La filiera agroalimentare lombarda punta sull’automazione: così il food è 4.0

di Marco de' Francesco ♦︎ La Strategic Community “Secure and Sustainable Food Manufacturing” di Afil, coordinata da Tecnoalimenti e Politecnico di Milano, punta su machinery e processi di produzione agroalimentare. Obiettivo: sviluppare una filiera sicura e sostenibile. Le opportunità di finanziamento regionali, nazionali ed europee. L’iniziativa Score e l’open innovation

Guardando ai segmenti della filiera agroalimentare, la logistica rappresenta il 34,5% del mercato dell’AI

La Strategic Community “Secure and Sustainable Food Manufacturing” di Afil, coordinata da Tecnoalimenti e Politecnico di Milano, si è riunita il 19 settembre 2023, presso la sede di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria, per fornire un aggiornamento sulle attività correnti e per presentare le opportunità future (inclusi i bandi di finanziamento), con un’attenzione particolare a due ambiti prioritari per l’economia lombarda: il machinery e i processi di produzione agroalimentare.

Il piano d’azione della Strategic Community si articola secondo alcune direttrici: sviluppo di proposte progettuali; opportunità di networking tra i diversi membri del gruppo di lavoro; visite alle strutture ed ai laboratori dei membri (ad esempio, quelli del Politecnico di Milano), iniziativa SCORE. Con riferimento alla prima linea di azione, la Strategic Community di AFIL ha avanzato, in risposta alla Manifestazione di Interesse di Regione Lombardia, la proposta di “Filiera agroalimentare sicura e sostenibile (Fisico)”, espressione di un gruppo di imprese ed enti attivi nel settore agroalimentare insieme ai comparti IT, di automazione e di meccanica. La proposta coinvolge infatti 28 soggetti, di cui 19 imprese aventi sede in Lombardia ed una in Liguria. Le aziende lombarde provengono da diversi settori e sono distribuite in 8 province. Altri soggetti sono impegnati principalmente nella ricerca e nello sviluppo tecnologico. Tra gli aderenti, oltre a Tecnoalimenti (capofila), Afil e Politecnico di Milano, vi sono i Soci del Cluster Feelera, Moma Nanotech, Txt e-tech, BSD, Security Pattern, Rei – Reindustria Innovazione, Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria e Stiima-Cnr.







Nel corso dell’evento, si è tenuta una sessione dedicata all’iniziativa Score, lanciata da Afil nell’aprile 2023 quale nuova opportunità di Open Innovation ed ecosistema. All’incontro hanno partecipato come speaker l’Executive Director Paolo Vercesi ed il Communication & Institutional Affairs Manager di Afil Samuel Nazzareno Monaco; il Direttore Generale Raffaello Prugger e l’Innovation Manager di Tecnoalimenti Marco De Vito; la Project Manager di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria Susy Longoni; l’Adjunct Lecturer della School of Management del Politecnico di Milano Simone Franceschetto; il Responsabile Sales and Innovation Services per l’Italia Ivan Cazzol e la Digital Marketing & Innovation Consultant di Skipso Martina Longi.

 

L’ecosistema dell’innovazione di Afil e la strategic community “Secure and sustainable food manufacturing”

Apertura dei lavori della Strategic Community “Secure and Sustainable Food Manufacturing” di Afil

«La missione del Cluster – esordisce Samuel Nazzareno Monaco, Communication & Institutional Affairs Manager di Afil – è quella di agire come soggetto di riferimento della Regione Lombardia per il Manifatturiero Avanzato nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) e, in parallelo, incrementare la competitività delle imprese manifatturiere della regione in ottica di filiera di ricerca e innovazione, anche ai fini di un posizionamento strategico del comparto lombardo a livello nazionale, europeo e globale». Dell’ecosistema fanno parte oltre 150 membri (tra imprese, università, enti di ricerca ed associazioni), che si confrontano all’interno di gruppi di lavoro dedicati a diverse tematiche di interesse per il Manifatturiero Avanzato della Lombardia, tra cui l’agroalimentare.

