L’Intelligenza Artificiale al centro delle Pmi: dalla Lombardia a… Con Anitec-Assinform

di Chiara Volontè ♦︎ Tra le piccole imprese italiane la percentuale di diffusione dell’IA si attesta al 5,3%. Lombardia: nel 2022 il mercato dell’IA ha superato i 120 milioni di euro. Prospettiva di crescita fino a 205 milioni nel 2024. I casi Salf Laboratorio Farmacologico, Dinamica Generale, Ti Log, Gatti Filtrazioni Lubrificanti, Gualini Lamiere International

Interno plan Gualini. Immagine presa dal sito gualini.it

L’Intelligenza Artificiale è un elemento di traino imprescindibile per lo sviluppo dell’industria italiana: big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un ampio impiego. Ma quanto è diffusa l’IA nelle pmi? Poco, se si guarda ai numeri puri: tra le piccole imprese la percentuale si attesta al 5,3%, (contro il 24,3% delle grandi realtà). La media generale italiana è del 6,2%, contro l’8% dell’Ue. «Dobbiamo facilitare la nascita di un progetto di sistema per favorire la digitalizzazione delle imprese – afferma Marco Gay, Presidente AnitecAssinform – Se saremo in grado di applicare l’Intelligenza Artificiale alla nostra industria, la crescita economica diventerà esponenziale».

Però ci sono anche territori eccellenti, che più degli altri stanno investendo nell’Intelligenza Artificiale: uno di questi è la Lombardia. Nel 2022 il mercato dell’IA in Regione ha superato i 120 milioni di euro, con una prospettiva di crescita fino a 205 milioni nel 2024.







È quanto emerge dalla settima tappa, che si è tenuta a Brescia presso Confindustria, del ciclo di incontri itineranti lungo la Penisola, “Intelligenza Artificiale e Pmi: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform – l’Associazione guidata da Marco Gay che in Confindustria raggruppa le aziende Ict -, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, Audi e L’Imprenditore. L’evento è stato anche l’occasione per presentare cinque casi di pmi della Lombardia che hanno implementato l’Intelligenza Artificiale all’interno della propria azienda: Salf Laboratorio Farmacologico, Dinamica Generale, Ti Log, Gatti Filtrazioni Lubrificanti, Gualini Lamiere International.

Intelligenza Artificiale e pmi italiane: una tecnologia scarsamente utilizzata

Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform

Nonostante le sue ormai note potenzialità come volano di crescita per tutti i settori industriali, l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata in Italia: secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 60% delle grandi imprese sta affrontando questo tema, contro il 15% delle pmi. «È necessario accelerare la diffusione dell’Intelligenza Artificiale in tutte le imprese italiane, senza distinzione di dimensione – spiega Franco Gussalli Beretta, Presidente Confindustria Brescia – Ma dobbiamo superare diversi ostacoli, tra cui quelli delle risorse finanziarie e del capitale umano». Secondo Anitec-Assinform, in Italia il mercato dell’Intelligenza Artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) e si prevede che raggiungerà gli 1,2 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9% (Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”). «I dati a livello nazionale indicano un divario tra l’applicazione e la sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale nelle grandi imprese rispetto alle Pmi – mette in evidenza Marco Capitanio, Presidente Piccola Industria Confindustria Brescia – Un aspetto che posso dire di riscontrare, ad esempio, anche nel territorio bresciano, e che nasce chiaramente da problematiche di budget e strutturali. Tuttavia, è fondamentale che anche le piccole e medie imprese prendano consapevolezza di come AI possa rappresentare, per il futuro ma anche per il presente, una straordinaria opportunità di crescita, in particolare nell’ottimizzazione dei processi e nella razionalizzazione dei costi». L’Intelligenza Artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA.

