Reichelt Elektronik: l’80% delle imprese italiane usa la stampa 3D

Lo sostiene una ricerca di OnePoll condotta a giugno su un campione di 250 aziende

L'82% degli intervistati, ha dichiarato di avvalersi principalmente di filamenti plastici come Abd, PlaA o Petg per la stampa 3D.
L'82% degli intervistati, ha dichiarato di avvalersi principalmente di filamenti plastici come Abd, PlaA o Petg per la stampa 3D.

Secondo un sondaggio condotto da Reichelt Elektronik con la collaborazione di OnePoll, una fetta enorme delle aziende italiane ha sposato il concetto di manifattura additiva. I dati si basano sulle interviste effettuate a 250 persone: responsabili delle decisioni aziendali, dipendenti e manager del mondo della progettazione, sviluppo e tecnologia, impiegati in settori come il manifatturiero, la logistica, il farmaceutico, l’energia, l’It e l’Ict.

L’80% ha affermato di utilizzare la stampa 3D in produzione e il 73% di questi sostiene di possedere in azienda tuo il necessario. Per cosa le usano? il 77% degli intervistati ha dichiarato di avvalersene soprattutto per lo sviluppo di prototipi, mentre un 73% se ne avvalgono per la produzione di modelli visivi. Il 63% sfrutta la manifattura additiva per la produzione in piccole serie e prodotti, il 61% per realizzare pezzi di ricambio su misura e un 57% per la realizzazione di prodotti quali protesi, impianti e componenti.







Una spinta all’adozione è arrivata anche dall’emergenza sanitaria: la metà degli intervistati ha dichiarato di aver pianificato di investire maggiormente nella stampa 3D come diretta conseguenza della crisi da coronavirus. Molti vedono in questa opportunità un modo per compensare quanto perso a causa della crisi, facendo leva sul risparmio economico e sulla possibilità di ampliare la propria offerta. In generale, quasi il 45% degli intervistati italiani considera la produzione interna un modo efficace per superare i ritardi della catena di approvvigionamento o la carenza di rifornimenti.

Non mancano alcune criticità: poco meno di un terzo del campione (30%) sottolinea che la realizzazione di questa tipologia di stampe richiede tempi di troppo lunghi, oltre a manutenzione e filamenti molto costosi. Il 24% invece riscontra difficoltà nella realizzazione dei formati richiesti a causa di cavità o limitazioni di dimensioni.














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