Secondo Raffaello Prugger, Direttore Generale di Tecnoalimenti, «le origini della Strategic Community “Secure Food and Sustainable Manufacturing” sono da reperirsi nella volontà di Tecnoalimenti stessa, Politecnico di Milano ed Afil di associare due delle aree di maggior valore aggiunto per la Lombardia: il machinery ed il food processing».

 

La manifestazione di interesse di Regione Lombardia e la “Filiera agroalimentare sicura e sostenibile (Fisico)”

Una delle attività che la Strategic Community ha portato avanti nel corso dell’ultimo anno e mezzo è stata la costruzione di una progettualità in risposta alla Manifestazione di Interesse per lo sviluppo e il consolidamento delle filiere produttive e dei servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia, lanciata da Regione Lombardia all’inizio del 2022. Attraverso tale iniziativa, si intende supportare il rafforzamento, la resilienza e la competitività delle filiere, sviluppando interconnessioni tra imprese, anche in collaborazione con enti di ricerca, di formazione, intermediari finanziari, fondazioni ed altri soggetti, nell’ottica di un sostegno all’innovazione, nonché alla transizione verde e digitale. Si tratta di un percorso in due fasi. Nella prima, che scade il 31 dicembre 2023, i soggetti beneficiari devono presentare in partenariato la proposta di progetto; nella seconda fase (che in parte si sovrappone alla prima), invece, vengono attivati strumenti finanziari a sostegno delle filiere valutate positivamente da Regione Lombardia.

L’idea della “Filiera agroalimentare sicura e sostenibile (Fisico)” era già stata annunciata in occasione dell’Assemblea Generale di Afil del luglio 2022, a seguito della quale era stato avviato il processo di aggregazione degli aderenti, sia all’interno di AFIL sia all’esterno del Cluster, in un’ottica di inclusività e di apertura all’intero ecosistema lombardo. La filiera è stata poi valutata positivamente ed approvata da Regione Lombardia prima dell’estate. Secondo Marco De Vito, Innovation Manager di Tecnoalimenti, che ha illustrato l’analisi Swot allegata alla proposta, i principali punti di forza della filiera agroalimentare sono innanzitutto legati al fatto che la Lombardia si collochi stabilmente tra le prime cinque regioni europee per numero di imprese e di addetti del settore agroalimentare e delle bevande; inoltre, è fondamentale la presenza nell’ecosistema lombardo di eccellenze nei settori delle tecnologie e della produzione agroalimentare; infine, sono evidenti le opportunità di cross-fertilization tra i due settori, l’agroalimentare e quello tecnologico. Tra le aree di debolezza, vi sono la scarsa (per ora) penetrazione delle tecnologie e dei modelli di produzione avanzati nelle industrie di trasformazione agroalimentare, nonché la preponderanza dell’artigianalità. Per De Vito, «l’idea è quella di promuovere la crescita trasversale dell’ecosistema lombardo e di dar vita ad una nuova filiera agroalimentare che includa elementi di automazione, digitalizzazione e robotica». Tra gli obiettivi strategici della progettualità vi sono anche la progettazione e produzione in logica di de- and remanufacturing; il revamping ed il retrofitting; l’implementazione dell’IoT, della blockchain, di modelli economico-finanziari di servitizzazione; l’introduzione della tracciabilità in logistica.

