Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Edge, Fog e Cloud Computing lo spiega Bosch Rexroth

Marino Crippa* dal blog expertise.boschrexroth.it/ racconta le caratteristiche dei tre diversi “layer”,  partendo da una loro preliminare definizione

Il valore dei dati è funzione della loro disponibilità e fruibilità. Per questo motivo è necessario implementare un’architettura adatta:

  • Edge layer: è lo strato di macchina dove avvengono le elaborazioni in tempo reale su controllori o PC industriali.
  • Fog layer: è lo strato della rete locale dove è possibile implementare dei micro data center
  • Cloud layer: è lo strato dei big data, delle logiche di business degli analytics

Pensare ad una struttura a strati aiuta perché ognuno di essi è costruito sulle caratteristiche e capacità di elaborazione del precedente ed ognuno fornisce intelligenza relativa alla sua sorgente di dati: la macchina, la linea di produzione, la fabbrica.







Edge computing in pratica

È il primo scalino verso il cloud. Attraverso l’Edge computing si gestiscono i dati e la loro elaborazione in prossimità della singola macchina, normalmente su rete locale. I dati arrivano normalmente dai controllori di macchina, da smart device con i quali si sovraintende la manutenzione.

Questi dati possono essere utilizzati localmente per il monitoraggio delle variabili in tempo reale e per la gestione di processo dove la latenza diventa un fattore critico. Il prezzo da pagare è però quello della ridotta capacità di memorizzazione ed analisi che deve esser demandato agli altri livelli dell’architettura IT.

 

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Marino Crippa* è Head of Digital Factory di Bosch Rexroth














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