Terna: 1,2 miliardi di investimenti in innovazione! Con Droni, Internet of Underwater IoT, IA…

di Angelo Bruno ♦︎ Sono circa 70 i progetti di innovazione attivi per abilitare la transizione energetica della rete elettrica. IA: manutenzione. Realtà virtuale: formazione. Digital twin: prevenire eventi avversi. Droni: rilevare i dati sui tralicci. Internet of Underwater IoT: monitoraggio ambienti sottomarini. Terna Forward: veicolo di corporate venture capital, dotazione iniziale 50 milioni. Piattaforma Terna Ideas: open innovation. Ne parliamo con Massimiliano Garri

Terna drone per monitoraggio elettrodotto

«Le nuove tecnologie avranno un ruolo chiave per abilitare la transizione energetica a beneficio dell’intero sistema elettrico: in questo ambito, Terna ha previsto per la digitalizzazione e l’innovazione circa 1,2 miliardi di euro di investimenti, dei 10 miliardi di euro complessivi del proprio Piano Industriale». Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna, riassume così la strategia del gruppo dell’energia contenuta nel Piano al 2025 ‘Driving Energy’. Sono circa 70 i progetti di innovazione attivi, per lo più concentrati sul core business, quindi la manutenzione della rete nazionale e il dispacciamento dell’energia elettrica, ma per il 30% dedicati a progetti innovativi, afferenti ambiti “adiacenti”, ma applicabili al settore elettrico, e anche disruptive.

Di questi ultimi si occuperà anche Terna Forward, la società del gruppo lanciata a fine 2022, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro e l’obiettivo di investire in startup e imprese ad alto potenziale innovativo e di crescita. «Terna all’inizio guardava alle start-up e alle Pmi innovative come fornitori, poi ha cominciato a vederli come partner con cui progettare insieme il futuro», prosegue Garri. L’open innovation si declina anche attraverso la piattaforma Terna Ideas, nata inizialmente a supporto del programma interno di Corporate Entrepreneurship, che si è poi trasformata in uno strumento aperto anche agli attori dell’ecosistema esterno, startup, ricercatori e Pmi innovative, con l’obiettivo di identificare soluzioni e iniziative in grado di contribuire alla transizione energetica.







Fra i driver fondamentali la sostenibilità, ambientale (tecnologie green per la gestione della rete, ricerca di materiali eco-compatibili) e sociale (valorizzazione delle persone e safety). Innovazione come proiezione verso il futuro, con le tecnologie al servizio di questo obiettivo: intelligenza artificiale per calibrare l’energia da immettere sulla rete e per la manutenzione, realtà virtuale per la formazione del personale, digital twin per efficientare la rete e prevenire eventi avversi, droni e robotica per raccogliere dati da zone impervie e per l’efficienza dei processi, IoT (internet of things) basato su una trasmissione dati innovativa per monitorare ambienti sottomarini. Approfondiamo la strategia di innovazione del gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia, analizzando progetti in corso, utilizzo delle tecnologie e iniziative di open innovation.

 

Terna Forward, in che cosa investe

Partiamo da Terna Forward, veicolo di corporate venture capital che investe in quattro ambiti specifici, sempre declinati attraverso la sostenibilità:

  • rendere le reti più resilienti: per esempio, algoritmi per la previsione dei carichi, soluzioni IoT e IA per l’elaborazione dei dati dal campo e la previsione degli impatti meteo sulla rete, nuovi materiali anti-icing, anti-corrosione e anti-fouling.

  • Garantire i più alti livelli possibili di affidabilità e di efficienza della rete elettrica: qui c’è un focus sulle soluzioni che coniugano efficienza e sostenibilità, come i nuovi materiali per conduttori e cavi caratterizzati da migliori performance (superconduttori), sistemi ibridi corrente alternata e corrente diretta, ma anche soluzioni che abilitano la transizione energetica, integrando le fonti rinnovabili (ad esempio, smart grid, sistemi innovativi per lo storage, tecnologie alternative di produzione).