Andamento mercato digitale in Italia e Lombardia. Fonte NetconsultingCube per Anitec-Assinform

«L’Intelligenza Artificiale rappresenta una delle tecnologie in grado di avere un impatto forte sulla vita di tutti i giorni e le imprese dovranno sempre più utilizzarla per migliorare le performance aziendali. Spesso si ritiene che queste tecnologie siano a vantaggio solo della grande impresa che può disporre di più adeguati capitali e competenze – sottolinea Oscar Panseri, Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo – Al contrario, sono proprio la Pmi, in virtù di una maggiore flessibilità e velocità di implementazione, che possono sfruttare al meglio tali tecnologie, come dimostrano anche le esperienze aziendali protagoniste di questo incontro, un’occasione importante per fare il punto su un tema chiave per la competitività delle nostre imprese. Confindustria Bergamo, anche mediante iniziative come il Digital Innovation Hub, congiuntamente agli altri attori del territorio, sta lavorando per incrementare ulteriormente la consapevolezza su queste tecnologie e promuovere la loro sempre maggiore diffusione a livello industriale». Un gap da colmare velocemente, quello tra grandi aziende e pmi nell’adozione dell’IA, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%). Rimane però ancora lontana dai paesi capofila: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%. «Il nostro percorso sui territori mira ad avvicinare le imprese a uno sviluppo antropocentrico, trasparente e responsabile dell’IA, ricordandone le opportunità ma anche i rischi e promuovendo un approccio olistico alla digitalizzazione – chiosa Paolo Errico, Vice Presidente Piccola Industria Confindustria per Innovazione e Trasformazione Digitale – Quello che vogliamo evitare è sia che l’IA venga percepita come un facile catalizzatore di produttività e sviluppo che non necessita di programmazione o preparazione; sia che venga vista come una tecnologia complessa, appannaggio delle sole grandi imprese».

Imprese che usano almeno una tecnologia di IA

Lo stato dell’arte della diffusione dell’Intelligenza Artificiale nelle pmi della Lombardia

Analizzando i dati regionali, si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Lombardia abbia superato i 120 milioni di euro, con una prospettiva di crescita del 29% medio nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare i 205 milioni di euro. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso, nel 2022 la Regione ha toccato i 19 miliardi di euro, con una crescita del 4% rispetto al 2021 (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”). «La Lombardia sta emergendo come punto focale nel panorama dell’Intelligenza Artificiale e del mercato digitale in Italia – afferma Marco Gay – È un territorio che esprime eccellenze industriali diffuse e che ha nell’innovazione un punto di forza grazie alla stretta collaborazione tra settori, università e innovation hub che la pongono tra le quattro regioni motori dell’Europa. Nel 2022, il mercato dell’Intelligenza Artificiale nella regione ha superato i 120 milioni di euro e prevediamo che questa crescita continuerà, fino a raggiungere i 205 milioni nel 2024. Questi numeri sono un segno chiaro dell’importanza crescente dell’IA. Sicuramente bisogna continuare a crescita, soprattutto tra le piccole imprese, dove solo il 5,3% utilizza sistemi di Intelligenza Artificiale. Cogliere tutto il potenziale che questa tecnologia e in generale il digitale offrono sarà fondamentale per rendere le imprese sempre più produttive e competitive, soprattutto alla luce degli sfidanti obiettivi che la transizione energetica e ambientale pongono a tutti noi»

Analisi delle dimensioni sulla capacità di adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale da parte delle PMI del territorio lombardo

La percentuale di imprese lombarde con almeno un livello base di digitalizzazione è stata del 74,7% nel 2022 rispetto al 68,3% del 2021, con un incremento di oltre 6 punti percentuali. Secondi dati del Digital Innovation Hub della Lombardia di settembre 2021, ovvero prima dell’hype dell’IA generativa, l’88% delle Pmi già riteneva l’IA un fattore strategico. Dallo studio emerge però una maggiore difficoltà delle imprese di minori dimensioni, sebbene le stesse registrino valori positivi (oltre il 3, in una scala da 1 a 5) su alcuni criteri analizzati, in particolare Personalizzazione del prodotto e Flessibilità organizzativa. «L’Intelligenza Artificiale apre la porta alle innovazioni più disparate in campo industriale e rappresenta una grande opportunità per le Pmi in termini di competitività, efficienza e produttività – commenta Giovanni Fabiani, Presidente Piccola Industria Confindustria Mantova – Tuttavia, come emerge dai dati analizzati, ancora una piccola percentuale di piccole imprese italiane utilizza ad oggi sistemi di intelligenza artificiale. In un tessuto imprenditoriale come il nostro – circa il 70% delle imprese di Confindustria Mantova sono Pmi – è fondamentale dare visibilità ai casi concreti di applicazione nelle aziende, alle possibilità di utilizzo dell’IA e a tutte le potenzialità straordinarie degli strumenti innovativi che abbiamo a disposizione grazie a questa tecnologia».

Analisi delle dimensioni sulla capacità di adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale da parte delle PMI del territorio lombardo

Case History1/ Salf Laboratorio Farmacologico, Intelligenza Artificiale per diminuire gli scarti nella fase di controllo

Salf Laboratorio Farmacologico è un’azienda farmaceutica della bergamasca che produce soluzioni sterili iniettabili confezionate in diverse forme

Salf Laboratorio Farmacologico è un’azienda farmaceutica della bergamasca che produce soluzioni sterili iniettabili confezionate in diverse forme (fiale in vetro, fiale siringa, flaconi in vetro e polipropilene, sacche in pvc e polipropilene). Le tecnologie digitali che Salf utilizzava per controllare che il blister, prima del confezionamento finale, contenesse il farmaco corretto avevano dei grossi limiti che producevano scarti fino al 6%. «Ci siamo affidati a un sistema basato su un algoritmo che nasce dall’Intelligenza Artificiale – spiega Aldo Angeletti, Presidente Salf Laboratorio Farmacologico – grazie al contributo del consorzio Intellimech siamo stati messi in contatto con Aisen, un’azienda che sviluppa software basati su algoritmi di IA. Attraverso l’acquisizione di immagini abbiamo insegnato al sistema cosa andasse bene e cosa no: ora gli scarti sono solo dell’1%. Inoltre, con questa soluzione tecnica abbiamo ottenuto altri vantaggi, come raccolta dati, trend, analisi dei numeri».

Case History2/ Dinamica Generale, Intelligenza Artificiale nei prodotti di vendita

Dinamica Generale è un’azienda del mantovano che si occupa della progettazione, sviluppo e produzione di soluzioni elettroniche e sensori per pesatura e analisi Nir

Dinamica Generale è un’azienda del mantovano che si occupa della progettazione, sviluppo e produzione di soluzioni elettroniche e sensori per pesatura e analisi Nir (tecnica di analisi per determinare la composizione chimica e alcune proprietà fisiche di vari vegetali). Il Gruppo – fatturato 2022 38 milioni, con investimenti in r&d superiore al 10% – ha implementato il machine learning nei sistemi Nir e il deep learning nel sistema di visione artificiale. «Dinamica generale è partita con l’implementazione dell’IA nei prodotti di vendita – dichiara Alberto Barbi, Deputy Manager Dinamica Generale – Lavorando nella precisione, per noi è importante la possibilità di riuscire ad analizzare le caratteristiche chimiche e i diversi tipi di foraggi che vengono forniti agli animali: dobbiamo disporre di dati in tempo reale. La tecnologia Nir è quella migliore, si basa sulla capacità di determinare uno specchio legato alla luce riflessa del campione, e in base alla luce spettarle predire i componenti chimico fisici presenti nel campione. Il machine learning lavora con una base dati importanti, fornisce predizioni accurate, mentre il deep learning ci mostra come determinare la struttura fisica nella miscela del composto tramite un’analisi basata sulle immagini».

Case History3/ Ti Log, Intelligenza Artificiale per la gestione della supply chain

Ti Log è un provider di servizi specializzati nell’ambito della grande industria per qualsiasi tipo di settore

Ti Log è un provider di servizi specializzati nell’ambito della grande industria per qualsiasi tipo di settore, con sede a Milano, che ha fatto dell’Intelligenza Artificiale e della gestione dei dati i pilastri della propria strategia. «L’IA ci supporta nel prendere decisioni in maniera rapida e consapevole per quanto riguarda la gestione della supply chain e della logistica– racconta Giuseppe De Rosa, Vice Presidente di Ti Log – La gestione della supply chain è legata all’uso strategico dei dati: i sensori IoT sui mezzi di trasporto, ad esempio, sono in grado di dirci in tempo reale le variabili che influiscono sulla nostra catena produttiva, consentendo una riprogettazione dei processi all’interno delle aziende. Lato intralogistica, grazie all’IA possiamo sostenere le aziende con modelli predittivi supportando così gli uffici acquisti nella gestione di una domanda consona con le richieste. Intelligenza Artificiale e sistemi di analisi dati intervengono prepotentemente sul mondo produttivo, migliorando l’impatto ambientale ed efficientando la produzione».

