Anitec-Assinform: il mercato dell’IA lombardo vale 120 milioni. Nel 2024, supererà i 205 mln

Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 la Lombardia supera i 19 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 4% rispetto al 2021

Marco Gay, presidente di Anitec Assinform

L’intelligenza artificiale è oggi al centro del dibattito politico-economico. Big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un impiego diffuso, capace di incidere nella vita quotidiana di imprese e individui in maniera ancora più profonda rispetto alle innovazioni precedenti. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%). Rimane però ancora lontana dai paesi capofila: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%.

Per quanto riguarda la Lombardia, le imprese con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 74,7% nel 2022 rispetto al 68,3% del 2021, con un incremento di oltre 6 punti percentuali. Secondi dati del Digital Innovation Hub della Lombardia di settembre 2021, ovvero prima dell’hype dell’IA generativa, l’88% delle PMI già riteneva l’IA un fattore strategico. Dallo studio emerge però una maggiore difficoltà delle imprese di minori dimensioni, sebbene le stesse registrino valori positivi (oltre il 3, in una scala da 1 a 5) su alcuni criteri analizzati, in particolare Personalizzazione del prodotto e Flessibilità organizzativa (FIGURA 3).Secondo Anitec-Assinform, in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto che  raggiunga i 1.200 milioni nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9% (cfr. Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022” v.2). (FIGURA 4)







L’Intelligenza artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA.

Analizzando i dati regionali si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Lombardia abbia superato i 120 milioni di euro, con una prospettiva di crescita del 29% medio nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare i 205 milioni di euro. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 la Lombardia supera i 19 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 4% rispetto al 2021 (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”). (FIGURA 5-6).

«In giornate come questa è impossibile non riflettere sulle parole della Presidente Ursula von der Leyen, pronunciate nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione 2023», afferma Paolo Errico, vice presidente di Piccola Industria Confindustria per Innovazione e Trasformazione Digitale. «Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, ha richiamato la necessità di uno sviluppo antropocentrico, trasparente e responsabile, fondato su tre pilastri: misure protettive, governance e guida dell’innovazione. Il nostro percorso sui territori mira proprio ad avvicinare le imprese a questo paradigma, ricordandone le opportunità ma anche i rischi e promuovendo un approccio olistico alla digitalizzazione. Quello che vogliamo evitare è sia che l’IA venga percepita come un facile catalizzatore di produttività e sviluppo che non necessita di programmazione o preparazione; sia che venga vista come una tecnologia complessa, appannaggio delle sole grandi imprese».

«La Lombardia sta emergendo come punto focale nel panorama dell’Intelligenza Artificiale e del mercato digitale in Italia. È un territorio che esprime eccellenze industriali diffuse e che ha nell’innovazione un punto di forza grazie alla stretta collaborazione tra settori, università e innovation hub che la pongono tra le quattro regioni motori dell’Europa. Nel 2022, il mercato dell’Intelligenza Artificiale nella regione ha superato i 120 milioni di euro e prevediamo che questa crescita continuerà, fino a raggiungere i 205 milioni nel 2024. Questi numeri sono un segno chiaro dell’importanza crescente dell’IA. Sicuramente bisogna continuare a crescita, soprattutto tra le piccole imprese, dove solo il 5,3% utilizza sistemi di Intelligenza Artificiale. Cogliere tutto il potenziale che questa tecnologia e in generale il digitale offrono sarà fondamentale per rendere le imprese sempre più produttive e competitive, soprattutto alla luce degli sfidanti obiettivi che la transizione energetica e ambientale pongono a tutti noi», afferma Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform.

«I dati a livello nazionale indicano un divario tra l’applicazione e la sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale nelle grandi imprese rispetto alle Pmi. Un aspetto che posso dire di riscontrare, ad esempio, anche nel territorio bresciano, e che nasce chiaramente da problematiche di budget e strutturali. Tuttavia, è fondamentale che anche le piccole e medie imprese prendano consapevolezza di come AI possa rappresentare, per il futuro ma anche per il presente, una straordinaria opportunità di crescita, in particolare nell’ottimizzazione dei processi e nella razionalizzazione dei costi. Ringrazio quindi la Piccola Industria nazionale e Anitec-Assinform per aver portato a Brescia una tappa del roadshow dedicato al tema, certo che sarà sempre più centrale nella nostra attività quotidiana in azienda», afferma Marco Capitanio, presidente di Piccola Industria Confindustria Brescia

«L’intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie in grado di avere un impatto forte sulla vita di tutti i giorni e le imprese dovranno sempre più utilizzarla per migliorare le performance aziendali. Spesso si ritiene che queste tecnologie siano a vantaggio solo della grande impresa che può disporre di più adeguati capitali e competenze. Al contrario, sono proprio la PMI, in virtù di una maggiore flessibilità e velocità di implementazione, che possono sfruttare al meglio tali tecnologie, come dimostrano anche le esperienze aziendali protagoniste di questo incontro, un’occasione importante per fare il punto su un tema chiave per la competitività delle nostre imprese. Confindustria Bergamo, anche mediante iniziative come il Digital Innovation Hub, congiuntamente agli altri attori del territorio, sta lavorando per incrementare ulteriormente la consapevolezza su queste tecnologie e promuovere la loro sempre maggiore diffusione a livello industriale», dice Oscar Panseri, presidente di Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo.

«L’intelligenza artificiale apre la porta alle innovazioni più disparate in campo industriale e rappresenta una grande opportunità per le Pmi in termini di competitività, efficienza e produttività», commenta Giovanni Fabiani, presidente di Piccola Industria Confindustria Mantova. «Tuttavia, come emerge dai dati analizzati, ancora una piccola percentuale di piccole imprese italiane utilizza ad oggi sistemi di intelligenza artificiale. In un tessuto imprenditoriale come il nostro – circa il 70% delle imprese di Confindustria Mantova sono PMI – è fondamentale dare visibilità ai casi concreti di applicazione nelle aziende, alle possibilità di utilizzo dell’IA e a tutte le potenzialità straordinarie degli strumenti innovativi che abbiamo a disposizione grazie a questa tecnologia».














Articolo precedenteCnh acquista una partecipazione in Advanced Farm Technologies
Articolo successivoNon solo digital twin: la strategia di R&S e innovazione alla Fabbrica d’Armi Pietro Beretta






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui