Stellantis raggiunge l’accordo per il contratto di solidarietà di Melfi

L’azienda ha riconfermato il piano industriale che prevede la produzione nel sito lucano di quattro vetture full electric

Stellantis Melfi

Stellantis ha siglato un accordo sul contratto di solidarietà in deroga della durata di un anno per lo stabilimento di di Melfi. Si utilizza quindi una modifica del testo originario del jobs act, fortemente voluta dal sindacato, che consente di andare oltre il limite di tre anni.

«L’azienda ha riconfermato il piano industriale definito nell’accordo del 25 giugno 2021 che prevede la produzione nel sito lucano, a partire dal 2024, di quattro vetture full electric e soprattutto ha confermato che lo stabilimento non ha esuberi strutturali, bensì legati alla nota crisi di approvvigionamento dei semiconduttori», si legge in un comunicato di Fim-Cisl.







«Con questa firma si garantiscono salario e prospettive future: abbiamo di nuovo ottenuto la garanzia a maturazione dei ratei degli istituti indiretti per tutti i lavoratori durante il periodo coperto dall’ammortizzatore sociale anche nei momenti di fermo totale, una rotazione equa in base alla fungibilità delle mansioni, una verifica mensile dell’andamento del piano e si prevede la possibilità di un percorso formativo durante la cassa integrazione, che sarà oggetto di un confronto tra le parti affinché si stabiliscano le modalità di realizzazione e per cui abbiamo chiesto un sostegno alla Regione Basilicata.

Questo ulteriore accordo va nella direzione da noi tracciata, ma evidentemente è indispensabile un piano di supporto all’automotive da parte del Governo che aiuti l’intera filiera produttiva ad affrontare la difficile congiuntura e il processo di transizione. La maggiore sofferenza oggi è vissuta proprio dall’indotto stretto fra crisi degli approvvigionamenti, difficili rapporti con Stellantis e transizione energetica. Proseguiremo nella nostra azione sindacale per ottenere prospettive da Stellantis e supporto dal Governo e dalla Regione Basilicata affinché anche dal tavolo regionale possano arrivare soluzioni concrete».














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