Toshiba lancia un consorzio dedicato all’IoT

La multinazionale giapponese ha l’ambizione, con ifLink Open Community, di integrare 100 aziende giapponesi, di tutte le industrie, per stimolare la co-innovazione negli oggetti connessi

L’IoT non piace al Giappone. Secondo un white paper pubblicato dal governo giapponese, il 90% delle aziende non ha risorse umane in grado di integrare oggetti collegati alla propria attività. Un paradosso per un Paese ad alto tasso di tecnologia. Per invertire la rotta Toshiba ha annunciato martedì scorso la creazione di un consorzio dedicato a questo tema, con l’obiettivo di raccogliere “altre 100 aziende di tutti i settori” in un processo di co-creazione.

Il consorzio si chiamerà ifLink Open Community e dovrebbe trovare la sua formalizzazione entro la fine dell’anno, per prendere il via nell’aprile 2020.







 

Un nucleo di nove aziende in partenza

Secondo le intenzioni, il consorzio riunirà attori accademici e industriali. Il suo obiettivo, secondo Toshiba, sarà quello di “creare un ambiente che consenta agli utenti di creare valore autonomamente combinando vari moduli così che le aziende possano godere di nuove opportunità commerciali”.

Nove aziende hanno già mostrato interesse. Compresi gli operatori di telecomunicazioni Softbank e KDDI – tramite il  fornitore di accesso specializzato Soracom – che potrebbero rapidamente diventare collegamenti cruciali nella catena a beneficio di produttori di apparecchiature come Alps Alpine e Kyocera o fornitori di servizi come Tokyo Gas. Attraverso il consorzio, questi diversi attori avranno scambi facilitati grazie a una piattaforma che permetterà loro di lavorare insieme per collegare diversi oggetti connessi o servizi online.

ifLink Open Community “svilupperà prototipi in uno o due giorni, combinando i prodotti di altre società”. Così da accelerare l’immissione sul mercato. Verrà anche utilizzato un sito Web dedicato per esporre i vari articoli sviluppati dai membri del consorzio. Per aderire a quest’ultimo, le aziende dovranno pagare una quota di iscrizione – tra 30mila e 3,6 milioni di yen (250 e 30mila euro) – a seconda delle loro dimensioni.














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