Thales Alenia Space, contratto con Agenzia Spaziale Italiana per la Space Factory 4.0

In qualità di mandataria, l'azienda guida un raggruppamento temporaneo di imprese che include Argotec, Cira e Sitael per la realizzazione di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse locate in Italia

Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia e Fabrizio Tosone , direttore generale di Asi (sullo sfondo Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi e Il vice ministro del Mimit Valentino Valentini)

L’Agenzia Spaziale Italiana ha sottoscritto con Thales Alenia Space (jv tra Thales 67% e Leonardo 33%) un contratto per lo sviluppo della Space Factory 4.0, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In qualità di mandataria, Thales Alenia Space guida un raggruppamento temporaneo di imprese che include Argotec, Cira e Sitael, per la realizzazione di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse locate in Italia che sarà operativo entro il 2026. Il consorzio implementerà sistemi di automazione e digitalizzazione dei processi per costruire satelliti avanzati, in particolare nel settore dei micro e piccoli satelliti che includono le famiglie Platino e Nimbus. La Space Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati in un’ampia gamma che va dalle grandi infrastrutture di satelliti di poche centinaia di kg ai satelliti di poche decine di chilogrammi, prodotti nelle grandi quantità previste dalle nuove configurazioni di costellazioni. Le realtà della Space Factory 4.0, distribuita e diffusa sul territorio, saranno localizzate in Piemonte con Argotec, nel Lazio con Thales Alenia Space, in Campania con il Cira, in Puglia e in Toscana con Sitael, un sistema di aziende spaziali interconnesse con la filiera – comprese startup e centri di ricerca – creando un hub produttivo avanzato per programmi spaziali nazionali, europei e internazionali.

«Desidero ringraziare fermamente il governo italiano e l’Agenzia Spaziale Italiana per il loro continuo sostegno allo sviluppo di questo avanzato sistema di produzione spaziale basato sulle più recenti tecnologie digitali, in grado di rafforzare la competitività spaziale italiana ed europea – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia -. L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo ad offrire capacità in tutti i segmenti del settore spaziale. Negli ultimi anni, il paese ha intrapreso investimenti crescenti per incrementare ulteriormente il potenziale di innovazione e capacità industriale, come dimostra l’iniziativa Space Factory. Il progetto prevede l’impiego di processi digitali e automatizzati all’avanguardia per supportare gli alti tassi di produzione necessari per le costellazioni e le megacostellazioni di oggi e del futuro, riducendo al contempo il time-to-market».







Il rendering per la Space Factory di Thales Alenia Space a Roma

Uno degli elementi chiave di questo progetto interconnesso è la realizzazione di una facility interamente digitale per la progettazione, produzione e test di satelliti. Si tratta di un vero e proprio digital hub che utilizzerà tecnologie avanzate durante tutte le fasi della realizzazione di un satellite, quindi progettazione, assemblaggio integrazione e test, incluso gemelli digitali, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati con la filiera ed elementi di automazione (robot/cobot). La facility sarà dotata di camere pulite altamente versatili e flessibili per supportare l’integrazione e test di un’ampia gamma di costellazioni di differenti grandezze nonché satelliti di osservazione della Terra, esplorazione spaziale e altre applicazioni.

La Space Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati

Questo contratto capitalizza i già comprovati punti di forza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, Rose-L e Cimr, e la costellazione Iride – nonché le migliori conoscenze nelle discipline aerospaziali e industriali provenienti da centri accademici come Politecnico di Milano, Università di Roma “La Sapienza” e un’ organizzazione globale di livello mondiale come Accenture, leader nell’innovazione digitale e di processo a supporto del settore aerospaziale.














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