Anie: le imprese elettroniche ed elettrotecniche coinvolte dal lockdown sono almeno l’80%, numero superiore al 70% calcolato da Confindustria

Affrontare il dopo Covid-19. Per il presidente della Federazione, Giuliano Busetto: «Occorrono misure straordinarie per garantire la liquidità. Dalla sospensione immediata dei versamenti fiscali e contributivi al rafforzamento del Fondo di garanzia per supportare Pmi e Mid Cap.»

Giuliano Busetto, Presidente Federazione Anie

Con un comunicato stampa Giuliano Busetto, presidente di Federazione Anie – che rappresenta oltre 1.400 aziende dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana associate e circa 500mila occupati – valutando gli effetti della crisi sulle imprese Anie, ha dichiarato: «Sono difficili da poter quantificare con certezza, anche alla luce della non prevedibile durata e della capillarità della diffusione ma una stima sugli effetti per le nostre imprese è già evidente da inizio marzo con un drastico rallentamento negli ordinativi». Infatti, un approfondimento del Centro Studi Confindustria ha evidenziato che il 70% delle imprese elettrotecniche ed elettroniche del campione d’indagine ha registrato un effetto negativo sull’attività aziendale con un impatto significativo nell’acquisizione di input produttivi e sulla domanda. Dal report elaborato dal Servizio Studi Anie sui dati Istat emerge che il lockdown coinvolge l’80% delle imprese del settore, con il 73% del fatturato aggregato e con il 76% degli occupati.

 







 

«Purtroppo, – ha sottolineato Busetto – ci attendiamo che la percentuale del 70% stimata dall’indagine di Confindustria sia destinata ad aumentare, anche alla luce dei dati diffusi dal Centro Studi Confindustria che prevedono per il primo semestre 2020 una caduta cumulata del Pil del 10% circa».

Il Presidente Busetto, nel comunicato, esprime a tal proposito forte preoccupazione e chiede al governo un dialogo più costante con la Federazione. La nota – ricordando che la Federazione ha lavorato di concerto con il Governo e con le istituzioni Regionali e in coordinamento con Confindustria, portando il suo contributo sia in merito alle misure urgenti di contenimento dei contagi sia per quanto concerne i provvedimenti di sostegno alle imprese e alle attività economiche e per la difesa della propria filiera industriale – evidenzia che sono proprio le imprese Anie che meglio di altre possono aiutare a comprendere come siano realmente strutturate le filiere, essendo esse stesse le fornitrici delle tecnologie necessarie ai comparti delle specifiche catena di produzione e distribuzione per l’industria, l’energia, i trasporti e le infrastrutture pubbliche e private.

Nei giorni scorsi Anie, si legge nella comunicazione della Federazione,  ha inviato una lettera al governo evidenziando la grande difficoltà nel reperire le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale (Dpi) e chiedendo una procedura semplificata per l’approvvigionamento in modo da consentire alle imprese di proseguire attività e servizi in sicurezza assicurando la tutela della salute di tutti i lavoratori. «Ė importante mantenere l’operatività nell’immediato e, in una fase successiva, ripartire con la piena attività per ridare slancio alla produttività industriale nel nostro Paese» ha evidenziato Busetto.

Infine, per il Presidente di Anie, è importante prevedere sostegni finanziari per tutte le imprese, grandi, medie e piccole: «Le nostre aziende rappresentano l’eccellenza delle imprese fornitrici di sistemi e soluzioni tecnologiche per il made in Italy, e, al fine di evitare che all’uscita dalla crisi le imprese non possano più riaprire, occorrono misure straordinarie per garantire la liquidità. Dalla sospensione immediata dei versamenti fiscali e contributivi al rafforzamento del Fondo di Garanzia per supportare Pmi e Mid Cap».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 














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