Stratus Technologies vara la santa… Alleantia per un IIoT più sicuro ed efficiente

di Marco Scotti ♦︎ Le due aziende hanno dato vita a una partenrship, Industrial IoT Fault Tolerance, che consente di ridurre i costi di gestione delle piattaforme e dei software perché tutto avviene in edge, a pochi centimetri dai macchinari. Un modo più sicuro e più efficace adatto alle varie industry, dal manufacturing al navale, dal food, all’automotive, dal chimico all’energia

Che c’entrano nord e sud, punti cardinali per antonomasia dei naviganti, all’interno della fabbrica? E perché queste due direzioni rappresentano il futuro della smart manufacturing? Per rispondere a queste due domande – e non solo – Stratus Technologies e Alleantia hanno organizzato un webinar che aveva lo scopo di annunciare e dimostrare il frutto della loro partnership. I protagonisti di questo “matrimonio” sono, rispettivamente, il leader di mercato per le soluzioni edge (soprattutto tramite la piattaforma ztC Edge) e il fornitore numero uno per l’Industrial Internet of Things, altrimenti noto come IIoT. L’obiettivo è l’integrazione del sistema di Stratus nel portafoglio di hardware certificati di Alleantia, in modo da aiutare i propri clienti ad acquisire e analizzare informazioni e dati critici, all’interno degli ambienti Edge, anche nelle situazioni più estreme. La partnership ha dato vita a Industrial IoT Fault Tolerance, soluzione progettata per acquisire e analizzare informazioni e dati critici degli impianti e portarli all’interno degli ambienti edge e cloud.

«La peculiarità di tutto questo – ci spiega Antonio Conati Barbaro, Coo di Alleantia – è che i software on edge permettono di ridurre in maniera significativa i costi perché tutto avviene a pochissima distanza dalle macchine. Inoltre usiamo i driver già presenti nella libreria, in modo da rendere i dati uniformi. In questo modo, con l’edge si può fare intelligence e le informazioni divengono utilizzabili con svariate interfacce contemporaneamente, sia on premise che in cloud».







La compatibilità validata delle piattaforme Stratus permetterà a Alleantia di fornire soluzioni ad elevatissima affidabilità per ambienti industriali dal manufacturing al navale, al food, all’automotive, al chimico e all’energia – per sfruttare tutte le capacità offerte e i vantaggi dell’Industrial Internet of Things (IIoT). Stratus ztC Edge è, infatti, una piattaforma affidabile, sicura, con virtualizzazione inclusa; non richiede alcun intervento, protegge e aiuta ad automatizzare le applicazioni critiche in modo rapido, affidabile ed efficiente in posizioni distribuite e con risorse limitate.

Stratus ztC Edge è una piattaforma affidabile, sicura, con virtualizzazione inclusa; non richiede alcun intervento, protegge e aiuta ad automatizzare le applicazioni critiche in modo rapido, affidabile ed efficiente in posizioni distribuite e con risorse limitate

IIoT Fault Tolerance

Antonio Conati Barbaro, chief operating officer di Alleantia

Essere fault tolerant è una diretta conseguenza della corretta applicazione delle tecniche di virtualizzazione e di edge computing e rappresenta a pieno diritto un fattore abilitante per la smart factory. Le soluzioni fault-tolerant forniscono continuità operativa, poiché sono progettate essenzialmente per evitare il downtime. Nel virtualizzare applicazioni fondamentali è importante comprendere che è necessario proteggere le risorse server, poiché limitarsi a spostare tutto su una singola piattaforma virtualizzata significa che nulla funzionerà se nella piattaforma si verificano errori. Le piattaforme forniscono affidabilità nelle implementazioni virtualizzate, eliminando il downtime non pianificato ed evitando la perdita di dati, un elemento fondamentale in molti ambienti di automazione ed essenziale per l’analisi dei dati IIoT.

Ma come funzionerà questa piattaforma? «I nodi ridondati ztC Edge – ci spiegano dall’azienda – agiscono come un unico sistema in grado di sincronizzare proattivamente le macchine virtuali da un nodo all’altro, per garantire la continuità dell’applicazione Alleantia. Se viene rilevato un guasto all’interno di un nodo, il sistema attiva automaticamente il traffico sull’altro nodo Edge ztC, senza alcun intervento da parte dell’operatore. L’applicazione IoT Alleantia viene configurata solo una volta sul nodo, la sua ridondanza viene attivata in modo automatico e trasparente».

 

L’offerta di Alleantia

Francesco Sciulli,
Software Developer presso Alleantia

«Nella release 5.0 del nostro software – ci racconta lo sviluppatore di Alleantia Francesco Sciulli – abbiamo implementato diversi connettori sia “lato nord”, cioè verso il cloud, sia “lato sud”, cioè verso le macchine. Per quanto riguarda questo secondo aspetto, abbiamo sviluppato diversi protocolli per parlare a macchine a controllo numerico con standard come Selca, Abb, Gallo e via dicendo. Alleantia si è evoluta anche per andare incontro alle esigenze della cybersecurity».

Per fare questo, l’azienda ha realizzato un protocollo che utilizza una cifratura delle informazioni che viaggiano nella rete, in modo che un eventuale malintenzionato non sia in grado di decrittarle in tempi rapidi, venendo quindi scoperto prima di essere riuscito a portare a termine il furto dei dati. Per quanto riguarda il lato nord, invece, con questa release è stato sviluppato un nuovo collettore Aws IoT Amazon, per evitare ulteriori attacchi.

 

 

Perché l’edge è più funzionale

Giacomo Ghidini, country manager di Stratus Technologies Italia

Il 63% delle aziende sta investendo in questa trasformazione, che promette un Roi in meno di un anno. Con un plus ulteriore: la semplicità di implementazione, oltretutto proteggendo la business continuity.

«Secondo Gartner – ci racconta Giacomo Ghidini, country manager di Stratus Technologies – entro il 2022 oltre il 75% dei dati sarà creato ed elaborato fuori dal data center e dal cloud, rispetto al 10% di oggi. Inoltre, entro il 2023 (questa volta secondo Idc) il 50% delle nuove infrastrutture It sarà implementato all’edge rispetto al 10% di ogi. Le applicazioni software all’edge aumenteranno dell’800%. Per questo la nostra partnership con Alleantia si inserisce in un solco già ben definito ma ancora tutto da espplorare. La convergenza di Ai, IoT e 5G e di piattaforme di edge computing crea un mix unico di tecnologie e di costi che rende conveniente la raccolta, l’archivio e l’elaborazione di quantità molto consistenti di dati direttamente all’edge». Attualmente il problema principale per l’installazione all’edge riguarda la necessità di introdurre sempre più tecnologia dove c’è sempre meno personale con competenze It o, addirittura, dove non c’è proprio personale.

Stratus si trova a competere in un mercato, quello dell’edge computing, che sta riscontrando qualche difficoltà a venire pienamente adottato in Italia. Principalmente per la mancanza di formazione, ma anche per la sicurezza che molte piattaforme, ad oggi, non riescono a garantire. La peculiarità dell’offerta di Stratus risiede, invece,  proprio in un edge industriale con caratteristiche di robustezza adatte ad ambienti produttivi. L’azienda americana ha pubblicato diversi report, white paper e studi per affrontare le diverse criticità rispetto all’adozione dell’edge computing e fornire strategie per una corretta implementazione, best practise di successo, casi concreti di applicazione Per provare a fare il punto della situazione, l’azienda ha anche realizzato un white paper specificamente rivolto al mondo degli Oem dal titolo “Le smart factory necessitano di macchine e linee più intelligenti”.

Essere fault tolerant è una diretta conseguenza della corretta applicazione delle tecniche di virtualizzazione e di edge computing e rappresenta a pieno diritto un fattore abilitante per la smart factory

La soluzione di Stratus Technologies

«Se dovessimo raccontare ztC Edge in tre parole – conclude Ghidini – potremmo dire che si tratta di una soluzione semplice, protetta e autonoma. Il primo termine perché è facile da installare, configurare e consente di gestire infrastrutture esistenti o per nuove aree operative. Protetto, perché mitiga il rischio operativo, finanziario e il danno di reputazione assicurando la disponibilità continua delle applicazioni software e proteggendo i dati da perdite e da insidie cyber. Autonomo, perché è affidabile e robusto».

Infine, ztC Edge 110 introduce un nuovo repository di file basato sullo Stratus Cloud e la sua memoria è stata portata a 64 GB, fatto che consente ai clienti di consolidare più applicazioni, ad esempio Scada, su un’unica macchina. Stratus ha inoltre aggiunto la certificazione Classe I Divisione 2, cosi da poter integrare la piattaforma anche in luoghi considerati pericolosi. Passando alle funzionalità, l’aggiornamento permette di archiviare in modo facile e veloce le impostazioni di sistema e le preferenze utente di ztC Edge in un’unità locale o su Stratus Cloud. Il backup e il ripristino semplificati del sistema permettono alle aziende di risparmiare tempo automatizzando determinate procedure e riducendo l’errore umano. È inoltre possibile creare e archiviare diversi modelli a seconda di casi d’uso, carichi di lavoro o sedi.














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