Eni ha lanciato due emissioni obbligazionarie perpetue subordinate ibride del valore nominale complessivo di 2 miliardi di euro. Le obbligazioni ibride, acquistate da investitori istituzionali, sono state collocate sul mercato degli Eurobond e hanno ricevuto ordini per più di 7 miliardi di euro, principalmente da Regno Unito, Francia, Germania e Italia.
Le caratteristiche principali delle due obbligazioni sono:
- Emissione perpetua subordinata ibrida dell’ammontare di 1 miliardo di euro con periodo di “non-call” di 6 anni, con un prezzo di re-offer del 100% e una cedola annua del 2,000% fino alla prima data di reset prevista l’11 maggio 2027 (l’”Obbligazione ibrida 6 anni Noncall”). A partire da tale data, qualora non sia avvenuto il rimborso anticipato entro la prima data di reset, che coincide con l’ultimo giorno di rimborso anticipato, l’Obbligazione ibrida 6 anni Non-call paga interessi annui pari al tasso Euro Mid Swap a cinque anni di riferimento incrementato di un margine iniziale di 220,4 punti base, incrementato di un ulteriore margine di 25 punti base a partire dall’11 maggio 2032 e di un successivo aumento di ulteriori 75 punti base a partire dall’11 maggio 2047
- Emissione perpetua subordinata ibrida dell’ammontare di 1 miliardo di euro con periodo di “non-call” di 9 anni, con un prezzo di re-offer del 99,607% e una cedola annua del 2,750%1 fino alla prima data di reset prevista l’11 maggio 2030 (l’”Obbligazione ibrida 9 1 Corrispondente ad un rendimento annuo del 2,800%. 2 anni Non-call”). A partire da tale data, qualora non sia avvenuto il rimborso anticipato entro la prima data di reset, che coincide con l’ultimo giorno di rimborso anticipato, l’Obbligazione ibrida 9 anni Non-call paga interessi annui pari al tasso Euro Mid Swap a cinque anni di riferimento incrementato di un margine iniziale di 277,1 punti base, incrementato di un ulteriore margine di 25 punti base a partire dall’11 maggio 2035 e di un successivo aumento di ulteriori 75 punti base a partire dall’11 maggio 2050.