Opportunità di cross-fertilization tra machinery e food processing

Le opportunità di finanziamento regionali attualmente disponibili

Presentazione della “Filiera agroalimentare sicura e sostenibile (Fisico)”

Nel corso dell’incontro, c’è stato anche un approfondimento sulle opportunità attualmente disponibili per le aziende e gli enti operanti nel settore. Innovhub ed AFIL si sono concentrati su alcuni bandi aperti a livello regionale, prima di lasciare la parola a Tecnoalimenti e Politecnico di Milano per la dimensione nazionale ed europea. Susy Longoni, Project Manager di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria (ente interamente partecipato dalla Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi), ha presentato tre iniziative camerali di potenziale interesse: il bando Agevola Credito 2023 (strutturato in due linee di intervento che prevedono contributi a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse dei finanziamenti bancari garantiti da Confidi e di quelli erogati direttamente da Confidi, per un massimo di 12mila Euro); il bando voucher biometano (servizio di accompagnamento per le imprese per l’upgrading di impianti di biogas e biometano, con un’agevolazione a fondo perduto pari al 70% del costo del servizio); il bando voucher formativo transizione industriale e sostenibilità (promosso da Unioncamere Lombardia con l’obiettivo di sostenere le imprese lombarde nel processo di sviluppo delle competenze per la transizione industriale e la sostenibilità ambientale, in sinergia ed aggiunta al sostegno economico agli investimenti in innovazione e digitalizzazione garantiti con altri obiettivi specifici e azioni del programma regionale FESR).

Oltre ai bandi camerali, sono stati brevemente illustrati sia l’opportunità di finanziamento offerta dal Competence Center Made Industria 4.0 (attraverso cui imprese e consorzi di aziende interessate a realizzare progetti di innovazione digitale da realizzarsi in 12 mesi, potranno ricevere un contributo massimo pari a 400mila Euro, per la copertura fino al 70% dei costi) sia la Misura Ricerca&Innova di Regione Lombardia. Quest’ultima iniziativa, con una dotazione pari a 27,2 milioni di Euro, mira a finanziare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale ed innovazione di processo nell’ambito degli otto ecosistemi dell’innovazione prioritari individuati dalla Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione Lombardia: Salute e Life Science, Nutrizione, Sostenibilità, Sviluppo Sociale, Manifattura Avanzata, Connettività e Informazione, Smart Mobility e Architecture, Cultura e Conoscenza. I beneficiari del bando potranno ricevere fino a 800mila Euro e fino all’80% delle spese ammissibili. La prima finestra di apertura della Misura Ricerca&Innova è prevista nell’autunno 2023, mentre la seconda dovrebbe aprirsi all’inizio del 2024.

 

I programmi di finanziamento nazionali ed europei

Presentazione dei bandi camerali da parte di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria

«Va sottolineato che i programmi nazionali e quelli europei sono in genere piuttosto differenti secondo più profili» afferma Raffaello Prugger. In effetti, mentre il programma Horizon Europe ha più architetture (RIA, IA, CSA), è orizzontale, multi-actor e prevede contributi fino al 100%, i programmi italiani presentano un’architettura classica, sono verticali su una tecnologia specifica, consentono l’esclusività della proprietà intellettuale e prevedono contributi inferiori (10-50%).

I programmi nazionali

Il Programma Nazionale di Ricerca (Pnr) 2021-2027, documento che orienta le politiche in materia in Italia, è articolato secondo grandi ambiti di ricerca e innovazione e relative aree d’intervento. Con riferimento al focus della Strategic Community, il Pnr prevede l’ambito “prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente”, e quindi tecnologie verdi e alimentari, bioindustria per la bioeconomia, conoscenza e gestione sostenibile dei sistemi agricoli e forestali, conoscenza, innovazione tecnologica e gestione sostenibile degli ecosistemi marini.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che si propone di ricostruire un tessuto economico e sociale coniugando ed incentivando le opportunità connesse alla transizione ecologica e digitale, così da poter creare occupazione. In sinergia con il Ministero dell’Università e Ricerca (Mur) è previsto il coinvolgimento dei privati con riferimento a partenariati estesi, centri nazionali, ecosistemi dell’innovazione, ricerca di infrastrutture ed infrastrutture di innovazione. Nel settore dell’agroalimentare, sempre legati al MUR, sono previsti bandi a cascata per imprese ed università. Legato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è in attesa di riapertura lo sportello legato ai contratti di sviluppo, strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Horizon Europe 2021-2027

Presentazione dei bandi Horizon Europe e dell’Osservatorio Supply Chain Planning del Politecnico di Milano

Horizon Europe è il programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027. Successore di Horizon 2020, mira a promuovere l’eccellenza scientifica e l’innovazione in vari settori. Si fonda su tre pilastri: eccellenza scientifica; sfide globali e competitività industriale europea; Europa innovativa. Il secondo pilastro prevede un’area di intervento (definita cluster) dedicata a food, bio-economy, risorse naturali, agricoltura e ambiente. Il programma incoraggia partenariati pubblico-privati per promuovere la collaborazione tra mondo accademico, industria ed altri attori nella risoluzione delle sfide della società e nella promozione dell’innovazione. In questo contesto, “Farm2Fork” è un’iniziativa strategica che mira a migliorare la sostenibilità dell’intera catena alimentare, dalla produzione agricola ai consumatori. In quest’ottica, Tecnoalimenti ha illustrato due bandi relativi a Farm2Fork, aperti fino al 22 febbraio 2024.

Simone Franceschetto, Adjunct Lecturer della School of Management del Politecnico di Milano, ha presentato altri quattro bandi di potenziale interesse per i membri della Strategic Community, in ambito Operations & Supply Chain Management, con scadenze per la presentazione di proposte progettuali a febbraio e settembre 2024 In linea con quest’ultimo tema, è stato poi illustrato ai presenti l’Osservatorio Supply Chain Planning del Politecnico di Milano, che, secondo Franceschetto, «si fonda sull’idea che l’integrazione tra la produzione agroalimentare e la supply chain, se ben gestita, possa generare valore aggiunto lungo la filiera, conferendo sicurezza e affidabilità sia al produttore che al consumatore».

 

L’iniziativa Score, nuova opportunità di open innovation 

Presentazione dell’iniziativa Score

Quali sono le priorità di progettazione, produzione o gestione rispetto alle quali le aziende dell’ecosistema della Manifattura Avanzata non riescono a trovare una soluzione nel contesto delle proprie filiere? Afil si propone di rispondere a tale quesito attraverso Score (Strategic Communities Open Resources for Enterprises), un programma di Open Innovation che coinvolge start-up e scale-up a livello nazionale e internazionale, con un focus specifico sulle tematiche delle Strategic Communities del Cluster. L’iniziativa è stata lanciata con il supporto di Skipso, società che fornisce soluzioni software e servizi di advisory per l’Open Innovation. Nel contesto di interesse per la Strategic Community “Secure and Sustainable Food Manufacturing” e della Filiera FISICO, Skipso ha analizzato 104 fra incubatoriacceleratori e Venture Capital (VC) per comprendere quali fossero le maggiori tematiche di interesse e su quali tecnologie stessero investendo. Secondo Ivan Cazzol e Martina Longi di Skipso, le aree di investimento più rilevanti risultano essere Food Supply Chain, sostenibilità ed Economia Circolare, controllo qualità e sicurezza del cibo, agricoltura intelligente e di precisione, digitalizzazione dell’industria agricola, packaging sostenibile. Per quanto concerne invece le tecnologie di maggiore interesse, rilevano tracciabilità nella Supply Chain, analisi dei dati, automazione, sensoristica, blockchain, computer vision, Intelligenza Artificiale.

Da ultimo, Skipso ha brevemente presentato i profili di quattro start-up e scale-up attive su questi temi. Si tratta di Tht Robotics (che ha inventato una pinza robotica per la manipolazione degli alimenti), Savórmetrics (che ha sviluppato una soluzione innovativa per analizzare la qualità degli alimenti), ImagoAI (che combina Intelligenza Artificiale e Hyperspectral Imaging per l’analisi degli alimenti in loco e in tempo reale) e Connecting Food (il cui obiettivo è rendere trasparente la Supply Chain, dal momento di raccolta del prodotto fino al consumatore finale).














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