Terna rivede il piano industriale al 2025: più ricavi, rete potenziata e 10 miliardi di investimenti in Italia e all’estero

di Marco Scotti ♦︎ L'amministratore delegato Donnarumma: "Saremo coinvolti anche nello storage di energia vista la situazione geopolitica". La crisi russo-ucraina costringe a trovare fonti alternative al petrolio e gas di Mosca. In aumento anche la cedola per azione e via libera all'espansione del business in Sud America, Usa ed Europa

L'amministratore delegato di Terna Stefano Donnarumma

«Sono convinto che siamo di fronte a un nuovo importante periodo per lo storage di energia e a breve finalizzeremo opportunità con le istituzioni e l’Autorità. Saremo coinvolti perché sarà un aspetto molto importante. Non posso dire altro ma sono certo che a breve avverrà qualcosa». Così Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, in conference call con gli analisti presentando l’aggiornamento del Piano industriale 2021-2025. Si tratta di una dichiarazione di particolare rilievo perché la crisi russo-ucraina ha reso ancora più instabile il mondo dell’energia, già fiaccato da un incremento esponenziale dei prezzi che ha messo a repentaglio la stessa sopravvivenza delle aziende. Terna, dunque, ha aggiornato il suo Piano strategico con una previsione di 10 miliardi di investimenti entro il 2025, di cui 1,7 già quest’anno. Per quanto concerne la rete elettrica nazionale, principale asset su cui si concentrerà l’azienda, sono previsti 5,6 miliardi principalmente per la realizzazione di linee ad alta tensione in corrente continua. Interventi resi necessari dall’esigenza di garantire un’infrastruttura più stabile.

Per quanto riguarda i dividendi, è previsto un incremento del tasso annuo intorno all’8%, con un payout del 75% per il 2024 e 2025. Per quanto riguarda i ricavi, l’obiettivo per il 2025 è di superare i 3 miliardi di euro e i 2,1 di Ebitda, con un Cagr nell’arco di Piano del 4% per le revenues e del 3% per i margini. Nel 2022, in particolare, è previsto che i ricavi crescano a 2,74 miliardi di euro e l`Ebitda a 1,9miliardi di euro. L’utile netto per azione si attesterà a 39 centesimi di euro nel 2022 e a 45 centesimi nel 2025, al netto della valorizzazione in corso delle attività internazionali. Previsto uno sviluppo delle attività all’estero, dal Sud America agli Stati Uniti fino all’Europa.







Aumento degli investimenti per sviluppare la rete elettrica

L’aggiornamento del piano industriale di Terna al 2025

L’aggiornamento del Piano strategico porta dunque in dote un aumento degli investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica, con un occhio di riguardo alla sostenibilità puntando ancora con maggiore decisione sulle energie rinnovabili. «Si tratta di obiettivi – spiega Donnarumma – che rappresentano il nostro concreto impegno sia dal punto di vista industriale sia istituzionale. Terna è infatti un’azienda che svolge un servizio pubblico per il Paese e per la collettività, a beneficio di tutti i territori in cui opera e dell’ambiente. I nostri investimenti, fondamentali per raggiungere i traguardi che l`Italia e l`Europa si sono prefissati, consentiranno di abilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi, nonché di garantire una sempre maggiore sicurezza ed efficienza dell’approvvigionamento, l’adeguatezza del sistema e i più elevati livelli di qualità del servizio, al minor costo per cittadini e imprese».

Le attività regolate in Italia: 9,5 miliardi di euro

La stazione elettrica di Cepagatti

Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del gruppo. Terna prevede di investire 9,5 miliardi di euro per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale. Grazie agli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Rab) raggiungerà i 22,7 miliardi di euro nel 2025, con un Cagr nell`arco di Piano pari al 7%. A fine 2022, la Rab sarà pari a 17,9 miliardi di euro, mentre a fine 2021 il dato si è attestato a 16,9 miliardi di euro. Per le attività di rinnovo ed efficienza degli asset, che riguardano la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti, con la sostituzione – dove tecnicamente possibile – di linee aeree con la posa di cavi interrati, Terna investirà 2,6 miliardi di euro. Rientrano in queste attività anche gli interventi per rafforzare e potenziare la gestione dei flussi elettrici attraverso la digitalizzazione delle stazioni e l’utilizzo di tecnologie per la manutenzione predittiva delle infrastrutture. Al piano di Sicurezza, finalizzato a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico, Terna dedicherà complessivamente 1,3 miliardi di euro.

Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025, Terna prevede un incremento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, che ammontano complessivamente a 5,6 miliardi di euro, principalmente legati alla realizzazione di linee ad alta tensione in corrente continua – per risolvere le congestioni di rete, incrementare la capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato, integrare pienamente le fonti rinnovabili e migliorare la qualità del servizio – e alla costruzione di collegamenti sottomarini in cavo. Il progetto principale è costituito dal Tyrrhenian Link, l’elettrodotto che unirà Sardegna, Sicilia e Campania e che contribuirà allo sviluppo delle fonti rinnovabili e al phase-out delle centrali a carbone e di quelle a olio più inquinanti. Tra gli altri progetti, figurano il Sa.Co.I.3, l’interconnessione Sardegna-Corsica-Toscana, e la linea ‘Colunga-Calenzano’ tra Emilia-Romagna e Toscana.

L’azienda ha accelerato lo sviluppo di soluzioni per risolvere le congestioni zonali, realizzando una serie di interventi che hanno consentito di aumentare la capacità di trasporto lungo tutto il Paese di 400 MW, contribuendo a ottimizzare i flussi elettrici da Sud a Nord. In alcuni casi queste soluzioni sono ‘fisiche’ come, ad esempio, la risoluzione delle interferenze, che possono ridurre la capacità di trasmissione della rete, senza dover riprogettare le linee. In altri casi si tratta di soluzioni ‘software’, innovazioni digitali e ingegneristiche legate all’intelligenza artificiale: l’uso di algoritmi e sensori consente ad esempio ai tecnici di Terna di controllare i cavi misurandone la temperatura per una più efficace gestione della trasmissione.

Occhi puntati sulle rinnovabili

Aumento della capacità installata tramite rinnovabili

«In Europa tutti i governi stanno ipotizzando di incrementare l’indipendenza dalla Russia e questo porta a focalizzarsi sulle rinnovabili» ha detto Donnarumma. Che poi ha aggiunto: «Sappiamo che nel Nord Europa si stanno concentrando sull’energia eolica. In Italia è molto importante accelerare. Qualcosa sta cambiando nelle approvazioni e autorizzazioni, nelle semplificazioni e penso che lo scenario generale sarà una grande concentrazione sulle rinnovabili e sulle reti per garantire la trasmissione e anche in termini di storage dell’energia e credo che Terna sarà coinvolta nello storage che sarà importante».

Quanto alle interconnessioni Donnarumma ha spiegato che queste non riguarderanno solo le reti europee ma si guarderà ad esempio anche all’Africa. «Ad esempio – ha detto Donnarumma in riferimento al progetto di interconnessione con la Tunisia – con credo che sarà l’unica».

La strategia all’estero

La strategia all’estero di Terna

Terna punta ad espandere le sue attività all’estero. Occhi puntati, dunque, sul Sud America. Inoltre, proseguiranno le valutazioni strategiche su opportunità che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. In particolare, Terna prevede di cogliere nuove opportunità sui mercati con interessanti potenziali di crescita e basso rischio, come quello degli Stati Uniti, nel quale la società potrà mettere a disposizione la sua esperienza e valorizzare le competenze acquisite nella progettazione e gestione delle infrastrutture.

Innovazione e digitalizzazione

Obiettivi di ricavi ed Ebitda per Terna con la revisione del PIano industriale

Terna dedicherà circa 1,2 miliardi di euro di investimenti alla digitalizzazione e all’innovazione, concentrando gli sforzi sulle soluzioni più tecnologiche per il controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle infrastrutture di trasmissione. Questo significherà proseguire con le attività di installazione di sensori, sistemi di monitoraggio e diagnostica, anche predittiva, al fine di migliorare la sicurezza, l’affidabilità e la resilienza delle reti elettriche, a beneficio anche dei territori. Sono 70 i progetti di innovazione attivi nel 2021, il 70% dei quali dedicato al core business e, quindi, alla manutenzione della rete nazionale e alle attività di dispacciamento, anche attraverso l’uso di robot, droni, realtà virtuale e realtà aumentata. I nuovi progetti e le iniziative si concentreranno nei 4 cluster tecnologici individuati nel Piano Industriale, che sono: Digital (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), Energy Tech (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), Advanced Materials (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente), Robotics (per l’automazione dei processi). La clusterizzazione delle tecnologie per l’arco di Piano è stata effettuata tenendo in considerazione i trend tecnologici globali, le peculiarità del settore elettrico, la sfida della transizione energetica, la crescente attenzione per la digitalizzazione, gli SDGs dell’Onu e il contesto e le esigenze Terna.














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