Airbus: raddoppio di aerei commerciali entro il 2040

Nei prossimi ventanni ci saranno 48.000 velivoli in tutto il mondo, di questi oltre 39mila unità saranno nuovi, mentre circa 8mila500 rimarranno in flotta

Nonostante le crescenti preoccupazioni per gli effetti del trasporto aereo e della crisi climatica, Airbus – la compagnia aerospaziale europea –  sembra non avere dubbi: il numero di aeromobili commerciali in servizio nei prossimi 20 anni sarà più che raddoppiato con 48.000 aerei in tutto il mondo,  di questi oltre 39mila unità saranno aerei nuovi, mentre circa 8mila500 rimarranno in flotta.

 







Boom dei voli interni per Cina e India

A sostegno della tesi, due fattori: l’urbanizzazione e lo sviluppo. Fattori che  spingeranno una classe media globale emergente a esprimere 6 miliardi di viaggiatori (+50%), determinando una crescita annua del 4,3%. Protagonista del raddoppio di aerei, secondo Airbus, la regione Asia-Pacifico, dove la domanda di nuovi veicoli supererà quella dell’Europa e del Nord America.

I voli domestici cinesi dovrebbero triplicare e superare quelli statunitensi, occupando il primo posto nel traffico aereo entro i prossimi due decenni. Si prevede anche che gli indiani prenderanno cinque volte il numero di voli che fanno ora entro il 2038.

Conseguenze anche sul piano occupazionale: si configura la necessità di 550mila nuovi piloti e 640mila nuovi tecnici. Sul fronte dei tipi di velivoli: 9.720 saranno piccoli, sull’esempio dell’A321, 5.370 medi (come A321LR o XLR) e 4.120 grandi (A350 XWB).

L’inquinamento da voli aerei

Non si può evitare, a questo punto, la questione ambientale. I nuovi modelli di aerei sono molto più leggeri e consumano molto meno carburante:  Airbus ha affermato che, in media, il consumo di carburante per distanza per passeggero è diminuito del 47% rispetto al 1990. Tuttavia, il numero di voli passeggeri annui in tutto il mondo è quadruplicato a 4 miliardi nel periodo.  E con essi, ovviamente l’aumento di Co2 totale.

Aumento cui contribuisce anche l’Europa come risulta dal Rapporto Ambientale sull’Aviazione europea 2019 dell’Easa (European Union Aviation Safety Agency): le emissioni di Co2 totali dell’aviazione sono state pari a 163 milioni di tonnellate, ovvero +10% rispetto al 2014 e del 16% rispetto al 2005














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