Luisa Todini: «Caro Draghi togliamo la parola resilienza dal Pnrr»

La presidente della holding Todini Finanziaria ha sottolineato l’urgenza di utilizzare nuove tecnologie per sopperire alle perdite del passato e minimizzare l’impatto ambientale

Il premier Mario Draghi

 «Da oltre 30 anni diamo borse di studio intitolate a mio padre. E come ogni anno, una parte della vendemmia cerchiamo di condividerla con alcuni di questi studenti. Quando arrivano tra i filari armati di forbici, si bagnano, si sporcano. Sono ragazzi che studiano con tutte le tecnologie del previsto, ma il contatto con la natura è bellissimo». Comincia con le parole di Luisa Todini, imprenditrice e presidente della holding Todini Finanziaria, l’incontro organizzato dall’Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia in collaborazione con Value Target, dal titolo L’era dell’Agrifood 4.0: sostenibilità e digitalizzazione.

L’evento ha visto tra gli ospiti Francesco Raimondi, CEO di Value Target; e Federico Sannella, direttore delle Relazioni Esterne di Birra Peroni.







La presidente della holding Todini Finanziaria ha sottolineato l’urgenza di utilizzare nuove tecnologie per sopperire alle perdite del passato: «Nel giro di una generazione abbiamo perso circa il 28% delle terre coltivabili, e qui l’intelligenza artificiale e tutto quello che è l’agricoltura 4.0, ci può sicuramente aiutare ad usare al meglio quelle che sono rimaste coltivabili e a sfruttare al meglio quelli che in qualche modo abbiamo perduto», ha sostenuto Todini.

In merito al Piano nazionale di ripresa e resilienza, Luisa Todini ha lanciato “un appello” al premier Mario Draghi: «presidente Draghi, rimanga con noi tutta la vita, ma togliamo la resilienza».

Toccando il tema della sostenibilità, ha posto l’attenzione su tecnologie, vecchie e nuove, per minimizzare l’impatto ambientale: «Per la prima volta ho sentito parlare di idroponico tanti anni fa in Africa, oppure quando ho avuto la fortuna di andare alle Maldive. Oggi è un tema fortemente presente anche in culture come le nostre, per l’utilizzo migliore delle acque», ha spiegato. Mentre con Green Arrow Sgr «abbiamo creato e lanciato circa un anno fa E-Gap, che la colonnina mobile. Quindi non una colonnina fissa di ricarica elettrica che ricarica con energia totalmente green – che prendiamo dal solare, nei campi agricoli, sui tetti dei capannoni e dal biometano – che portiamo a domicilio».

Si è parlato molto di sostenibilità e innovazione nell’ambito agricolo, ma niente di ciò sarebbe possibile senza le risorse necessarie alle aziende, piccole medie e grandi, per crescere e investire nel futuro. Fare debito è necessario ma, come sottolinea Todini «il credito di imposta è lo strumento effettivo per dare il cash ai piccoli imprenditori. Quindi c’è debito e debito. Il fondo perduto per un periodo di tempo pesa sulle tasche dell’imprenditore stesso, e non tutti se lo possono permettere». 

Infine, rivolgendosi sia allo Stato, sia ai suoi colleghi imprenditori, ha sostenuto: «Dobbiamo essere pronti a essere trasparenti. Quindi, fiscalità di vantaggio, diminuiamo sempre di più quelle che sono le tasse sul lavoro, cerchiamo di non parlare di licenziamenti – e questo sarà l’autunno caldo, perché noi imprenditori nasciamo per assumere, non per licenziare, però permetteteci di tenere in vita le nostre imprese. Anche noi imprenditori dobbiamo fare la nostra parte, utilizzando al meglio questi strumenti senza fare i furbi».














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