Wago e Comoli Ferrari svelano sulle Alpi il nuovo morsetto di giunzione sostenibile

Wago, multinazionale tedesca a conduzione familiare e pioniera nell’ambito delle connessioni elettriche, e Comoli Ferrari, azienda novarese leader nel mercato nazionale dell’impiantistica elettrica e idrotermosanitaria, hanno accompagnato un gruppo di clienti selezionati in una due giorni all’insegna della sostenibilità e di un nuovo modo di interpretare lo sviluppo e l’impresa nel rispetto dell’ambiente, in concomitanza con il recente insediamento del nuovo general manager Wago Massimo Raggi. Per Wago e Comoli Ferrariè stata una grande occasione per rafforzare i rapporti professionali con i propri clienti e creare una proficua e solida attività di networking nella splendida cornice del QC Terme Monte Bianco, a pochi passi da Pré Saint Didier e dalle rinomate mete sciistiche di Courmayeur e la Thuile.

A dare il benvenuto agli ospiti presenti, Simona Montinaro, HR e administration manager, e Matteo Sterchele, responsabile commerciale distributori, per Wago e il team comunicazione e Marketing Comoli Ferrari che hanno presentato obiettivi e purpose delle rispettive aziende. Da tempo lavorano con forza per supportare la transizione energetica, attraverso scelte mirate sul tema della sostenibilità. L’obiettivo della partnership si fonda sull’intraprendere un percorso condiviso che preveda un approccio consapevole dell’ambiente, che sia smart e che mantenga sempre l’individuo e le sue esigenze al centro.







Massimo Raggi, nuovo general manager Wago: «Abbiamo scelto questa location per vivere e far vivere ai nostri clienti un’esperienza di sostenibilità, lontano dal rumore di fondo delle città, dei cantieri e degli uffici. In questi due giorni sono nate dal personale Wago, dai clienti e dai collaboratori di Comoli Ferrari nuove idee, nuove relazioni, su come intervenire concretamente per fare, ogni giorno, la propria parte a contrasto del cambiamento climatico, giocando, le aziende, su questa partita, un ruolo centrale. Ritengo che oggi adottare uno stile di vita green improntato alla sostenibilità, passi da ogni piccola azione, che sia un click di mouse, un prodotto nel carrello o un semplice morsetto. Perché o sei parte della soluzione, o sei parte del problema. Noi di Wago vogliamo essere parte attiva della soluzione».

Venerdì 17 novembre gli ospiti hanno potuto vivere un’esperienza unica e straordinaria: l’ascesa Skyway Monte Bianco, primo impianto a fune in Italia ad aver redatto un bilancio di sostenibilità certificato. La prima tappa è stata la stazione Pavillon The Mountain, con una vista a 180° sul Monte Bianco e sulla Val Veny. All’interno della sala verticale, si è svolto lo speech motivazionale dell’alpinista valdostano Hervé Barmasse che ha ripercorso la sua carriera, le sue avventure ed esperienze, proponendo anche immagini e video molto toccanti. È stata anche l’occasione per Wago di presentare il nuovo morsetto di giunzione Serie Wago 221 Green Range, realizzato con materiali più sostenibili pur mantenendo medesime caratteristiche e certificazioni della Serie 221 Original.

La seconda e ultima tappa è stata l’ascesa verso Punta Helbronner a 3.466 metri, punto più alto d’Italia visitabile nel cuore del Monte Bianco. Dopo aver visitato la stazione si è svolto il pranzo con pietanze bio e Km 0 al ristorante valdostano alpino presso il Pavillon.

«L’esperienza sul Monte Bianco» dichiara Margherita Ferrari, direttore comunicazione Comoli Ferrari «è stata un’occasione unica per condividere con i clienti un impegno comune con Wago: agire per costruire una cultura della sostenibilità. Agire, appunto, come parola chiave. Nelle azioni quotidiane ma anche nel modo di fare impresa. Non solo, è stata l’occasione per noi di ribadire l’importanza di dedicarci al cliente a 360 gradi: creando per lui opportunità di networking, di accrescimento delle competenze con l’approfondimento di tematiche sempre attuali, valorizzare il suo tempo con iniziative esclusive. Una comunione di intenti che abbiamo sentito forte con Wago e con la quale abbiamo scelto, per questo, di collaborare in questo progetto».

 














Articolo precedenteMicrosoft punta sulla cloud region italiana: in arrivo nuovi servizi per Pmi e PA
Articolo successivoIntralogistica: i segreti dell’approccio human centric di Scaglia Indeva alla produzione Lean






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui