Un Vero Project per il software industriale

di Marco Scotti ♦︎ Storia, obiettivi e avventure di un piccolo specialista di erp, cad, cam e...

«Se in questi anni abbiamo raddoppiato il fatturato anno dopo anno, siamo preoccupati per il 2020 perché non possiamo non notare segnali pericolosi: la fiducia delle imprese manifatturiere in Italia e Germania tornata sotto la soglia fisiologica di 50, il pasticcio sugli incentivi e la guerra dei dazi sono tutti segnali che non piacciono al nostro cliente tipo, pmi della meccanica di precisione». Roberto Clauser, presidente di Vero Project, azienda lombarda nata nel 2014, specializzata in software Erp e soluzioni Cad/Cam, non nasconde la preoccupazione per alcuni segnali allarmanti che continuano a mostrarsi. Eppure Vero Project avrebbe tutti gli ingredienti per guardare al futuro con tranquillità: un migliaio di partner, un fatturato (previsto) superiore ai 4 milioni di euro per il 2019, un organico in crescita arrivato a 16 dipendenti, soluzioni sia nell’ambito software sia per quanto concerne la consulenza e la formazione. Ma per il 2020 le previsioni non sono particolarmente rassicuranti.

 







La crisi della manifattura

Il cliente tipo di Vero Project è una pmi appartenente al comparto della meccanica di precisione in grado di investire dai 200mila al milione di euro. Con queste premesse è chiaro che, seppur non tutti i partner dell’azienda fondata da Clauser siano operanti nel campo dell’automotive, è normale pensare che le preoccupazioni permangano. «Per effetto del cambiamento della legge sugli incentivi – prosegue il presidente di Vero Project – non abbiamo avuto grandi scossoni. Diverso invece è il discorso se si prendono in esame altri segnali macroeconomici come il rallentamento dell’indice della manifattura tedesca, un problema che comporta, a sua volta, un calo degli ordinativi per molti nostri clienti. Questi ultimi infatti scelgono di frenare sull’acquisto di macchinari e, di conseguenza, anche sull’acquisto di nuovi software. E noi stiamo iniziando ad avere qualche sentore di contrazioni, seppur molto meno rispetto a chi lavora nel settore delle macchine utensili. Perché è vero che ha frenato l’automotive, ma non lo hanno fatto, ad esempio, l’aeronautica o il biomedicale.

Da sinistra a destra: i fondatori di Vero Project Antonio Perini e Roberto Clauser

Vero è anche che gli ordini di grandezza della spesa sono diversi se si prende in esame un macchinario o un applicativo. Ma ci sono delle variabili che sono difficili da prevedere: ad esempio, ancora non sappiamo dove il Governo metterà le risorse il prossimo anno. Gli incentivi per industria 4.0 dovrebbero proseguire, ma non abbiamo ancora dati certi, mentre il rallentamento del manifatturiero è un elemento incontrovertibile. Siamo ampiamente sotto il 50 sia per quanto concerne l’Italia (47) sia per quel che riguarda la Germania (41). Non ci aspettiamo un blocco degli investimenti, per carità. Ma sicuramente una contrazione dei volumi di vendita e una riduzione nella meccanica di precisione».

Quick monitor di Vero Project

Il peso della formazione

Come detto, Vero Project ha raddoppiato il fatturato negli ultimi cinque anni, chiudendo lo scorso bilancio a 3,75 milioni di euro e con previsioni di superare i 4 milioni per il 2019. Un migliaio di clienti in totale, divisi tra Cad/Cam (700 in totale) e Erp (poco più di 200), con esigenze diverse e soprattutto cui viene dedicato un modello di business differente per raggiungere il fatturato.

«Sui macchinari nuovi – ci spiega Clauser – esiste l’incentivo di iperammortamento che consente al cliente di risparmiare una bella cifra. Per questo vediamo solitamente che la parte maggiormente interessante per noi è la realizzazione di soluzioni software ex novo tramite Plc, mentre la parte di retro-fitting rappresenta meno del 30% del nostro impegno totale. La nostra clientela, inoltre, continua a scegliere il Cad/Cam come metodica di elezione, e continuerà a farlo, nonostante il proliferare di soluzioni di additive manufcaturing che però sono ancora troppo avveniristiche e costose per loro. Una parte importante della nostra clientela, inoltre, non può proprio usare la prototipazione in 3D perché realizza stampi per paraurti che non possono essere assemblati in questo modo. Il settore del Cad/Cam è cresciuto e continua a vivere di una forte spinta del mercato. Certo, è una tecnologia matura, non siamo più negli anni ’90 quando ogni poco uscivano soluzioni nuove. Oggi ci sono software stabili e consolidati. Quello che è per noi particolarmente interessante, invece, è il peso specifico della formazione. Per quanto concerne la prototipazione, infatti, sul totale della commessa le skill che noi forniamo al cliente valgono meno del 30% del totale. Se invece andiamo sull’Erp, allora le cose cambiano profondamente e il rapporto si ribalta. Tant’è che nel nostro organico abbiamo quattro persone che si occupano della formazione software per le soluzioni Cad/Cam che forniamo a oltre 700 aziende, mentre sei persone svolgono questa funzione per l’Erp, che viene dato a poco più di 200 partner».

Schermata software Erp Vero Project

Vero Project: come nasce e dove vuole arrivare?

Vero Project nasce il 1° gennaio 2012 dalle trasformazione di Vera Italia, una società con esperienza più che ventennale guidata attiva nella meccanica di precisione creata da Antonio Perini e Roberto Clauser. Nei primi anni di attività la società era focalizzata sulle soluzioni Cad/Cam. A partire dal 2014, con l’inserimento nel portfolio prodotti di Workplan, l’Erp per la gestione della produzione e la successiva creazione del software QuickMonitor, l’offerta dei prodotti si allarga alla parte gestionale dell’azienda. La qualità del servizio e dei prodotti offerti hanno generato un’importante crescita portando Vero Project a diventare leader nelle soluzioni per l’industria 4.0 nel settore della meccanica di precisione. Ad ottobre 2018 la società diventa Vero Project SpA.

Il mercato di riferimento è rappresentato dalle aziende meccaniche di precisione che lavorano su commessa o su piccole serie e i produttori di stampi di tutte le tipologie: per iniezione di materie plastiche, per lamiera, progressivi, per imbutitura o per pressofusione. Per quanto concerne le soluzioni Erp, queste vengono fornite per la gestione della produzione, interconnessione ai controlli numerici delle macchine utensili con una soluzione software che soddisfa completamente le normative per l’industria 4.0. Dal 2015, infine, si aggiunge una terza “gamba” all’offerta di Vero Project: la creazione di software in house per Cnc dei principali brand, da Siemens a Fanuc, da Selca a Mitsubishi.

Antonio Perini e Roberto Clauser ritirano il premio Migliore rivenditore di WorkPlan 2018

Le soluzioni di Vero Project Cad/Cam

La principale soluzione per il Cad/Cam è Isi, un sistema basato su Pc per la progettazione e produzione, dedicata all’industria degli stampi. Offre infatti una combinazione di soluzioni che integra, in un unico ambiente, wireframe con modellazione di superfici e solidi, lavorazioni 2, 3 e 5 assi e routine dedicate per l’alta velocità. Applicazioni specifiche per l’industria quali la progettazione di stampi plastica ad iniezione, l’analisi dei flussi e la progettazione di stampi progressivi con spiegatura passo-passo forniscono allo stampista strumenti tecnologicamente avanzati con un incremento dei livelli di qualità e produttività.

La nuova offerta Erp

Per quanto riguarda la parte relativa ai software gestionali, Vero Project ha sviluppato Workplan, un programma realizzato appositamente per le aziende meccaniche che lavorano su commessa o su piccoli lotti. È in grado di gestire tutto il processo produttivo dalla preventivazione alla produzione, tenendo sotto controllo i costi, i tempi di realizzazione, la disponibilità dei materiali (magazzino), di raccogliere le ore in officina e in ufficio tecnico.

Il programma WorkPlan di Vero Project

 

Altri progetti

«A fianco di queste due attività – conclude Clauser – dal 2015 abbiamo iniziato la produzione di software internamente, un pacchetto complementare alla nostra offerta tradizionale. Si tratta di Quickomonitor, un applicativo in grado di leggere i dati del controllo numerico della macchina utensile per Industria 4.0. Abbiamo iniziato a chiedere ai principali player, da Fanuc a Siemens, che ci fornissero i dati di funzione. Abbiamo creato un team di controllo, composto da tre persone, in grado di leggere i dati di funzione da 20 Cnc diversi degli ultimi 5-6 anni».














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