Fanuc e Demur: collaborazione per il settore ortofrutticolo

Le due aziende, con la soluzione di automazione industriale Spartacus in grado di ottimizzare il processo di lavorazione degli agrumi, promettono di ridurre il danneggiamento del prodotto da caduta grazie a una pinza intelligente

Demur, system integrator di robot specializzato in progettazione elettronica, meccanica e informatica, e Fanuc, leader nell’automazione di fabbrica, hanno realizzato un progetto di trasformazione delle attività produttive del settore ortofrutticolo, che ottimizza il processo produttivo, garantendo l’integrità del prodotto e migliorando allo stesso tempo le condizioni di lavoro del personale.

Questa soluzione incrementa le prestazioni dell’intera filiera in termini di produttività, efficienza e sicurezza, e solleva gli operatori da un’attività fisicamente logorante e faticosa.







La linea di produzione per il settore ortofrutticolo di Demur e Fanuc

 

La soluzione di automazione industriale Spartacus – dotata di intelligenza artificiale e realizzata grazie alla tecnologia e alle competenze di Industry 4.0 di Fanuc – può gestire fino a 1.200 cassette all’ora. I lavoratori, prima sottoposti a questi carichi fisici estenuanti, sono oggi impiegati in funzioni di controllo qualità e confezionamento.

«Anche nel settore ortofrutticolo, la strada dell’innovazione è fondamentale per garantire la competitività aziendale e abilitare una crescita sostenibile a lungo termine – ha commentato Marco Ghirardello, Managing Director di Fanuc Italia – Come dimostra la nostra partnership con Demur, ottimizzazione del processo produttivo e aumento della produttività possono tradursi nella creazione di un valore condiviso con i propri dipendenti».

Riducendo il danneggiamento del prodotto da caduta grazie ad una pinza intelligente brevettata, infatti, la soluzione delle due aziende consente una diminuzione della merce di scarto e quindi un abbattimento dei costi lavorazione. La cella di lavoro robotizzata, inoltre, è caratterizzata da un ingombro ridotto, perché impegna una superficie nettamente inferiore (10 mq) rispetto ad un impianto tradizionale (50mq), garantendo un considerevole risparmio energetico e una riduzione dell’impatto ambientale dell’intero processo produttivo.

«Portare per primi questa tecnologia nel mondo dell’ortofrutta è stata una grande sfida, ma grazie all’impegno ed anni di esperienza siamo riusciti egregiamente nell’intento – ha affermato Carlo Depu, Amministratore Delegato di Demur – siamo appagati e gratificati dall’approccio immediato che il cliente acquisisce con il nostro sistema».














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