Case History4/ Gatti Filtrazioni Lubrificanti, Intelligenza Artificiale per monitorare gli impianti idraulici

Gatti Filtrazioni Lubrificanti è un’azienda bresciana che si occupa di analisi predittiva, filtrazione e manutenzione programmata di macchine e impianti industriali

Gatti Filtrazioni Lubrificanti è un’azienda bresciana che si occupa di analisi predittiva, filtrazione e manutenzione programmata di macchine e impianti industriali. Con una crescita media del 40% negli ultimi quattro anni, Gatti Filtrazioni Lubrificanti è una delle cinque Pmi più digitalizzate e innovative d’Italia. «Nel sito di Mazzano abbiamo un laboratorio di analisi predittiva sull’olio: filtriamo circa 790mila litri di olio all’anno, con un tempo medio di intervento di 28 ore – chiosa Fabio Gatti, ceo & Founder Gatti Filtrazioni Lubrificanti – Abbiamo inserito l’Intelligenza Artificiale nel laboratorio per essere più veloci e capillari nelle risposte ai clienti. Produciamo sensori elettronici per monitorare l’olio, che lavorano 24 ore su 24 tutti i giorni, che hanno l’IA al loro interno: in base alle anomalie che riscontrano nell’olio inviano degli alert al cliente e alla nostra centrale operativa, così nell’arco di quattro o cinque ore siamo in grado di intervenire. Grazie alla digitalizzazione e all’Intelligenza Artificiale possiamo risolvere i guasti senza dover necessariamente visionare dal vivo il macchinario: i sensori rilevano anomali, il cliente ci spedisce il campione, noi risolviamo il guasto grazie alle macchine intelligenti».

Case History5/ Gualini Lamiere International, codifica lamiere tramite Intelligenza Artificiale

Interno plant Gualini Lamiere International

La bergamasca Gualini Lamiere International è un’azienda specializzata nella lavorazione della lamiera, presente nel Cluster Fabbrica Intelligente, associata ad Afil e al Consorzio Intellimech. Ha implementato l’Intelligenza Artificiale per rendere stabile il processo di identificazione della lamiera, svolto tramite codifica e ricerca del codice e barre o del qr code dall’operatore. «Ci siamo rivolti al Digital Innovtion Hub della Lombardia – racconta Miriam Gualini, ceo Gualini Lamiere International – Siamo partiti prendendo una stampante a getto laser che legge l’etichetta riportata su ogni lamiera, e abbiamo sviluppato un software che permette all’operatore di scrivere le lamiere che sta cercando, così queste vengono identificate. Il sistema, inoltre, rileva anche le lamiere non codificate».

Intelligenza Artificiale e Pmi: esperienze da un futuro presente” fa tappa a Brescia

Settima tappa a Brescia, con Piccola Industria Confindustria Brescia, il Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo e il Comitato Piccola Industria Confindustria Mantova per il ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e Pmi: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, con la partnership di Audi e la media partnership de L’Imprenditore. Il roadshow – che fino a oggi ha visto la partecipazione di 700 imprese tra Verona, Bari, Firenze, Caserta, Torino e Cesenatico – in due anni toccherà tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Sono le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’IA in azienda, grazie alla presentazione di casi concreti e al confronto diretto con i partecipanti.

Hanno partecipato alla tappa di Brescia: Marco Gay, presidente Anitec-Assinform; Marco Capitanio, presidente Piccola Industria Confindustria Brescia; Franco Gussalli Beretta, presidente Confindustria Brescia; Giovanni Fabiani, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Mantova; Oscar Panseri, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo; Paolo Errico, Vice presidente Piccola Industria Confindustria per Innovazione e Trasformazione Digitale; Edoardo Vaquer, componente del Gruppo di lavoro “Intelligenza Artificiale” Anitec-Assinform. Alla tavola rotonda, per raccontare la propria esperienza di digitalizzazione e utilizzo dell’IA in azienda, hanno preso parte: Aldo Angeletti, Presidente Salf Laboratorio Farmacologico; Alberto Barbi, Deputy Manager Dinamica Generale; Giuseppe De Rosa, Vice Presidente di Ti Log; Fabio Gatti, ceo & Founder Gatti Filtrazioni Lubrificanti; Miriam Gualini, ceo Gualini Lamiere International.














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