TOP500+2019 MONZA E BRIANZA. L’innovazione non può attendere

Una priorità, dunque, per le aziende del territorio. Intervistate da PwC credono nell'innovazione come leva di crescita dei ricavi e della quota di mercato, come spinta a migliorare l’efficienza e l'efficacia della gestione operativa, infine, ad anticipazione della concorrenza

Per le aziende di Monza e Brianza, protagoniste del Top500+ 2019, l’innovazione rappresenta una priorità assoluta per affrontare il futuro. PwC ha condotto una ricerca – su un panel di 150 aziende all’interno delle 800 incluse nella speciale indagine condotta dal Centro studi di Assolombarda e presentata ieri alla Villa Reale di Monza – dalla quale emergono le motivazioni e le prassi per perseguire l’innovazione.

“Dall’analisi dei risultati del Top500+ di Monza e Brianza – ha commentato Francesco Ferrara, Partner Assurance di PwC Italia – emerge la resilienza delle aziende del territorio che hanno continuano a crescere anche nel 2018 in un contesto di mercato complesso e volatile. È un trend confermato dai dati che abbiamo raccolto attraverso l’iniziativa dei Top500 che quest’anno coinvolge 20 città in tutta Italia, a conferma della nostra vicinanza al tessuto economico italiano. Oggi sul mercato è indispensabile saper innovare processi e prodotti e avviare programmi di formazione e upskilling delle persone. L’acquisizione di nuove competenze, in particolare nell’ambito digital, sta diventando imprescindibile come fattore abilitante all’innovazione e alla crescita di know-how, ricavi e margini.”  







Le aziende hanno confermato che le prime tre ragioni per innovare sono legate: alla crescita dei ricavi e della quota di mercato, al miglioramento dell’efficienza ed efficacia della gestione operativa e alla anticipazione della concorrenza.

 

Non c’è innovazione senza formazione

Quando si parla di innovazione, le risposte più frequenti offerte dalle aziende della Top500+ 2019 alla survey di PwC sono nell’ordine: formazione continua, capacità di identificare persone che possano dedicarsi ai progetti di innovazione, e, a seguire, risorse finanziarie adeguate e un approccio all’innovazione e alla relativa progettualità strutturato e organizzato.

Dunque gli imprenditori di Monza e Brianza sono allineati ai loro colleghi di tutto il mondo. Infatti la Global Ceo Survey 2019 di PwC ha collocato al primo posto proprio la formazione come elemento chiave per un’innovazione di successo.

 

L’open innovazion piace alle Top 500

Per le top, intervistate da PwC circa l’adozione dell’open innovation, due terzi delle aziende hanno confermato l’importanza di aprire l’innovazione a terzi soggetti. Con i clienti come partner privilegiato, seguiti da fornitori e da altre aziende operanti nello stesso settore. La collaborazione, dice il campione, a valle e a monte del processo produttivo è utile per innovare meglio.

 

Barriere interne

Le barriere all’innovazione non sono solo esterne. In azienda sono diversi gli ostacoli che il panel di aziende interpellato ha fornito delineando uno scenario molto disomogeneo.
In particolare le barriere legate alla cultura aziendale, alla carenza di risorse e al rischio di minare la proprietà intellettuale dividono il campione interpellato in due squadre opposte. Ma la gran parte del campione converge quando indica due difficoltà: identificare partner con i quali sviluppare innovazioni in modo congiunto e misurare in corso d’opera il valore creato dall’innovazione.

 














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