Aefi: un protocollo per il sistema fieristico in tempo di Covid-19

L’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane guidata da Giovanni Laezza chiede si dia il via libera alle fiere e per non farsi trovare imprerata ha redatto le regole per la riapertura in sicurezza degli spazi espositivi

Giovanni Laezza, Presidente Aefi.

Un protocollo per agevolare l’iter approvativo per la riapertura delle fiere, fornendo tutte le indicazioni organizzative ed operative finalizzate ad incrementare, negli ambienti fieristici, durante manifestazioni ed eventi, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di Covid-19. Il documento è stato predisposto dal pool di professionisti di Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) – l’associazione, guidata da Giovanni Laezza  che raccoglie 39 quartieri fieristici – in attesa del via libera del Governo e di una data certa di ripartenza.

Il protocollo è stato stilato da professionisti dotati di competenze giuridiche e in materia di salute e sicurezza, ma soprattutto conoscono perfettamente il settore e tutti i processi organizzativi. «Auspichiamo che quanto abbiamo messo a punto possa diventare quanto prima il protocollo ufficiale affinché le fiere possano ripartire al più presto per contenere i danni e poter rispettare il proprio impegno nei confronti dell’economia del Paese e dei diversi settori industriali.», ha commentato Giovanni Laezza.







Il presidente, nella nota emessa dall’Associazione, sottolinea la necessità che il Governo preveda forme di sostegno al settore fieristico – che sia un fondo o altre misure – affinché le fiere possano continuare a svolgere il proprio ruolo e recuperare competitività internazionale. Ovviamente, la richiesta più pressante è quella relativa a una data di ripartenza per «poter programmare le manifestazioni nel periodo più idoneo alle esigenze di ciascun comparto industriale e per pianificare le relative attività organizzative» perché «il ruolo delle fiere è quello di generare valore per le imprese, per l’occupazione e per i territori. Un ruolo che non può essere sostituito dal digitale. Sono un moltiplicatore di benessere socio-economico e una vera piattaforma di internazionalizzazione del sistema produttivo italiano. È stato giusto fermarsi, ma ora, nell’interesse dell’intero sistema Paese, dobbiamo ripartire», ha detto Laezza.

Il perimetro del protocollo

Il protocollo prevede provvedimenti di natura igienico-sanitaria e comportamentale e contiene misure che seguono la logica della precauzione ed attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria: dal distanziamento sociale, all’informazione e al corretto utilizzo dei Dpi, dalle procedure di controllo sanitario agli ingressi, alla corretta pulizia e sanificazione della sede in cui si svolge la manifestazione, prima durante e al termine di ogni evento, fino al piano di emergenza sanitaria Covid-19 che prevede anche la predisposizione di adeguati locali ed il presidio medico presente in fiera.

Le misure indicate nel protocollo di Aefi dovranno essere attivate e rese operative, di volta in volta, secondo il criterio di proporzionalità in relazione alla dimensione e tipologia degli eventi e all’affluenza di operatori (visitatori, espositori, allestitori, personale e fornitori del gestore e dell’organizzatore).

 

 

 














Articolo precedenteI tre pilastri dell’Edge Computing secondo Advantech
Articolo successivoIma, pesa il Covid sul primo trimestre. Ricavi a 280 milioni (-14%)






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui