3DExperience World: svelate le strategie per il futuro di Dassault Systèmes

di Piero Macrì ♦︎All'evento targato DS si è parlato della connessione di know-how e idee interne ed esterne alle aziende e delle versioni di SolidWorks dedicate a studenti e Maker. «Siamo nella condizione di assicurare digitalizzazione e virtualizzazione di un qualunque processo», afferma il ceo Bernard Charlès

L’immaginazione al potere. No, non siamo tornati nel ‘68. È l’implicito messaggio che arriva dall’ultima edizione dell’evento mondiale 3DExperience World di Dassault Systèmes, la multinazionale francese leader di mercato nelle soluzioni di progettazione 3D (SolidWorks e Catia) e Product Lifecycle Management. «La modalità di sviluppo tradizionale ha mostrato i suoi limiti. Non può più essere confinata alla singola tecnologia di progettazione. Si deve avere la possibilità di lavorare in una logica di piattaforma». È quanto afferma Bernard Charlès, ceo e vice presidente della società. Ecco quindi 3DExperience, l’ecosistema cloud che integra oggi tutte le risorse – di design ed engineering, di simulazione e di governance dei dati – che concorrono alla creazione di prodotti sempre più innovativi, connettendo know-how, competenze e idee originali interne ed esterne alle aziende. L’idea di fondo? Che solo una condivisone globale di idee ed esperienze può determinare un pensiero originale. È sulla base di questa filosofia che sono state quindi annunciate due iniziative che tendono ad allargare la comunità di questo hub digitale dello sviluppo prodotto: da una parte 3DExperience SolidWorks for Students, disponibile dal maggio prossimo a 60 dollari l’anno; dall’altra 3DExperience SolidWorks for Makers, dedicata a sviluppatori professionisti al prezzo di 99 dollari l’anno.

L’evento mondiale segna un vero e proprio spartiacque nel modello di business della multinazionale francese: “from product to platform”, dalla vendita di singoli prodotti all’erogazione di servizi associati a una piattaforma nella quale confluiscono e interagiscono tutte le soluzioni dell’ecosistema software DS (tra queste SolidWorks, Catia, Simulia, Enovia, Delmia) e i vari add-on che si sono aggiunti nel periodo più recente (3D Creator, 3D Sculptor, 3D Innovator).  «È un nuovo paradigma di sviluppo collaborativo che apre le strade all’innovazione», dice Gian Paolo Bassi, Ceo SolidWorks.







Come ripetuto più volte dal presidente Bernard Charles, è ormai fondamentale poter disporre di un cloud che permette in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo di accedere a tutte le risorse che abilitano lo sviluppo prodotto. La logica a silos viene quindi superata da un approccio collaborativo, condiviso ed esteso a tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, vendita e marketing dei prodotti. Una vera infosfera digitale dedicata all’intera catena del valore il cui obiettivo è rimuovere le barriere all’innovazione fornendo delle basi partecipative.

L’evoluzione di Dassault Systèmes

3DExperience diventa il luogo dove condividere la conoscenza al di fuori del perimetro aziendale, interagendo con una comunità globale poiché, questa è la convinzione di Dassault Systèmes, è dalla la partecipazione collaborativa che si può dare slancio all’immaginazione. Il che significa far convergere applicazioni, informazioni e persone in un’unica piattaforma; interagire con un unico cloud dove trovare tutto quello che serve per dare continuità al proprio business, promuovendo una connessione simultanea con tutti i colleghi, i clienti, ma anche fornitori, centri di ricerca e università. In sintesi, con la piattaforma di nuova generazione DS vuole dare libertà di creazione, agilità e resilienza per risolvere un qualsiasi problema legato alla progettazione e gestione di ciclo di vita del prodotto.

«Siamo nella condizione di assicurare digitalizzazione e virtualizzazione di un qualunque processo. Ed è quello che abbiamo dimostrato in quest’anno di esperienza covid, dice Charles. Un anno fa DS ha investito 6 miliardi di dollari per l’acquisizione di Medidata con l’intento di rivoluzionare il modo in cui si effettuano i test clinici. Ebbene, le loro soluzioni, basate oggi sulla nostra piattaforma, sono utilizzate da oltre il 60% delle società farmaceutiche. Di fatto, abbiamo messo a disposizione del settore delle bioscienze una piattaforma integrata per attività di ricerca e scoperta, sviluppo, test clinici, produzione e commercializzazione di nuove terapie e tecnologie per la salute».

La piattaforma cloud 3DExperience di Dassault Systèmes.
La piattaforma cloud 3DExperience di Dassault Systèmes integra oggi tutte le risorse – di design ed engineering, di simulazione e di governance dei dati – che concorrono alla creazione di prodotti sempre più innovativi, connettendo know-how, competenze e idee originali interne ed esterne alle aziende

«Come ha detto il mio amico Stephane Bancel, ceo di Moderna – aggiunge Charles – senza Medidata e il supporto di una piattaforma collaborativa come 3dExperience non si sarebbe mai potuto individuare il comportamento del virus in tempi così rapidi… Tutto questo insegna quanto sia importante essere connessi a livello globale. Lo stesso è avvenuto per riuscire a realizzare nuovi dispositivi medici per cure intensive: tempi di produzione in poche settimane». 3DExperience è quindi sinonimo di innovazione inclusiva: big data, simulazione, intelligenza artificiale sono le basi del nuovo rinascimento industriale e la piattaforma cloud, grazie al potere della condivisione, ne esalta le potenzialità.

Secondo Gian Paolo Bassi, «Quanto è avvenuto nel corso dell’ultimo anno ha aiutato le aziende a comprendere il valore della digitalizzazione, soprattutto per tutti coloro che non avevano ancora intrapreso una seria pianificazione e adeguati investimenti per adottare modalità innovative di fare business. Agilità e flessibilità sono le doti essenziali per confrontarsi con le discontinuità e difficoltà che stiamo incontrando. La tecnologia è il punto di partenza, ma non deve esser più limitata al singolo prodotto, deve essere contestualizza e armonizzata nel mondo in cui viviamo. E il cloud diventa il grande abilitatore».

Ripubblicazione dell’articolo del 10 febbraio 2021














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