supply chain, alla gestione intelligente dei dati per l’efficienza produttiva e la digitalizzazione della filiera, dalle materie prime fino al consumatore finale

Tuttavia è dal pharma che inizia l’avventura di Antares Vision. O meglio, ancora prima, all’Università. «Con Massimo Bonardi, ci siamo laureati insieme in ingegneria optoelettronica e nel ‘98 abbiamo creato uno spin off accademico per applicare la visione artificiale al controllo delle linee produttive nel pharma. Dopo dieci anni abbiamo fondato Antares Vision: eravamo in 18, oggi siamo mille nel mondo. Fino al 2019 la crescita è avvenuta tutta per via organica». Poi è iniziata una lunga stagione di m&A, prima in Italia e dunque nel mondo. L’headquarter è sempre rimasto a Travagliato, in provincia di Brescia: ma nel frattempo l’azienda ha acquisito nuove sedi in Italia (cinque fabbriche in tutto, oltre che a Brescia, a Parma, Piacenza, Latina e Vicenza e tre centri di innovazione e ricerca) e ha raggiunto quota 15 nel mondo. In Europa, in Francia, Germania, Irlanda e Regno Unito fino al Nord America. E poi ha presenza a San Paolo del Brasile, a Mumbai, a Hong Kong e Shenzen, a Mosca. Il gruppo raggiunge oltre 60 Paesi, ed è fornitore di 10 tra le 20 principali aziende farmaceutiche mondiali: ha installato oltre 25mila sistemi d’ispezione, con 6.500 controlli di qualità e oltre 3.500 moduli di serializzazione su linee.

«Le filiali sono per lo più commerciali e di supporto tecnico, a meno che non derivino da acquisizioni, nel qual caso ci possono essere piccole produzioni: le abbiamo per esempio in Ohio e in Brasile, ma il cuore della produzione e dello sviluppo è in Italia». E, a parte Travagliato, anche in questo caso si tratta di fabbriche ereditate dalle acquisizioni italiane: una a Parma nella packaging Valley e una ad Aprilia, nel Lazio. «Quello che avviene nelle sedi italiane è l’intero processo di progettazione della macchina, grazie al lavoro degli ingegneri meccatronici che si occupano anche della parte elettrica e della parte di automazione. I terzisti assemblano i pezzi per dare vita alla soluzione finale e poi facciamo il test e somministriamo i servizi post installazione. Ci serviamo dell’indotto locale».

 

2020, l’anno dell’M&A

Con AVionics, Antares Vision è in grado di progettare e implementare nuove funzionalità aggiuntive e su misura per tutti e cinque i moduli.
Con AVionics, Antares Vision è in grado di progettare e implementare nuove funzionalità
aggiuntive e su misura per tutti e cinque i moduli.

Nel 2020 il fatturato di Antares Vision è ammontato ai 121 milioni di euro (in lieve calo dai 122,4 milioni di euro nel 2019). «I nostri numeri – dice Zorzella – sono prova della resilienza del gruppo, in considerazione dell’estrema eccezionalità dell’esercizio. Esercizio durante il quale non abbiamo smesso di effettuare investimenti strategici». E in effetti anche la marginalità si è mantenuta solida con l’ebitda che è sì sceso del 7% a 29,3 milioni di euro da 31,5 ma tenendo in termini di incidenza sul fatturato (24,2% versus 25,8% nel 2019). Così per l’ebit (20,9% l’incidenza sul fatturato dal 24,1% nel 2019) e per il risultato netto adjusted (praticamente stabile in termini di incidenza sul fatturato al 16,6% dal 16,2% nel 2019). Il rallentamento inevitabile della produzione è stato inoltre l’occasione per espandere ulteriormente il business e rafforzarsi, in particolare in Nord America. L’ultimo giorno di marzo 2021 il gruppo, tramite la branch Usa Antares Vision ha finalizzato l’acquisizione per 120 milioni di dollari di rfXcel Corporation, attraverso la fusione con la controllata Antares Vision Acquisition Corporation. rfXcel è specializzata nella realizzazione di software Saas per il settore life science e food and beverage, per garantire la sicurezza dei medicinali lungo la catena distributiva, la compliance delle normative applicabili in materia e l’acquisizione e l’elaborazione di dati in tempo reale.

«A dicembre avevamo acquisito Applied Vision, che in Ohio opera da leader globale nell’ispezione dei contenitori alimentari; in questo modo presidiamo la tracciabilità del contenitore anche per gestirne il riciclaggio». Solo nel corso dell’ultimo anno, si annoverano l’acquisto di AVionics, una soluzione di Ai, scalare, modulare e integrabile coi software aziendali pre-esistenti, come i Mes e gli Erp, così da tenere sotto controllo le prestazioni e massimizzare i risultati di ogni impianto su cui è installata. E ancora, l’investimento in Neurala, una start-up che incentra la sua attività sulle soluzioni di visione artificiale basate su una Lifelong-Deep Neural Network. L’intelligenza artificiale di Neurala può essere addestrata su specifiche categorie di problemi di ispezione solo con immagini di prodotti considerati “accettabili” o “buoni”, a differenza di approcci di deep learning tradizionali che tipicamente necessitano di esempi di prodotti buoni e difettosi: dunque è più rapida e meno costosa.

 

Lo shopping italiano

Antares Vision è pronto a fare un ulteriore salto dimensionale e di qualità, sancito anche dal passaggio da Aim a Mta

Precedentemente, e cioè dal settembre 2019, le acquisizioni erano stato realizzate in Italia ed erano servite da un lato a consolidare la leadership nel pharma e dall’altro a entrare, aggiungendo pezzi del puzzle uno alla volta, nel food. «Per completare la gamma di ispezione farmaceutica ci eravamo portati a casa la vicentina Convel, specializzata nell’ispezione automatizzata nell’industria farmaceutica, e che possiede anche una tecnologia brevettata di Leak Testing, che controlla la tenuta delle fiale. Questo ci ha consentito di completare il portafoglio dei sistemi di ispezione nel pharma». Sempre per consolidare il pharma è entrata a far parte dell’azienda Tredeticity, società serbo-croata specializzata nella gestione software dei processi di tracciabilità avanzata per il comparto, «in linea con i nostri progetti futuri, che attribuiranno un ruolo sempre più rilevante ai codici parlanti».

Antares Vision ha inoltre sancito il suo ingresso nel food rilevando Ft system, realtà con sede ad Alseno, in provincia di Piacenza, specializzata nel controllo e nell’ispezione dell’industria del beverage. «Controlla il 40% delle lattine di tutto il mondo», precisa Zorzella E infine, acquisendo un asset dal fallimento della francese Adents High Tech International, ha fatto sua una piattaforma software di tracciabilità e serializzazione per la gestione e lo scambio dei dati tra le aziende e gli enti regolatori e un’offerta completa di servizi in cloud, focalizzata nel settore farmaceutico, ma strategica in altri ambiti per Antares Vision rilevanti, come l’alimentare, il beverage (in particolare nella nicchia dello champagne) e i beni di lusso. «Antares Vision è unica al mondo per storia, percorso, evoluzione e questa unicità ci offre un vantaggio competitivo che stiamo sfruttando per diventare leader assoluti nella nostra nicchia, in maniera trasversale rispetto ai settori», conclude Zorzella.














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