  • Ridurre al massimo i rischi derivanti dalle attività manutentive, aumentando quindi i livelli di sicurezza nelle operazioni svolte dalle persone di Terna: esoscheletri, droni e robot a supporto delle attività in campo, manutenzione predittiva.

  • Sviluppare nuove modalità di lavoro, per mantenere standard di servizio eccellenti e garantire alle persone di Terna le migliori condizioni lavorative: realtà aumentata e realtà virtuale per il lavoro da remoto e la formazione, digitalizzazione dei processi aziendali, soluzioni innovative di formazione e onboarding, cybersecutity in ambito Information Technology (IT) e Operations Technology (OT).

Giuseppina Di Foggia, ceo di Terna

Il purpose vehicle è limited partner dei comparti Energy Tech e Infra Tech del Fondo Corporate Partners di Cdp Venture Capital, e ha recentemente aderito a Italian Tech Alliance e Aifi, Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt. Sul portale di Terna Ideas, nella sezione Corporate Venture è disponibile un form per start-up e realtà in fundraising (gli investimenti non si concentrano necessariamente sulle start up, ma anche sulle imprese di piccole medie o grandi dimensioni che vogliono finanziare progetti di innovazione).

C’è anche una sezione dedicata alle call for ideas e un’altra riservata invece ai dipendenti delle società del gruppo che hanno proposte o progetti di innovazione da sottoporre. Resta quindi il focus sul programma interno di corporate entrepreneurship, avviato nel giugno del 2021 e giunto alla sua terza edizione, ma, come detto, la piattaforma è anche aperta a contributi esterni. «Terna all’inizio guardava alle start-up e alle Pmi innovative come fornitori, poi ha cominciato a vederli come partner con cui progettare insieme il futuro. Per completare questo percorso, l’ultimo step, realizzato con la costituzione di Terna Forward, è la capacità di investire nelle realtà innovative in cui crediamo e che pensiamo possano contribuire all’evoluzione del settore elettrico. Aiutiamo queste imprese con investimenti e mettendo anche a disposizione le competenze distintive di Terna, affinché possano esprimere al massimo il proprio potenziale», sottolinea Garri.

 

Tecnologie innovative: l’Internet of Underwater IoT

Fra i vari progetti in corso, ad esempio, Terna sta sperimentando l’Internet of Underwater IoT, tecnologia in forte crescita nel campo della connettività negli ambienti marini che consente di inviare informazioni, studiare l’impatto antropico, predire e gestire i rischi, ottimizzare gli impianti e i processi critici per l’economia del mare. Viene usata per monitorare in tempo reale gli effetti dell’attività di posa di cavi sottomarini, sfruttando una modalità di trasmissione dati innovativa che si basa su reti wi-fi a onde meccaniche. Il sistema è integrato con sensori, antenne, modem e piattaforma cloud per visualizzare i dati e produrre reportistica ad hoc.

 

Droni per rilevare i dati sui tralicci 

Monitoraggio linee aeree Terna

Raggiungere zone impervie e raccogliere dati è un aspetto importante per un’azienda che gestisce circa 75mila chilometri di linee per l’alta tensione, tralicci, cavi interrati o sottomarini, stazioni di trasformazione. Le tecnologie aiutano in questo senso. Un esempio: un drone su cui installare attrezzature portatili da tele-guidare, che servono per la misura della resistenza elettrica dei conduttori delle linee di alta tensione. Lo strumento è in grado di rilevare dettagli microscopici, facilitare la diagnosi e raccogliere dati per futuri controlli da remoto. E non necessità di personale in quota, consentendo quindi di svolgere operazioni complesse senza rischi per gli operatori. Oppure, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, lo sviluppo di robot autonomi nell’effettuare attività sui sostegni delle linee aeree, sistemi avanzati per il monitoraggio delle stazioni elettriche in assenza di operatori, e dispositivi come gli esoscheletri a supporto delle attività del personale in campo.

 

Tecnologie per la resilienza delle reti 

Terna IoT4TheGrid: i tralicci sono stati digitalizzati collocando stazioni meteo, sensori di tiro, accelerometri, inclinometri applicati a cavi e funi

Una delle sfide fondamentali per un operatore elettrico è la resilienza delle reti, ovvero la capacità di resistere a eventi imprevisti. In termini generali, occorre non solo avere costantemente dati aggiornati dal sistema, cioè dalla rete, ma anche dall’esterno (clima, temperatura). Si tratta del progetto IoT4TheGrid, nell’ambito del quale i tralicci sono stati digitalizzati collocando stazioni meteo, sensori di tiro, accelerometri, inclinometri applicati a cavi e funi. L’infrastruttura consente di efficientare la manutenzione e gestire eventuali disservizi. Oltre a procedere con l’installazione di sensori (internamente progettati e brevettati), sistemi di monitoraggio e diagnostica, anche predittiva, sono stati avviati progetti pilota in diverse Regioni con un digital twin che riceve non solo i dati tecnici dell’elettrodotto, ma anche esterni alla rete come temperatura, umidità o inclinazione dei sostegni, per anticipare gli eventi avversi e rendere il sistema più efficiente. Infine, viene utilizzata una tecnologia di sensoristica distribuita lungo le linee elettriche in alta tensione, denominata Dynamic Thermal Rating (DTR), per monitorare il profilo termico del conduttore e calcolare, con maggior precisione, qual è l’effettiva capacità di trasporto di una linea, al fine di ridurne l’effetto congestione.

 

IA per l’efficienza della rete

Per l’efficienza della rete viene invece utilizzata l’intelligenza artificiale. Nel dispacciamento, quindi per mantenere in equilibrio, in tempo reale, la quantità di energia immessa nel sistema e quella consumata. Oppure per la manutenzione della rete: i dati raccolti tramite le ispezioni aeree, effettuate continuamente attraverso droni o con la flotta di elicotteri di Terna, vengono elaborati attraverso algoritmi di IA che segnalano eventuali danni sulla rete e consentono quindi di organizzare un intervento. E infine per identificare potenziali interferenze sull’infrastruttura elettrica. La rete elettrica attraversa diversi paesaggi nei quali possono verificarsi potenziali interferenze da parte della vegetazione o di opere murarie nelle fasce di servitù delle linee elettriche che, invece, dovrebbero rimanere libere. I software di intelligenza artificiale riescono a prevedere un’ottimizzazione dei costi della manutenzione del verde che per la società rappresenta una significativa voce di costo.

Segnaliamo, in ottica di politiche ambientali, che il gestore della rete elettrica ha anche programmi di salvaguardia dell’ambiente in relazione alle infrastrutture con cui opera: studia l’interazione fra elettrodotti e avifauna, monitorando il rischio di collisione, con l’aiuto di ornitologi (durante periodi rilevanti, come la migrazione o la nidificazione, si procede con tecniche di censimento al canto, con ascolto e avvistamento in punti fissi prestabiliti per una durata prefissata, e l’ausilio del “playback” per il censimento delle specie notturne). I dati sull’avifauna, strumento utile ad esempio per la comunità scientifica, sono anche liberamente consultabili online, navigando nelle pagine del portale dedicate a progetti e territorio. Altro esempio, il progetto dei nidi artificiali: vengono posizionati sui tralicci per compensare la riduzione di ambienti naturali adatti alla nidificazione e contribuiscono alla salvaguardia di specie rare o minacciate. Fra gli obiettivi raggiunti, il ripopolamento della specie della ghiandaia marina grazie all’individuazione degli habitat più idonei per le cassette nido.

