Solidworks (Dassault Systèmes) vuole crescere e punta su cloud e innovazioni incrementali. E sui nuovi mercati… Parla Gian Paolo Bassi

di Marco de' Francesco ♦︎ Il software di progettazione tridimensionale, che è anche il brand più redditizio della multinazionale, nel primo semestre ha aumentato le revenue del 20%. Merito – anche – della fusione nella piattaforma 3DExperience. La riconfigurazione della supply chain e della workforce. Le ultime novità su un protagonista del software industriale

«Solidworks quest’anno crescerà a due decimali: d’altra parte, i primi sei mesi dell’anno le revenue sono aumentate del 20% rispetto allo stesso periodo del 2020». Parola di Gian Paolo Bassi, ceo Solidworks, software di progettazione tridimensionale che è anche il brand più redditizio della multinazionale francese Dassault Systèmes – guidata dal ceo Bernard Charlès, mentre la filiale italiana è condotta da Guido Porro, managing director Euromed e amministratore delegato Italia. Il software era stato inizialmente collegato ad altri brand della piattaforma 3DExperience in cloud, cuore dell’offerta di Dassault Systèmes, come Simulia, DelmiaWorks e Enovia. Da un anno e mezzo, è stato “fuso” nella piattaforma, diventando una funzione interdipendente da altre; si è dato vita ad un continuo loop tra processi lineari prima separati: simulazione, design, service, concept, manifattura e management. Tanto che uno user potrebbe utilizzare tutte queste attività senza aver mai sentito nominare il termine Solidworks.

In questo nuovo contesto, qual è la strategia di crescita di Solidworks? Per Bassi, si basa su tre pillar. Anzitutto, far passare tutti le aziende clienti che lo avevano acquistato in Dvd al Cloud. Questo comporta dei vantaggi per le imprese, dal momento che l’update delle release avviene in automatico, senza correre il rischio di perdere dati. D’altra parte, per Solidworks l’obiettivo è la fidelizzazione. In secondo luogo, acquisire una fetta ancora più ampia del mercato contando su tutte le funzionalità garantite dalla piattaforma. In pratica, un’impresa interessata alla simulazione e al service, e alla progettazione tridimensionale, può prendere tutto il pacchetto. In terzo luogo, l’ultima release Solidworks 2022 contempla circa 500 piccole innovazioni incrementali, che hanno la funzione di accelerare lo sviluppo del prodotto.







La fusione di Solidworks nella piattaforma ha un altro vantaggio per l’azienda-cliente che intende utilizzare altre funzioni della 3DExperience. Infatti, la pandemia di Covid-19 ha fatto emergere nuove esigenze, come la riconfigurazione della supply chain e quella della workforce, che non possono essere affrontate con la sola progettazione tridimensionale. Di tutto questo, abbiamo parlato con Bassi.

La “fase b” della fusione dei brand nella piattaforma

Gian Paolo Bassi, ceo di SolidWorks

«A “3DExperience World” (momento di incontro della comunità di designer, innovatori, creatori, maker, ingegneri, reseller, startup, system integrator la cui attività ruota attorno alla piattaforma; ndr) di Nashville, un anno e mezzo fa, è stata annunciata la fusione di Solidworks in 3DExperience. Al tempo, era una questione di “vision”: era quello che si voleva e che si iniziava a fare: ora siamo nella fase B, quella dell’attuazione di questo progetto» – ha affermato Bassi.

Come funziona, ora? Funziona così: attualmente, per accedere alla piattaforma, gli utenti selezionano un “ruolo”, in base alla loro attività, ai loro interessi e all’industria di appartenenza. Per esempio, l’ingegnere meccanico che realizza macchine utensili in un contesto manifatturiero sceglierà il “multi-discipline mechanical designer”.  I ruoli, a loro volta, contengono diverse applicazioni, per garantire agli utenti i migliori strumenti possibili tra quelli collegati al loro lavoro. È possibile scegliere più ruoli, e selezionare le applicazioni dirottando le preferite nella cartella “my favorite”.  «Il ruolo – ha affermato Bassi – è il minimo oggetto acquistabile». In un certo senso, anche Solidworks è un ruolo. Una funzione all’interno della piattaforma, perfettamente assimilata ad essa; uno strumento interconnesso agli altri.

Strategia di crescita in tre pillar per Solidworks

1)      Fa passare le aziende clienti dal Dvd al Cloud

Si è accennato al fatto che Solidworks era un Dvd da inserire nel Pc. Teoricamente lo è ancora: se un’azienda ne fa richiesta, il supporto fisico è tuttora in vendita. Ma né la multinazionale francese né Solidworks puntano su questa opzione: pertanto, hanno messo insieme una strategia premiante per chi utilizza in Cloud le funzioni del software. Per Bassi, ci sono buoni motivi per passare al Cloud: «Si pensi all’update delle release. Ci sono casi in cui nessuno può sapere dove siano stati salvati i file update, tranne chi ha materialmente eseguito l’operazione. Che potrebbe, però, essere uscito dall’azienda, perché ha cambiato lavoro o per altri motivi. L’update è comunque una manovra delicata che richiede competenze specifiche. Inoltre, si tratta di agire, quasi al contempo, su tutti i Pc su cui il software è stato implementato; azione che porta via tempo e denaro».

Col Cloud, tutto è diverso. Si salva una volta per tutte un oggetto in remoto, e questo è sempre visibile e reperibile da tutti. Ora l’aggiornamento può essere automatico, ed in tutti i casi è l’azienda francese che si assume l’onere dell’operazione. Il Cloud è più semplice anche da un punto di vista finanziario e fiscale: non bisogna stanziare somme per l’hardware in bilancio. Alla fine, è un abbonamento. Per Solidworks, questo passaggio significa entrate ricorrenti e una maggiore fidelizzazione della clientela.

Dashboard Solidworks. Da un anno e mezzo Solidworks è stato “fuso” nella piattaforma 3DExperience, diventando una funzione interdipendente da altre; si è dato vita ad un continuo loop tra processi lineari prima separati: simulazione, design, service, concept, manifattura e management.

2)      Acquisire nuova clientela grazie alle diverse attività che gli utenti possono svolgere nella piattaforma

La strategia di crescita di Solidworks si basa su tre pillar: far passare tutti le aziende clienti che lo avevano acquistato in Dvd al Cloud; acquisire una fetta ancora più ampia del mercato contando su tutte le funzionalità garantite dalla piattaforma; 500 piccole innovazioni incrementali, che hanno la funzione di accelerare lo sviluppo del prodotto

Per Bassi, «grazie all’integrazione di Solidworks nella piattaforma, ora le aziende possono utilizzare lo stesso ambiente per svolgere attività diverse dalla progettazione tridimensionale. Questo può comportare la loro crescita; per noi, significa una sostanziale estensione del novero delle imprese interessate alla sottoscrizione». In effetti nella 3DExperience platform si possono reperire cinque ambiti operativi che consentono ad un’azienda di realizzare un progetto. Il primo è 3DExperience Collaborative Innovation, un software as a service che consente di portare avanti l’innovazione collettiva in azienda, collaborando in maniera comunitaria alla realizzazione di un’idea, prendendo spunto da opinioni reciproche e traducendo i concetti in immagini 3D.

Il secondo è 3DExperience Works. Consente ad un’impresa, partendo dalla progettazione, di controllare tutti gli sviluppi produttivi, passando per la virtualizzazione, per la gestione del magazzino e per tanto altro.  Sono indicati cinque domini – design & engineering, simulation, manufacturing & production, governance e sales & marketing – a loro volta suddivisi in sotto-domini. Per Bassi, «la simulazione in particolare è in crescita imperiosa, più del 150% in un anno. Anche aziende molto piccole, ma avanzate in questo campo, si propongono come consulenti presso imprese molto più grandi, e applicano questa tecnologia, ad esempio, ai materiali per l’additive manufacturing». Il terzo è 3DExperience Industries. È l’ambito cui ci si deve collegare se si intende saperne di più sui trend relativi ai trasporti, all’aerospace, al marine, all’industrial equipment, all’high-tech, all’home & lifestyle, al consumer packaged goods all’energia e materiali e a tanto altro. Si naviga in un vasto portafoglio di soluzioni specifiche.

