Studio Cisco: su 5G il 10% delle connessioni mobili entro il 2023

Secondo l'Annual Internet Report della multinazionale americana, la velocità media sarà di 575 megabit al secondo

Il 5G costituisce un nuovo step per l’evoluzione delle tecnologie mobili, che nell’ultimo cinquantennio ogni dieci anni circa si sono rinnovate e hanno supportato richieste di banda sempre crescenti: da voce e testi, oggi siamo alla realtà aumentata e virtuale.

Secondo il nuovo Cisco Annual Internet Report, il 5G supporterà oltre il 10% delle connessioni su rete mobile del mondo entro il 2023, a una velocità media di 575 megabit al secondo – 13 volte maggiore di quella su rete mobile prevista per quell’anno. Con sviluppi e performance di questo livello, il 5G permetterà di disporre di infrastrutture mobili più dinamiche, che possano sostenere le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale e sui nuovi sviluppi dell’IoT: veicoli a guida autonoma, smart city, servizi sanitari connessi, video immersivi.







L’Italia seguirà l’onda, con il 14,8% delle connessioni mobili che nel 2023 saranno su 5G e con un aumento importante di oggetti connessi e connessioni: contando rete fissa e mobile, ce ne saranno in media 8,5 a testa, per un totale di 511 milioni.

Che la domanda e le aspettative siano sempre crescenti, sia a livello aziendale sia tra i consumatori, lo dimostra il trend delle app. Social network, streaming e download di video, strumenti per la produttività, e-commerce, gaming continueranno a espandersi, tanto che nel 2023 le app scaricate dagli utenti sui loro device mobili saranno quasi 300 miliardi: e gli italiani non si risparmieranno, dato che si passerà dai 2,3 miliardi di app scaricate nel 2018 ai 2,8 miliardi nel 2023.

«La nostra ricerca ci mostra un continuo aumento nel numero di utenti, device, connessioni e una domanda di rete più alta di quanto avremmo mai potuto immaginare – commenta Roland Acra, Senior Vice President e Chief Techonology Officer di Cisco – Le previsioni e i dati raccolti nell’Annual Internet Report stanno aiutando aziende, governi e service provider di tutto il mondo a prepararsi per il futuro e a rendere le loro reti sempre più sicure. Per capitalizzare sull’innovazione tecnologica e sui loro investimenti, sarà fondamentale pianificare accuratamente le strategie e fare leva sulle partnership».

 

Le evidenze dell’Annual Internet Report di Cisco

Entro il 2023, oltre il 70% della popolazione mondiale (5,7 miliardi di persone) e l’87% della popolazione italiana avrà connettività mobile (2G, 3G, 4G o 5G). Il 66% della popolazione mondiale (5,3 miliardi di persone) e il 73% degli italiani saranno utenti di internet. Per quell’anno, esisteranno 3,6 oggetti connessi/connessioni per persona, e quasi 10 oggetti e connessioni per famiglia (household): in Italia ne avremo 8,5 a testa. Quasi metà (il 47%) di tutti i device connessi e connessioni avrà capacità di gestire contenuti video. Le connessioni macchina-macchina (M2M) che supportano le applicazioni IoT più disparate rappresenteranno quasi il 50% (14,7 miliardi) di tutti i device e connessioni presenti al mondo, mentre in Italia, le connessioni M2M erano già nel 2018 il 56% del totale, e nel 2023 saranno il 69% del totale, con un tasso di crescita annuo composto del + 15,3%.

Il 45% di tutti i device connessi alla rete sarà dotato di connessione su rete mobile (3G o inferiore, 4G, 5G o Low Power Wide Area – LPWA), mentre il 55% sarà connessi a rete fissa o si connetterà su Wi-Fi. In Italia il 34% di tutti i device connessi alla rete avrà una connessione su rete mobile, il 66% su rete fissa o WiFi, la metà delle connessioni mobili (48,9% del totale) sarà di tipo 4G – nel 2018 erano il 29% del totale. Le connessioni 5G saranno il 10,6% del totale delle connessioni mobili – dato che nel 2018 era pari a zero, in Italia saranno il 14,8% del totale. Le connessioni Lpwa – tipiche dell’IoT in ambito industriale, ad esempio –  saranno il 14,4% di tutte le connessioni mobili; nel 2018, erano solo il 2,5% del totale.

Il numero di hotspot Wi-Fi nel mondo quadruplicherà entro il 2023: ci saranno quasi 628 milioni di hotspot pubblici Wi-Fi – erano “solo” 169 milioni nel 2018. Gli hotspot con tecnologia WiFi-6 presenti nel mondo aumenteranno di 13 volte tra il 2020 e il 2023 – e rappresenteranno in quell’anno l’11% di tutti gli hotspot pubblici WI-FI. Anche in Italia il Wi-Fi prolificherà: il numero di hotspot pubblici (inclusi gli homespot) aumenterà di 7 volte rispetto al 2018, passando da 2 a 14,2 milioni.

La velocità di connessione mobile media a livello mondiale triplicherà, passando dai 13 Mbps del 2018 ai 44 Mbps previsti per il 2023; quella Wi-Fi media sarà globalmente oltre il triplo del 2018 (da 30 Mbps ai 92 Mbps del 2023), infine quella in banda larga fissa sarà oltre il doppio, passando dai 46 Mbps rilevati per il 2018 ai 110 Mbps che si prevedono per il 2023. L’Italiain questo senso corre con tassi di crescita elevati: si prevede per il 2023 una velocità media per le connessioni in banda larga fissa di 75,9 Mbps e di 66,7 Mbps per le connessioni su rete mobile (nel 2018 il dato era rispettivamente di 24,2 e 17 Mbps)

Per quanto riguarda la cyber security, a livello mondiale la frequenza di attacchi DDoS (Denial of Service) è aumentata del 39%, con una dimensione media di un 1 Gigabit di traffico dati al secondo – ma ben il 23% degli attacchi sono più grandi ancora. Gli attacchi misurabili tra i 100 Gbps e i 400 Gbps sono aumentati del 776% in un anno.














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