 

Persone, quindi formazione e safety

Terna, Centro Nazionale di Controllo delle rete elettrica in alta tensione

Infine, formazione e safety, altri due pillar centrali delle strategie di innovazione. Qui, si può citare un progetto di formazione in realtà virtuale per la salita verticale sui tralicci, sviluppato insieme ad alcuni operativi delle unità impianti e utilizzato in affiancamento alla formazione tradizionale. Con un visore VR e due controller, i tecnici possono simulare la salita sul traliccio e sostituire una catena di isolatori.

 

I pillar del Piano di Innovazione 

Quelli descritti sono tutti esempi di progetti in corso, o in fase di potenziamento, e di nuove iniziative parte di un piano di innovazione che abbraccia asset, processi e persone. Cinque le aree tecnologiche di intervento: ‘Digital’ (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), ‘Energy Tech’ (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), ‘Grid Tech’ (tecnologie a favore di una gestione efficace dell’infrastruttura di rete), ‘Advanced Materials’ (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente) e ‘Robotics’ (per l’automazione dei processi).

 

L’Open Innovation interna ed esterna all’azienda: la piattaforma Terna Ideas

Interno di una stazione elettrica Terna

Contribuire alla transizione energetica con iniziative tecnologiche e digitali dedicate, non solo attraverso le idee provenienti dall’interno dell’azienda, ma aprendosi anche all’ecosistema esterno dell’innovazione. È questo l’approccio di open innovation che Terna segue per favorire il percorso verso la decarbonizzazione e per rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di regista della transizione energetica. “Terna Ideas è il programma di corporate entrepreneurship lanciato nel 2021 e rivelatosi molto utile per rendere la cultura dell’innovazione un valore per il Gruppo. L’obiettivo di Terna Ideas, giunto quest’anno alla sua terza edizione, è quello di valorizzare le idee di tutte le nostre persone che possono così diventare imprenditori all’interno della società e generare valore per l’azienda stessa. Le migliori idee delle prime due edizioni hanno avuto l’opportunità di divenire progetti concreti, accedendo a un percorso di accelerazione integrato nei processi di innovation, generando anche nuove opportunità di proprietà intellettuale, un ulteriore valore per il Gruppo a riprova del forte grado di competenze interne disponibili. Per il 2023 abbiamo deciso di fare un passo in avanti, lanciando una nuova piattaforma di Terna Ideas aperta anche a start-up e pmi innovative, una novità che ci consentirà di coinvolgere sempre più realtà tecnologiche italiane e rafforzare ulteriormente il nostro approccio di open innovation per la transizione energetica, di cui siamo i principali abilitatori”, spiega Massimiliano Garri.

La piattaforma Terna Ideas (https://ternaideas.terna.it/) si è dunque trasformata in uno strumento aperto non solo agli innovatori interni all’azienda ma anche agli attori dell’ecosistema esterno. Navigando la piattaforma, oltre alla sezione sul programma di Corporate Entrepreneurship, è presente uno spazio dedicato alle aziende innovative esterne per invitarle a presentare le proprie soluzioni attraverso challenge, di volta in volta proposte proprio su questo nuovo spazio virtuale. “Data Science for Resilience” è la prima call a essere stata avviata da Terna su questa piattaforma di open innovation, con l’obiettivo di cercare soluzioni digitali innovative nell’ambito della manutenzione predittiva e del monitoraggio delle infrastrutture elettriche, per renderle ancor più sicure, efficienti e resilienti. Eoliann e Fast Computing sono le due startup scelte, fra le dieci finaliste, per collaborare con Terna nell’ambito di questa prima challenge che ha visto la partecipazione di ben 71 startup. La piattaforma ospita anche una sezione dedicata alle cosiddette “start-up in fundraising” che possono candidarsi per entrare a far parte di quelle realtà innovative che saranno partecipate da Terna Forward.














Articolo precedenteLa simulazione termica online di Phoenix Contact semplifica la progettazione elettronica industriale
Articolo successivoEdison: utile in crescita (486 milioni) nei primi 9 mesi 2023. Ebitda a 1.267 milioni (+35%)






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui