I disagi dovuti al lockdown hanno pesato come macigni per le aziende italiane ma ha anche portato qualcosa di positivo: finalmente in Italia si parla di seriamente di politiche di smart working. Al momento, è stato introdotto in azienda a causa dell’impellente necessità, ma il percorso è ormai avviato e difficilmente si tornerà indietro.
Per ora queste modalità di lavoro sono state implementate velocemente, ma ora è arrivato il momento di consolidare questo approccio, puntando sia alla produttività sia alla sicurezza, che devono essere gli obiettivi a cui puntare. Un supporto arriva da Hpe, Poly e Citrix che si sono alleate con Computer Gross, Esprinet, Ingram Micro e Tech Data per lanciare l’iniziativa Home Working Italy.
«In un momento così eccezionale come quello che stiamo vivendo, emerge con forza quanto le opportunità dello smart working possano essere fondamentali per garantire operatività ed efficienza alle aziende. Emerge però altrettanto chiaramente quanto queste, per poter funzionare, abbiano bisogno di infrastrutture tecnologiche valide, sicure e di facile gestione, di cui però tante realtà italiane, specie quelle di medie e piccole dimensioni, non sempre dispongono», ha dichiarato Stefano Venturi, Presidente e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise Italia. «L’iniziativa che abbiamo lanciato con Poly e Citrix mira proprio ad assicurare a queste aziende un punto di riferimento unico, in grado di accompagnarle passo passo e di mettere a loro disposizione tutte le competenze, le tecnologie, il supporto e la consulenza di cui hanno bisogno».
I player che hanno dato vita a Home Working Italy hanno tutti a listino soluzioni pensate proprio per le esigenze delle aziende che vogliono permettere alla forza lavoro di operare da remoto.
Virtual Apps and Desktop di Citrix, per esempio, permette di fornire ai dipendenti app e desktop virtuali sicuri, mentre le soluzioni come HPpe SimpliVity, in cui la tecnologia Citrix è integrata integrano ben 10 dispositivi e applicazioni in un blocco costitutivo semplice e potente per ambienti virtualizzati, così da permettere alle aziende di iniziare con pochi nodi e, al crescere degli utenti remoti, aggiungere altri blocchi iperconvergenti.
«Oggi l’importanza dello smart working è legata soprattutto all’emergenza sanitaria, ma in realtà si tratta di un modo di lavorare che va ben oltre il momento contingente», spiega Fabio Luinetti, Country Manager di Citrix Italia. «Il lavoro è sempre meno un luogo in cui si va e sempre di più uno spazio digitale sicuro che segue le persone, sia quando per motivi di forza maggiore non possono essere in ufficio, sia per rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro sempre più dinamico e sempre più mobile»
