Survey Anra: nel 2019 polizze più care e minore disponibilità capacità assicurativa

di Chiara Volontè ♦︎ Secondo l'Associazione Nazionale dei Risk Manager il settore insurance sta virando verso una fase di hard market. I rami property, business interruption e D&O guidano il trend

Il settore assicurativo contribuisce in modo determinante alla crescita e allo sviluppo economico dell’Europa, e si rivela fondamentale per l’andamento della società: secondo Insurance Europe, nel 2019 gli assicuratori europei hanno generato una raccolta premi superiore a 1.200 miliardi di euro, dato lavoro a oltre 950.000 persone e investito oltre 10.200 miliardi nell’economia reale.

Secondo una ricerca condotta da Anra sull’esito dei programmi assicurativi al 31 dicembre 2019, per il 65% del campione – quasi uniformemente tripartito tra assicuratori, intermediari e Risk/Insurance manager – già alla fine dello scorso anno il mercato assicurativo aveva subito un inasprimento in alcune linee di sottoscrizione specifiche, con l’effetto di un maggior costo delle polizze e una minore disponibilità della capacità assicurativa.







«Nell’area Danni ai Beni e Business interruption, le aziende che perseguono politiche di loss prevention e di analisi dei rischi godono di un considerevole vantaggio strategico, essendo in grado di bilanciare l’incremento di costo con l’aumento delle ritenzioni in un’ottica di ottimizzazione fra trasferimento, controllo e ritenzione del rischio. Il mercato assicurativo sta diventando molto più tecnico dopo anni di politiche commerciali aggressive, ci auguriamo che gli assicuratori siano in grado di riconoscere questo valore aggiunto – afferma Alessandro De Felice, Presidente Anra – Riguardo le coperture di Responsabilità Civile degli Amministratori, su cui incide un generale aumento di rischio per la riforma della materia fallimentare, un fattore importante per fronteggiare la tendenza di mercato si basa su quanto l’azienda è in grado di comunicare ed essere trasparente rispetto ai propri modelli di Governance Risk e Compliance».

La survey, presentata nel corso del webinar “Finanziare il rischio: andamento e prospettive del mercato assicurativo”, evidenzia anche una limitazione nelle garanzie prestate, una maggiore attenzione ai wording di polizza – con riferimento in particolare all’estensione cyber – e soprattutto alla gestione dei rischi da parte delle aziende.

«L’analisi che è stata condotta, sottolinea l’importanza del servizio, quello che noi definiamo ‘valore oltre la polizza’ – commenta  Franco Franzoso, Head of Generali Global Corporate & Commercial Italy – Questo studio conferma i primi segnali, manifestatisi già nei rinnovi dello scorso dicembre, di una inversione di tendenza, per quanto riguarda la remunerazione, non solo delle garanzie offerte, ma anche delle capacità assicurative, oggi in diminuzione, soprattutto in alcune linee di business, rispetto a quelle che invece vengono richieste dal mercato. Conseguentemente è necessario porre in essere un processo virtuoso, che veda, da un lato, le Compagnie riappropriarsi dei fondamentali tecnici che sottendono le valutazioni di ogni singolo rischio, dall’altro le Aziende ottimizzare al meglio tutti gli elementi che concorrono alla gestione dei rischi, in termini di prevenzione, contenimento, ritenzione e trasferimento».

La tendenza sembrerebbe visibile soprattutto in alcune linee: quelle relative ai danni property e alla business interruption, e quella D&O. «La survey di Anra conferma i dati a nostra disposizione, che rilevano un marcato aumento dei costi assicurativi nei rami danni “non auto” trainati da Property, Financial Line e Specialty. A fronte dell’incremento di sinistrosità degli ultimi 3 anni a livello globale, Aig ha posto in essere per esempio un re-pricing dei propri prodotti assicurativi Property, Financial Line e Specialty con conseguente revisione di prezzi e condizioni di polizza al fine di assicurare continuità di copertura e sostenibilità nel tempo – chiosa Marco Dalle Vacche, Managing Director South Europe e General Manager Italy di Aig – Nello specifico, le coperture maggiormente interessate dai rialzi sono state quelle esposte ai rischi Cat, ovvero di natura catastrofale, i rischi Construction, ma anche la responsabilità civile professionale e RC degli amministratori per le società quotate, in particolare negli Usa».

Concorda Saverio Longo, Country Leader Axa XL Italy: «Property e Financial Lines guidano senza dubbio una fase di ripresa dei tassi assicurativi prevalentemente in un ambito internazionale e a forte domanda di capacità. Il ciclo assicurativo tipicamente si caratterizza, in questa fase, per un maggior costo e per una minore disponibilità della capacità assicurativa o, perlomeno, per una sua più bilanciata ridistribuzione tra rischi diversi per tipologia, geografia e dimensione. Il crescente costo della capacità porta sia gli assicuratori sia i clienti a maggiori ritenzioni nette in quanto il ricorso alla riassicurazione genera minore efficienza, e la gestione del rischio, tramite elementi di mitigazione e riduzione, diventa la risposta più credibile alle attuali circostanze di mercato».

Di fronte a questi segnali di mercato, la partita da parte di clienti assicuratori e distributori si giocherà sul servizio e sulla capacità tecnica di ciascun attore.














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