Un fondamentale punto d’accesso al mercato francese e del nordafrica, utile sia alle industrie italiane che vogliono vendere in questi Paesi, sia a quelle che vogliono conoscere le loro tecnologie ed eventualmente acquisirle. Stiamo parlando di Global Industrie (https://global-industrie.com/it/), la grande fiera dell’industria francese (organizzata da GL Events) che terrà la sua seconda edizione a Parigi dal 31 marzo al 3 aprile prossimi, e che in qualche modo rappresenta la risposta oltralpe alla leadership mondiale che i tedeschi hanno con Messe Frankfurt, Hannover Messe, Messe Munchen.
Certo, i numeri di Global Industrie (2500 espositori e 45mila visitatori nella prima edizione tenutasi nel 2019 a Lione) sono ancora contenuti rispetto a quelli dei colossi tedeschi, ma è prevedibile che cresceranno. Inoltre, rispetto alla verticalizzazione, specializzazione e internazionalizzazione che contraddistingue le iniziative tedesche, qui l’impostazione è assai diversa e peculiare.
Al centro c’è la Francia e non alcuni settori dell’industria, ma tutti, proprio tutti, che vengono centralizzati nel loro mostrarsi al pubblico (il nome Global Industries non è casuale, così come il patronicino del Presidente della Repubblica Macron). Certo, ci saranno anche espositori internazionali a Global Industries, ma è da prevedere (la possibilità di richiedere stand è ancora aperta, con un 10% di spazio disponibile) che non andranno oltre il 30%. Tra i colossi dell’elettronica e dell’automazione che hanno confermato la loro presenza ci sono comunque nomi protagonisti ovunque nel mondo, come Kuka, Omron, Rockwell Automation, Sick, Siemens, Abb, Bosch Rexroth, B&R oltre a colossi multinazionali francesi come Dassault Systèmes e Schneider.
Comunque sia, il taglio centrato su tutta l’industria francese nelle sue articolazioni (prodotti finali, subfornitura, tecnologie abilitanti nell’elettronica, software, robotica e automazione) rappresenta per espositori e visitatori italiani un vantaggio. Che senso andrebbe, infatti, andare fino a Parigi (o investire in uno stand) per avere la replica di quanto già visto a Sps Parma o Emo Hannover? Qui invece, se si ha l’ambizione di crescere in Francia (e nel non trascurabile Nordafrica, che sta avendo tassi di crescita, anche industriale, davvero impressionanti) o di valutare tecnologie diverse per approvvigionarsi e innovare, beh è proprio il posto giusto. Per essere precisi, Global Industries nasce dall’idea di unificare e centralizzare quattro grandi storiche fiere francesi: Industrie (prodotti finali), Smart Industries (smart tech, robotica, interconnessione, elettronica, automazione), Midest (subfornitura industriale), Tolexpo (metalli, arnesi da taglio e da sezione).
Tra i nomi più illustri Air France, Unilever, Airbus, Thales, Saint Gobain, PSA Groupe, Renault, Safran, Sanofi, L’Oréal, Nissan, Michelin, Hermès, Bonduelle, Bouygues Telecom, Dassault, Décathlon, Engie, General Electric e Volvo. A loro si affiancano espositori internazionali provenienti da 32 Paesi. La delegazione italiana è rappresentata da un settantina di nomi, tutte piccole e medie imprese molto internazionalizzate e innovative ma per ora sconosciute fuori dal mondo degli addetti ai lavori. Per esempio, nell’area tubi, cavi e profilati ci sono Euromac, Gasparini, IabGlobe, Sicmi, Sideros Engineering. Bison Italia, Ceever e Imet nelle macchine da taglio. Nadella nell’assemblaggio.
Nel trattamento di materiali da segnalare i nomi di Eurtherm e Fdp. Nella robotica Gambazzi, Cma Robotics e Tecnoma Automazioni Industriali. Nelle materie plastiche Assotech. E poi Atla (azienda trasformazione lamiera acciaio), Bbm (officine meccaniche), Belloni Lamerie, Dallan (metallurgia), Davi (tubi), Ercolina Pedrazzoli (tubi e cavi), Meccanica Ponte Chiese (consulenza su macchine speciali), Italpres (consulenza e know how su fresatura e forgiatura).
Le novità dell’edizione 2020. Il villaggio dell’intelligenza artificiale
Tra gli inediti da segnarsi in agenda, ci sono i Golden Tech Awards, un concorso per la premiazione dei migliori professionisti di tutti i settori industriali, le conferenze su temi tecnologici o strategici, cui prenderanno parte i grandi capitani dell’industria francese ma non solo, e ancora i Global Industrie Awards, che al netto del premio in sé, costituisce un’occasione per conoscerne i candidati, con le loro progettualità e soluzioni innovative.
Sarà poi interessante assistere all’allestimento di un “Villaggio dell’Intelligenza Artificiale”. Su iniziativa del Segretario di Stato per l’Economia digitale, Cédric O, e in collaborazione con la Direzione Generale delle Imprese, sarà realizzata un’area di circa duemila metri quadri che riunirà le 150 aziende partecipanti, specializzate nel settore dell’Ai. Situato nella sezione Smart Industries, il villaggio ospiterà i padiglioni di grandi gruppi, Pmi e start-up, che da tutto il mondo, presenteranno le loro progettualità.
Tecnologie francesi in esposizione
Nei software industriali emergono i nomi di Techviz, Geosystem France, Smag, Fastmag. Nella robotica made in France: Larisys, Cosmic Engeening Cmbh, Icm France, Groupe Ledoux, Fsi France. Nell’automazione ci sono invece Leroy Somer, Expert Domotic, Guiho Clotures, Seroba, Cms Automisme. Da non trascurare il packaging con Plaxer, Ardis Paris, Etraves, Distriplast, Tinware Direct France, Etuico. Per le macchine utensili invece facciamo gli esempi di Rd Machines outils, Vaco France, Didelon Machines Outils, Dsf Machines Outils. E via elencando. Nei prossimi giorni Industria Italiana pubblicherà altre notizie per aggiornare su punti di forza e novità della manifestazione.
La veste green della manifestazione
Sulla scia della crescente sensibilità per le tematiche ambientali – sentiment peraltro espresso anche a livello istituzionale europeo e francese – e per far fronte a un’impostazione anti-industriale su cui l’opinione pubblica si sta arroccando, Global Industrie ha dedicato l’edizione 2020 alla transizione ecologica. Si darà quindi importanza a tutte le iniziative e progettualità che contribuiscono alla realizzazione di quel concetto di “green economy” da intendersi non semplicemente come etichetta di una specifica filiera, bensì come un valore condiviso da tutto l’ecosistema industriale.
In quest’ottica, l’École nationale supérieure d’arts et métiers (Ensam) presenterà uno studio di valutazione delle best practice realizzate dagli espositori.
Il lavoro risponde a tre obiettivi:
- Misurare il coinvolgimento dell’industria a favore dello sviluppo sostenibile, nelle sue tre dimensioni (ambientale, sociale ed economica);
- Dare risalto ai principali temi di R&S con cui si devono confrontare le aziende e gli enti di ricerca industriale;
- Identificare le politiche di sviluppo sostenibile delle istituzioni, delle associazioni di categoria, dei poli industriali e dei cluster.
Istruzioni per l’uso
Il programma definitivo di Global Industrie è ancora in fase di elaborazione. Per espositori e visitatori però è già disponibile un’ interfaccia personale, una vetrina virtuale, utile per interagire fin da ora con gli altri partecipanti alla manifestazione, scambiarsi contatti e riflessioni, ma soprattutto creare una base su cui sviluppare le proprie attività una volta in fiera. Nel corso dell’evento, aggiornamenti, informazioni pratiche e contatti saranno consultabili anche da mobile.