2021 da record per gli investimenti internazionali in Francia. La sola Italia ha avviato 100 progetti nel Paese

La Francia rappresenta il 44% del totale degli investimenti italiani all’estero, in prima posizione, seguita dalla Gran Bretagna (11%) e dalla Germania (10%)

Gli investimenti esteri hanno permesso di creare o mantenere più di 45.000 posti di lavoro

Per la Francia il 2021 è stato un anno da record per quanto riguarda gli investimenti internazionali. In totale, sono stati avviati 1.607 nuovi progetti, registrando un incremento del 32% rispetto al precedente anno. Investimenti che hanno dato lavoro a più di 45.000 persone.

Secondo i dati foriti da Business France, l’Italia ha contribuito a questo record con quasi 100 nuovi progetti avviati nel 2021. I 96 nuovi progetti di investimento italiani in Francia hanno permesso di creare o conservare 1.830 posti di lavoro, con un numero di impieghi in forte crescita (+61%) rispetto all’anno precedente.







La Francia rappresenta il 44% del totale degli investimenti italiani all’estero, in prima posizione, seguita dalla Gran Bretagna (11%) e dalla Germania (10%). Le tre principali regioni francesi di destinazione degli investimenti italiani sono l’Ile-de-France (regione di Parigi che accoglie 1 progetto su 3), Auvergne-Rhône-Alpes (15%) e Provence-Alpes-Côte d’Azur (8%).

Degli investimenti italiani avviati in Francia nel 2021, i nuovi insediamenti rappresentano il 47%, così come i progetti di ampliamento di attività già esistenti (47%). Le acquisizioni di aziende francesi rappresentano invece il 6% dei progetti (sono raddoppiate le acquisizioni di società in difficoltà da parte delle aziende italiane, aumentando del 34% gli impieghi così salvaguardati in Francia).

Gli investimenti Industriali, in Ricerca & Sviluppo e Innovazione rappresentano circa il 45% degli investimenti italiani. Le imprese italiane hanno investito prevalentemente nella creazione e/o potenziamento di attività industriali (29% dei progetti), in altre attività legate alle sedi aziendali (28%) e in R&S, Ingegneria e Design (16%). Gli investitori italiani sono infatti all’origine del 10% del totale dei progetti di R&S avviati in Francia da aziende estere.

Per quanto riguarda la ripartizione settoriale degli investimenti italiani, nel 2021 si è investito prevalentemente nei seguenti settori: turismo, alberghiero e ristorazione (16%), automotive (15%), edilizia e costruzioni (15%), vetro, ceramica, lavorazione del legno e della carta (13%) e articoli per l’arredamento della casa (13%).

Due terzi degli investimenti esteri in Francia provengono dall’Europa. Nel 2021 si sono rafforzati gli investimenti provenienti da paesi europei. Tra i primi investitori esteri, troviamo la Germania con oltre 300 progetti, seguiti da Stati Uniti (247) e il Regno Unito (151). Gli Stati Uniti rimangono al 1° posto per quanto riguarda il numero di impieghi (10.118 contro 8.063 per la Germania e 4.202 per il Regno Unito). Una maggioranza assoluta dei progetti consiste in nuovi insediamenti (51% del totale dei progetti), a testimonianza della fiducia degli investitori esteri nel business environment e nelle prospettive economiche della Francia; seguono gli ampliamenti di attività già esistenti che rappresentano invece il 44% del totale e circa la metà dei posti di lavoro, principalmente riguardanti siti industriali. La Francia persegue con successo il proprio processo di reindustrializzazione dell’economia francese, in corso da diversi anni, con 460 nuovi progetti industriali avviati nel 2021, in aumento del 49% rispetto all’anno precedente, che hanno permesso di mantenere o creare 15.000 posti di lavoro.














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