Smart City: i suggerimenti di Abb per costruire e gestire i data center in tempo di pandemia

La gestione energetica, e delle situazioni di crisi, il monitoraggio, la manutenzione e il backup gli elementi cardine secondo la multinazionale svizzero-svedese, che li ha diffuso alla stampa di tutto il mondo un articolo contenente il suo punto di vista. Qui ne pubblichiamo una sintesi

Björn Rosengren, ceo di Abb

I cambiamenti comportamentali provocati dalla pandemia, come lavorare e fare acquisti da casa, hanno mutato radicalmente il volume e la frequenza di scambio di dati da parte di consumatori, aziende e infrastrutture: per questo occorre pensare in modo ancora più innovativo a come costruire e gestire i data center che varieranno in base alla città e alle sue esigenze. Il 5G metterà a disposizione la larghezza di banda necessaria per fornire e permettere di accedere tutti i giorni ai servizi.

Abb suggerisce una serie di qualità che saranno fondamentali per garantire un’innovazione efficace e sostenibile: la gestione energetica cioè la combinazione di fonti di energia in continua evoluzione continuerà a diversificarsi per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambiziosi. Attualmente, i data center utilizzano le energie rinnovabili attraverso accordi di acquisto di energia e il futuro potrebbe comportare metodi più diretti come la generazione rinnovabile in loco o schemi di “energia come servizio” per i data center al fine di partecipare pienamente alle reti elettriche locali. L’utilizzo di fonti di energia diverse richiede in effetti una combinazione di metriche per determinare elementi come, ad esempio, quando e quanto utilizzare ogni fonte come parte di una strategia energetica complessiva; a tal fine, Abb ha integrato le funzionalità di utilizzo e controllo dell’energia anche nei componenti alla base della distribuzione elettrica, come gli interruttori automatici che attraverso api digitali preconfigurate (ad esempio utilizzando il modulo ekip up) permettono di ottenere vantaggi e valore nell’utilizzo dell’energia in maniera intelligente.







Il monitoraggio e manutenzione dato che le maggiori pressioni sulle infrastrutture richiederanno nuove strategie per modificare le vecchie routine di sostituzione dei componenti prima di un potenziale guasto e/o di riparazione solo dopo il guasto. I dispositivi intelligenti utilizzati includeranno, in fase progettazione, mezzi in grado di determinare il loro stato e permetteranno quindi di mettere a punto programmi di manutenzione predittiva al fine di massimizzare l’efficienza operativa (come ad esempio il cambio dell’olio dell’auto quando lo richiedono le abitudini di guida e non perché è trascorso un determinato numero di mesi). Questo approccio compensa anche le spese di spostamento per la manutenzione ordinaria o programmata e quindi i costi dell’ispezione e dei tempi di fermo non necessari.

Il backup: tra i vantaggi più tangibili della connessione digitale ci sono la rapidità e l’efficienza con cui si possono effettuare le operazioni di espansione e risoluzione dei problemi quando le connessioni tra dispositivi intelligenti avvengono tramite cavo in fibra ottica che, rispetto ai collegamenti analogici in rame, può ridurre del 90% il numero di connessioni, oltre che permettere l’autoidentificazione di un elemento una volta installato. Ciò significa che i dati stessi possono essere archiviati in siti cloud in modo che vi sia una ridondanza virtuale o “speculare” dell’infrastruttura operativa di un impianto che impedisca a eventuali interruzioni di provocare la perdita di dati o funzioni analitiche.

Infine la gestione di situazioni di crisi: oltre ad automatizzare processi come il flusso del traffico per dare priorità ai mezzi di soccorso, immaginate un edificio intelligente in grado di: indirizzare le persone verso l’uscita più sicura in caso di incendio o altra catastrofe; comunicare con i mezzi dei pompieri mentre stanno arrivando per indirizzarli verso i punti più adeguati e magari comunicare loro qual è la composizione del fuoco e la tossicità dei fumi.

Il recente lancio da parte di Apple (ad Tim Cook) del suo primo iPhone 5G è l’ultimo esempio del prossimo cambiamento.

«Con oltre la metà della popolazione mondiale che vive nelle città, le aree urbane saranno sotto pressione per migliorare l’efficienza delle loro infrastrutture», afferma Brian Johnson, global data center leader di della società guidata da Björn Rosengren. «Le città ‘più intelligenti’ troveranno modi per integrare perfettamente i servizi che forniscono, oltre che per supportare la collaborazione tra istituzioni e imprese commerciali, rendendo più intelligente tutto il sistema. In poche parole, una città intelligente, se associata al 5G e ad altre soluzioni di connettività e a una rete completamente integrata di data center, può aumentare in modo significativo la qualità della vita, la sicurezza pubblica e l’efficienza energetica, risparmiando risorse preziose e contribuendo a un domani migliore».

La promessa a lungo termine di questa visione della città intelligente offre una serie di servizi che si traducono in un circolo virtuoso che fornisce funzioni di analisi nuove e in continuo miglioramento che, a loro volta, migliorano i servizi, il benessere e il modo in cui facciamo affari, lavoriamo, riposiamo e ci divertiamo: automobili che diventano più sicure ogni volta che un veicolo si trova in una situazione che può insegnare alle altre auto come evitarla; luci e corsie riservate ai pendolari gestiti in tempo reale per massimizzare il flusso del traffico e ridurre al minimo l’inquinamento; risorse di elettricità, gas e acqua distribuite in modo più sostenibile, gestendo la loro generazione e distribuzione in base a conoscenze analitiche frutto dell’apprendimento automatico dell’utilizzo in tempo reale che rende possibile prevederne la domanda; operatori sanitari che possono interagire facilmente e più frequentemente con le persone, effettuare diagnosi precoci, assegnare i servizi in modo più efficiente e informare le comunità su eventuali focolai di malattia; transazioni veramente contactless e intelligenti, che vanno dall’acquisto di una tazza di caffè al rinnovo della patente di guida o altre interazioni con enti pubblici, che col tempo diventano più sicure e più frequenti.

La capacità di questi diversi sistemi di lavorare insieme richiederà un alto livello di intelligenza artificiale, potenziato dal monitoraggio delle condizioni e dalla manutenzione predittiva, per mantenere efficiente la connettività a livello di città. Costruire questo scenario sfida il mercato a trovare nuove soluzioni riguardo al dimensionamento, alla configurazione e all’operatività dei data center.

 














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