Utility: il modello Gentailers 2.0 è la chiave per rimanere competitivi nei prossimi anni. L’analisi di Bain

«Gli operatori con una quota maggiore di produzione di elettricità green hanno generato anche una maggiore redditività, mettendo a segno un +20-30% rispetto agli altri», ha dichiarato Roberto Prioreschi, semea regional managing partner dell'azienda

Negli ultimi tre anni, il mercato dell’energia ha sperimentato un contesto di estrema volatilità e incertezza: basti pensare che i prezzi dell’energia, dopo essersi contratti del 40% all’inizio della pandemia, sono poi triplicati tra il 2021 e il 2022, a causa dell’incertezza geopolitica. Bain & Company ha analizzato le performance operative e finanziarie di oltre 10 utility dell’Europa mediterranea nel periodo 2020-2022. La nuova analisi mette in evidenza come, in questo nuovo scenario – caratterizzato da segnali di normalizzazione, alternati a momenti di rinnovata instabilità – alcune utility abbiano superato con successo le complessità legate alla situazione. In altri casi, invece, il contesto ha messo in luce importanti elementi di debolezza nei modelli di business.

Roberto Prioreschi, semea regional managing partner di Bain & Company

«Era fondamentale comprendere gli elementi di differenziazione tra le diverse performance degli operatori in questo periodo storico. Dal nostro studio emerge una forte correlazione tra il livello di integrazione fisica e contrattuale – rappresentato dalla copertura delle vendite finali al dettaglio con generazione fisica propria o schemi a lungo termine – e la resilienza economica negli ultimi tre anni: i top performer hanno mostrato risultati più stabili rispetto alla media, con una variabilità inferiore di circa il 20%. Non solo: la diversificazione in ottica Esg è centrale in momenti come questi. Infatti, gli operatori con una quota maggiore di produzione di elettricità green, hanno generato anche una maggiore redditività, mettendo a segno un +20-30% rispetto agli altri», spiega Roberto Prioreschi, semea regional managing partner di Bain & Company.







In uno scenario complesso come quello attuale – e che sarà sempre più difficilmente prevedibile – esistono una serie di azioni concrete, necessarie per sostenere la strategia integrata e sbloccare le potenzialità degli operatori energetici. In particolare, quattro sono le azioni più urgenti individuate da Bain & Company:

  • Sviluppare una strategia commerciale efficace. I clienti stanno cambiando e grazie all’elettrificazione emergeranno nuove opportunità e fonti di valore. È essenziale saperle cogliere, utilizzando una segmentazione dinamica ed evoluta della base clienti per soddisfarne le esigenze.
  • Ripensare il mix di asset fisici e integrazione contrattuale. Questo per ottenere il miglior mix strategico di sourcing sui diversi assi (generazione centralizzata e distribuita, Ppa a lungo termine e nuovi servizi di flessibilità) per massimizzare il valore del portafoglio, rispondendo al contempo ai requisiti di flessibilità.
  • Sviluppare strumenti di advanced analytics all’avanguardia, basati su machine learning ed intelligenza artificiale. Previsioni sofisticate, accurate e frequenti, sia della domanda futura dei clienti sia della produzione ottimale, sono essenziali per ottimizzare la strategia di copertura dei portafogli energetici integrati.
  • Sviluppare un modello di governance integrato, supportato da un efficace monitoraggio. Comunicazione e coordinamento efficaci tra le unità di generazione e retail, ottenibili attraverso incontri costanti finalizzati alla definizione di una strategia integrata ottimale, basandosi anche su un reporting dei Kpi chiave per monitorare l’efficacia delle azioni in essere
Rosangela Pacifico, partner di Bain & Company

«Per la previsione della domanda retail, ad esempio, è fondamentale l’adozione di algoritmi di machine learning che sfruttino i big data storici dei clienti e li sappiano incrociare con parametri chiave di incertezza, come le temperature e i livelli di prezzo del mercato. Adottare questi modelli vuol dire ridurre l’errore fino al di sotto del 5% – più che dimezzandolo rispetto ai modelli tradizionali – e contenere fortemente il rischio volume del portafoglio» afferma Rosangela Pacifico, partner di Bain & Company.

Alessandro Cadei, responsabile Emea della practice energy & utilities di Bain & Company

«Pur vivendo oggi una prospettiva energetica con prezzi più bassi rispetto ai picchi del 2022, persisteranno elementi di incertezza e instabilità. Per questo motivo, le utility europee devono essere pronte ad affrontare le sfide che emergeranno, che da un lato pongono rischi, ma dall’altro offrono opportunità per migliorare i processi aziendali e operativi, spostandosi verso il modello Gentailers 2.0 – una combinazione fra produttore di elettricità ed un retailer – fondamentale per rimanere competitivi nei prossimi anni», conclude Alessandro Cadei, responsabile Emea della practice energy & utilities di Bain & Company.














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