Cessione di Vodafone Italia a Swisscom/Fastweb: il boccone più ghiotto è Vodafone Business. La parte consumer andrà poi a Iliad?

di Filippo Astone e Marco de’ Francesco ♦︎ L’annuncio delle trattative (8 miliardi cash sul piatto) tra il colosso telefonico britannico guidato da Margherita Della Valle e gli svizzeri che in Italia controllano la società guidata da Walter Renna ha spiazzato un po’ tutti. Il 5G consumer è un business a redditività bassa o nulla e in futuro potrebbe essere rimpiazzato dal satellite, con la Starlink di Elon Musk

Il closing dovrebbe verificarsi nel primo trimestre del 2025

Come andranno a finire le trattative tra Vodafone plc e Swisscom/Fastweb per l’acquisto di Vodafone Italia? Fino all’ultimo momento, come è consuetudine in questo tipo di deal, non c’è alcuna certezza. Tuttavia, per come sono messe le cose e per il tipo di annuncio congiunto che è stato fatto, possiamo dire che al 90% la cessione si farà.

La questione però ci offre l’opportunità di fare una serie di riflessioni non solo sulle telco ma soprattutto sul loro intersecarsi con il mondo delle industrie, i servizi ad alto valore aggiunto, l’ict, l’Industrial Internet of Thing e tutte le tecnologie abilitanti che rappresentano la ragion d’essere di Industria Italiana.







In questo momento, il boccone più succulento per Swisscom è Vodafone Business, che meglio valorizza gli enormi investimenti fatti in passato per il 5G e ha le prospettive future più interessanti. La parte consumer, invece, va sempre di più verso la commoditization, la restrizione dei margini e necessità di una gestione diversa, che tenga conto di queste caratteristiche. E non è escluso che dopo l’acquisizione, Swisscom possa cedere la parte consumer di Vodafone Italia ai francesi di Iliad (che ha una grande capacità di gestire con profitto telefonia di massa e low cost), che già si erano fatta avanti per comprare Vodafone Italia, con un’offerta giudicata però inadeguata perché prevedeva molta carta e poco cash (gli 8 miliardi proposti da Swisscom sono invece tutti cash).

Come vedremo meglio fra qualche riga, la divisione Vodafone Business in Italia ha stretto importanti partnership, ad esempio con Microsoft. Partnership sia per lo sviluppo comune con altre multinazionali di tecnologie fondamentali per le aziende come l’IoT e il Cloud, che per svolgere insieme ad altre società opere di grande valore economico

Margherita della Valle group ceo di Vodafome

Globalmente, nel terzo trimestre del 2023, il Gruppo Vodafone ha registrato una crescita organica dei ricavi dai servizi del 4,7%, raggiungendo un totale di 9,3 miliardi di euro. Tuttavia, le entrate totali sono scese del 2,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, attestandosi a 11,3 miliardi di euro. Sempre nel terzo trimestre, Vodafone Italia ha registrato una diminuzione tendenziale dei ricavi dai servizi del 1,3% (ma le previsioni erano di -1,5%). Ciò è stato causato principalmente dalla concorrenza intensa nel settore mobile (-4,8%), che ha portato a prezzi più bassi. Tuttavia, c’è stata una crescita positiva nelle revenue dai servizi di Vodafone Business, che sono aumentate del 7,5% raggiungendo quota 389 milioni, grazie alla forte domanda di connettività fissa e servizi digitali per le imprese. Insomma, Business e Consumer hanno risultati diversi nel Belpaese.

Le attività Consumer sono gravate dalle problematiche del ritorno dell’investimento in 5G. Solo nel 2018, Vodafone ha investito oltre 2,4 miliardi di euro nelle aste per il 5G. Il problema è che lato consumer il 5G non offre quei vantaggi pratici rispetto al 4G che siano determinanti nella scelta dell’utente; e d’altra parte non è previsto un costo premium all’altezza di questo cambiamento tecnologico. Il ceo Italia Aldo Bisio ha recentemente affermato sul punto che gli investimenti in 5G sono ad intensità di capitale crescente; pertanto, è essenziale avere una quota di mercato significativa, almeno del 30%, per garantire un ritorno sostenibile. Secondo Bisio, occorre una “in-country consolidation”, e cioè un consolidamento a livello nazionale. Attualmente, ci sono 40 operatori con oltre mezzo milione di clienti, ma complessivamente in Europa operano 97 operatori e 587 operatori virtuali. È per questo, secondo Bisio, il mercato è disordinato e poco profittevole. La questione dei ritorni del 5G non sembra riguardare solo Vodafone. Infatti nell’ultima edizione del report “2024 Telcos Value Creators” di Boston Consulting Group (Bcg) si accenna ai «ricavi stagnanti» e ai «rendimenti irregolari a seguito degli ingenti investimenti sul 5G».

Dall’analisi di Bcg, basata sul rendimento azionario totale negli ultimi cinque anni di 59 aziende pubbliche di tutto il mondo, si è peraltro scoperto che il 70% delle prime 20 aziende ha mantenuto la posizione che ricopriva negli anni precedenti. Tra il 2019 e il 2023, queste aziende hanno generato un valore totale di 719 miliardi di dollari, con i dividendi che rappresentano l’85% del valore complessivo. Le altre 18 aziende hanno invece perso complessivamente 147 miliardi di dollari. In generale, quindi, il settore ha generato un aumento netto del valore di 572 miliardi di dollari con un piccolo numero di società con grande capacità di influenza. Soprattutto da questo report emergono le difficoltà del settore. Negli ultimi cinque anni le Telco hanno visto un aumento del rendimento medio per gli azionisti (Tsr) al 6%. Tuttavia, per Bcg non è il caso di festeggiare: infatti il Tsr globale è stato del 13%: il settore delle telecomunicazioni ha avuto dunque risultati inferiori alla media, classificandosi al 31° su 33 settori monitorati.

Negli ultimi cinque anni le Telco hanno visto un aumento del rendimento medio per gli azionisti (Tsr) al 6%. Tuttavia, per Bcg non è il caso di festeggiare: infatti il Tsr globale è stato del 13%: il settore delle telecomunicazioni ha avuto dunque risultati inferiori alla media, classificandosi al 31° su 33 settori monitorati.

Sempre lato Consumer e sempre sulla scorta del report di Bcg, le telco faticano a implementare nuovi e dirompenti servizi «che favorirebbero – secondo Marc Vos, Managing Director e Senior Partner di Bcg – anche una più rapida migrazione dal rame alla fibra». È uno dei motivi per cui «il 40% delle telco europee non guadagna il costo del capitale». «Il vero boom» sembra riguardare il lato Business, dal momento che «può arrivare solo da un ulteriore salto nella digitalizzazione di altri settori economici».

In questo quadro, incombe sul mobile Consumer, come si accennava, la rete satellitare di Starlink, quella di Elon Musk. Nei prossimi anni evolverà, secondo Musk, nel 6G satellitare, che promette connessioni più veloci e affidabili, con maggiore capacità di trasferimento dati rispetto al 5G. Non è impossibile che questi sviluppi renderanno le infrastrutture mobile attualmente esistenti obsolete e prive di valore.

Vodafone Group e l’impegno nelle cessioni

Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia

L’anno scorso Vodafone Group ha orchestrato una serie di movimenti strategici per ottimizzare gli asset e le risorse. In primo luogo, ha ridotto la sua quota in Vantage Towers, società operante nel settore delle torri di telecomunicazioni, ricevendo un incentivo finanziario di 500 milioni di euro da parte di Kkr e Global Infrastructure Partners (Gip), importanti investitori nell’azienda. Parallelamente, ha concluso un accordo per la cessione della sua divisione ungherese, Vodafone Magyarorszag Zrt, alle aziende 4iG e Corvinus, con un valore di 1,7 miliardi di euro. In aggiunta, ha completato la cessione della sua partecipazione del 70% in Vodafone Ghana al Telecel Group. Infine, ha ceduto l’intero pacchetto azionario di Vodafone Spagna a Zegona Communications, con un affare complessivamente stimato intorno ai 5 miliardi di euro.

la situazione in Spagna, d’altra parte, è sempre stata fonte di preoccupazione per Vodafone negli ultimi anni. I ricavi per la seconda metà del 2023 hanno subito un calo del 7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1,9 miliardi di euro. La perdita di clienti e la pressione competitiva sui prezzi hanno contribuito a creare un contesto difficile per l’azienda in questo mercato.

Vodafone Business: un tesoretto che varrò sempre di più

Vodafone Business ha recentemente ottenuto importanti incarichi che evidenziano la sua leadership nel settore. In seguito a una gara organizzata da Infratel, l’azienda è stata affidata della responsabilità di due vaste aree geografiche per fornire connessioni in banda larga a oltre 12.000 strutture sanitarie sparse in diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia.

Parallelamente, Vodafone Business continua a giocare un ruolo attivo nel piano Voucher, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico (ora Mimit), che mira ad accelerare la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Attraverso questo programma, le microimprese e le Pmi possono beneficiare di bonus fino a 2.500 euro per sottoscrivere contratti di connettività con velocità di download superiori a 1 Gbps.

Inoltre, nel corso del terzo trimestre, Vodafone Business ha stretto importanti accordi con Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. Questi accordi comprendono la fornitura di servizi di gestione e manutenzione del parco tecnologico degli enti pubblici, nonché servizi di sicurezza informatica attraverso l’accordo ‘Sicurezza on Premise’, insieme a servizi professionali per agevolare la migrazione verso il Cloud.

È interessante notare che già nel maggio del 2022, il raggruppamento formato da Rti Vodafone ed Enterprise Services Italia, una società del Gruppo Dxc – Itd Solutions, ha siglato un accordo con Consip per fornire servizi simili, con un valore di 585 milioni di euro. Successivamente, a luglio dello stesso anno, il gruppo composto da Rti, Kyndryl, Lutech e Vodafone ha ottenuto un altro importante contratto con Consip per fornire servizi professionali per la migrazione nel cloud, del valore massimo di 45 milioni di euro.

L’insieme di questi accordi conferma il ruolo di primo piano di Vodafone Business nel panorama delle telecomunicazioni e dei servizi digitali in Italia, con alcuni osservatori che stimano il valore complessivo degli accordi firmati dalla società o in collaborazione con altre aziende superiore al miliardo di euro.

Vodafone Business: la digitalizzazione guidata dal 5G è una potente leva per la crescita delle aziende in Europa, e quindi in Italia

Di recente Vodafone ha pubblicato il rapporto “Why Telecoms Matters“. Si evidenzia come la digitalizzazione guidata dalla tecnologia 5G possa rappresentare un’opportunità significativa per stimolare l’innovazione, aumentare l’efficienza industriale e migliorare i servizi pubblici, con un valore stimato di mille miliardi di euro. Tuttavia, si sottolinea che l’Europa è ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi digitali e si sta aprendo un divario di connettività rispetto ad altri Paesi, il che potrebbe mettere a rischio la competitività economica e l’economia dell’UE. Il rapporto esamina anche l’impatto della digitalizzazione su settori chiave come l’industria, la sanità, l’agricoltura e l’ambiente, evidenziando i benefici potenziali, ma anche le sfide legate alla mancanza di competenze digitali e all’adozione tecnologica nelle piccole e medie imprese. Si suggerisce che investire nella digitalizzazione potrebbe essere cruciale per il successo futuro delle PMI e della competitività europea.

Vodafone Business: la partnership strategica con Microsoft

La collaborazione fra Microsoft e Vodafone si concentra sul Cloud e sulla connettività, due elementi cruciali per la trasformazione digitale delle aziende.

Nel 2022 Vodafone Business e Microsoft hanno annunciato una partnership importante per aiutare le imprese italiane a digitalizzarsi in modo più veloce e efficace. L’obiettivo è aiutare queste imprese a affrontare le sfide globali e a crescere in modo sostenibile. Questa collaborazione si concentra sul Cloud e sulla connettività, due elementi cruciali per la trasformazione digitale delle aziende. Vodafone Business e Microsoft investiranno insieme in formazione, marketing e sviluppo per offrire soluzioni integrate alle imprese italiane. Queste soluzioni includeranno i servizi cloud di Microsoft Azure e connettività avanzata, che renderanno più facile per le aziende migrare verso il Cloud.

Vodafone Consumer: i risultati (almeno per ora) non del tutto soddisfacenti dell’investimento in 5G

Si accennava al possente investimento di Vodafone per le frequenze sul 5G. Si diceva che il problema è che il servizio 5G nel mercato consumer non ha un prezzo premium (rispetto al 4G e in paragone con altri Paesi) in linea con il salto tecnologico; e che apparentemente offre funzionalità, come la grande velocità di trasmissione dei dati, che non sono essenziali per la maggior parte delle persone. Anche con il 4G, è possibile effettuare attività come l’invio di email pesanti e lo streaming di film su piattaforme come Prime e Netflix.

Anche se il 5G consente di connettere un numero molto maggiore di dispositivi per antenna, comprese telecamere e contatori intelligenti, non c’è una forte domanda per nuove Sim, poiché i consumatori attuali sono soddisfatti dalle attuali tecnologie e i benefici della smart city sono ancora lontani. Finora, il progresso verso una città intelligente è limitato e l’Internet delle cose per l’uso urbano non è ancora molto diffuso.

Così, le società di telecomunicazioni hanno investito nella modernizzazione delle loro infrastrutture senza ottenere un ritorno significativo e ora si trovano a dover offrire il servizio 5G gratuitamente per non perdere completamente sull’investimento. In sostanza, Vodafone ha speso una grande somma senza ottenere benefici tangibili in cambio.

Vodafone Consumer: Starlink affosserà del tutto il 5G?

Starlink è una rete di satelliti in orbita intorno alla Terra che fornisce connettività Internet ad alta velocità e bassa latenza in aree remote o scarsamente servite da infrastrutture terrestri tradizionali. La gestisce SpaceX, azienda di Elon Musk

Si accennava a Starlink, una rete di satelliti in orbita intorno alla Terra che fornisce connettività Internet ad alta velocità e bassa latenza in aree remote o scarsamente servite da infrastrutture terrestri tradizionali. Gestita dalla società SpaceX (sempre di Elon Musk) Starlink utilizza una costellazione in rapida espansione di piccoli satelliti in orbita bassa per inviare segnali Internet direttamente agli utenti sulla Terra. Questo sistema mira a colmare il divario digitale, consentendo a persone in aree rurali o remote di accedere a Internet ad alte prestazioni, consentendo loro di navigare sul web, utilizzare applicazioni online e comunicare tramite videoconferenza con una connessione affidabile e veloce.

Elon Musk si è spesso riferito ad una evoluzione di Starlink, riferendosi al citato 6G satellitare. Questo, come si accennava, promette connettività estremamente veloce e affidabile, con capacità di trasmissione dati molto superiori rispetto al 5G. Utilizzerà tecnologie avanzate come l’elaborazione quantistica, il machine learning e l’intelligenza artificiale per ottimizzare le prestazioni e ridurre i ritardi di comunicazione.

Elon Musk si è spesso riferito ad una evoluzione di Starlink, riferendosi al citato 6G satellitare. Questo, come si accennava, promette connettività estremamente veloce e affidabile, con capacità di trasmissione dati molto superiori rispetto al 5G.

I satelliti 6G saranno progettati per fornire copertura globale e servizi di comunicazione ad alta velocità anche in Amazzonia o al Polo Sud. Quando parliamo di copertura globale, dobbiamo tenere presente questo: oggi le telecomunicazioni avvengono, via terra, di ripetitore in ripetitore; e sott’acqua di mari e oceani tramite cavi. Dunque, quando si telefona negli Usa, ci sono vari passaggi. Tutto questo viene saltato con il satellitare: i satelliti parlano tra di loro. E non si rischia il fatto che da qualche parte del mondo, tipo lo Yemen, qualcuno tagli i cavi. Si prevede che il 6G abbia un impatto significativo su settori come la telemedicina, l’Internet delle cose, l’industria automobilistica autonoma e la realtà aumentata, aprendo la strada a nuove applicazioni e possibilità innovative.

Attualmente, lato consumer e per la connessione non mobile, solo la fibra garantisce prestazioni paragonabili. Ma nonostante il 50% delle case sia stato raggiunto da questa tecnologia, gli abbonati sono solo 2,5 milioni.

Quanto ai costi, la vecchia tecnologia satellitare utilizzava una banda dedicata. il mercato era ristretto alle piattaforme petrolifere o poco più. Ora con Starlink i costi sono minori. Ora l’antenna sul tetto costa 20 euro al mese.














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