Enel triplicherà la produzione energetica da rinnovabili: 149 GW entro il 2030

L'azienda si impegna anche a raggiungere i 20 THh di stoccaggio in batteria e 20 GW di demand response. Per il 2030 prevista una rete di 4 milioni di punti di ricarica

Francesco Starace, ceo di Enel, L'idrogeno è uno dei principali ambiti di investimento della società energetica

In occasione dell’UN High-level Dialogue on Energy,  il primo incontro Onu a livello di vertice in oltre 40 anni esclusivamente dedicato al tema energetico, è intervenuto anche Francesco Starace, ad di Enel, che ha parlato delle soluzioni esistenti per accelerare la transizione energetica, grazie soprattutto a tecnologie basate sull’elettricità carbon-free.

«Per Enel è un onore contribuire a questo dibattito di alto livello sul modo in cui possiamo indirizzare l’urgente necessità di accelerare la transizione energetica in maniera sostenibile per tutti», ha affermato Francesco Starace. «Non esistono più compromessi tra ciò che genera valore per l’impresa e ciò che beneficia il clima, pertanto questi due obiettivi oggi sono pienamente allineati grazie allo sviluppo tecnologico. Per questo, gli impegni finanziari devono avere come obiettivo il raggiungimento degli sdg delle Nazioni Unite ed una economia a zero emissioni nette. Ciò richiede dedizione e strategie ambiziose, così come strumenti volti a promuovere la loro effettiva realizzazione. La transizione è destinata ad accadere, e non solo nel settore energetico: coinvolgerà diversi ambiti dell’economia mondiale. Dobbiamo assicurarci che ciò avvenga in maniera ordinata, decisa, giusta ed inclusiva».







L’Energy Compact di Enel include i seguenti impegni:

  • Accelerazione della progressiva uscita dal carbone dal 2030 al 2027;
  • Triplicazione della generazione di elettricità da rinnovabili, a 145 GW entro il 2030 dai circa 49 GW del 2020;
  • Raggiungimento di 20 TWh di stoccaggio di energia in batteria e 20 GW di demand response entro il 2030;
  • Riduzione delle emissioni dirette di gas serra (scope 1) a 148 gCO2eq/kWh entro il 2023 e a 82 gCO2eq/kWh nel 2030 dai circa 214 gCO2eq/kWh nel 2020, in linea con lo scenario 1,5°C (obiettivo certificato SBTi); 
  • Aumentare i punti di ricarica di veicoli elettrici a oltre 4 milioni e gli autobus elettrici a più di 10.000 entro il 2030, da rispettivamente 186.000 e 912 nel 2020;
  • Raggiungere 5,6 milioni di beneficiari con nuove connessioni in aree rurali e suburbane nel periodo 2020-2030, aumentando la qualità, l’affidabilità e la digitalizzazione del servizio per tutti gli utenti (dai 74 milioni di utenti finali del 2020).

L’obiettivo dell’Un High-level Dialogue on Energy è di definire un piano d’azione per garantire energia pulita e affidabile per tutti entro il 2030 e azzerare le emissioni nette entro il 2050, fornendo una piattaforma ai governi, alle imprese e alle organizzazioni della società civile, per presentare gli impegni volontari sotto forma di “Energy Compact” al fine di contribuire al raggiungimento di tali obiettivi, come stabilito dal SDG 7 e dall’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

Complessivamente sono stati presentati oltre 150 Energy Compact da governi nazionali e locali, aziende, agenzie ONU e altre organizzazioni internazionali, fondazioni, istituti finanziari, coalizioni di player non pubblici e gruppi della società civile, incluse molte reti di giovani, da oltre 35 paesi. Gli Energy Compact prevedono lo stanziamento di miliardi di dollari da qui al 2030 tramite finanziamenti o investimenti diretti in energia pulita, l’installazione di diverse migliaia di GW di energia pulita aggiuntiva e l’impegno di ampliare le nuove connessioni elettriche e consentire l’accesso al clean cooking per centinaia di milioni di persone. Si prevede che nei prossimi mesi saranno presentati ulteriori Energy Compact, sulla scia di un nuovo slancio e di nuove collaborazioni, e saranno monitorati i progressi ottenuti fino all’anno target 2030. 

Nel suo invito ai leader globali, il Segretario Generale dell’Onu António Guterres ha spiegato che dobbiamo accelerare la transizione energetica triplicando gli investimenti in rinnovabili e quadruplicando il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica, destinando gli incentivi per i combustibili fossili alle rinnovabili, creando al contempo nuovi posti di lavoro green e assicurando una transizione equa e inclusiva. Guterres ha inoltre affermato che, in assenza di una radicale decarbonizzazione energetica, l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi non potrà essere raggiunto. Il Segretario Generale ha aggiunto che questa azione decisiva deve essere una priorità politica, in modo da garantire l’accesso a energie pulite ai 760 milioni di persone che attualmente vivono senza elettricità e ai 2,6 miliardi di persone che usano ancora combustibili solidi nocivi per cucinare. 














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