Il quarto è 3DExperience Healthcare & Life Sciences. Serve per affrontare le sfide di questo settore. Sono presenti diverse soluzioni, come Made to cure for Bigpharma o One Lab; e più ruoli, come Biovia Compose User. L’ultimo ambito è 3DExperience Edu. Si tratta di creare la workforce of the future, la nuova classe di lavoratori dotata di competenze digitali. I domini sono quelli delle aziende, quello professionale, quello accademico e quello degli studenti. Ci sono più discipline: ad esempio, quella della business innovation o quella della digital factory. Seguendo i corsi online, si ottengono certificati di DS da inserire in curriculum; sono riconosciuti dalle aziende.

Grazie all’integrazione di Solidworks nella piattaforma, ora le aziende possono utilizzare lo stesso ambiente per svolgere attività diverse dalla progettazione tridimensionale. Questo può comportare la loro crescita

3)      500 innovazioni incrementali

Come si diceva, Dassault Systèmes ha annunciato Solidworks 2022, l’ultima versione del suo portfolio di applicazioni 3D per la progettazione e l’ingegnerizzazione. Non ci sono innovazioni “epocali”, ma tanti piccoli perfezionamenti che consentono all’azienda utente di velocizzare il processo di sviluppo del prodotto. Ad esempio, miglioramenti dell’interfaccia utente per quanto riguarda la barra dei collegamenti, la gestione della configurazione e le tolleranze geometriche. Ancora, grafiche più veloci, per ottimizzare la visualizzazione delle risposte. E poi, il perfezionamento delle funzionalità di progettazione per l’assemblaggio e le parti, per i dettagli di disegno, per la simulazione e la gestione dei dati di prodotto. Inoltre, un accesso rapido ed esteso alla 3DExperience platform e tanto altro. Secondo Bassi, «possono sembrare semplici avanzamenti, ma in realtà le aziende clienti sono attentissime a questi cambiamenti».

Dassault Systèmes ha annunciato Solidworks 2022, l’ultima versione del suo portfolio di applicazioni 3D per la progettazione e l’ingegnerizzazione. Non ci sono innovazioni “epocali”, ma tanti piccoli perfezionamenti che consentono all’azienda utente di velocizzare il processo di sviluppo del prodotto

Nuove esigenze emerse con la pandemia

1)   La riconfigurazione della supply chain

Si accennava ad alcuni effetti della pandemia, come la disgregazione delle filiere, i ritardi negli approvvigionamenti delle materie prime e dei componenti. Diverse aziende si trovano nella necessità di ridefinire la catena di fornitura. Ora, è stato integrato nella platform anche DelmiaWorks, brand nato con l’acquisto della californiana Iqms, azienda attiva nel settore dell’Erp per il manufacturing, un software gestionale per pianificare le risorse di impresa: vendite, acquisti, gestione magazzini, contabilità e altro. L’Erp è stato combinato al Mes (manufacturing execution system) che serve a gestire il processo produttivo aziendale: realizza il collegamento diretto ai macchinari, e pertanto consente l’allineamento delle attività. In questo modo, DelmiaWorks fornisce strumenti di monitoraggio che tengono traccia dei parametri dei dati di processo, compresi i numeri degli articoli e di lotto, i dettagli del centro di lavoro, le date e l’ora della produzione, la qualità della fabbricazione in tempo reale e l’efficienza complessiva dell’attrezzatura.

è stato integrato nella platform anche DelmiaWorks, brand nato con l’acquisto della californiana Iqms, azienda attiva nel settore dell’Erp per il manufacturing, un software gestionale per pianificare le risorse di impresa: vendite, acquisti, gestione magazzini, contabilità e altro

Ma che c’entra la supply chain? «Fin dalla fase di progettazione – ha affermato Bassi – c’è la possibilità di collegare su una dashboard i supplier dell’azienda, e di vedere real time quale di essi sia disponibile a fornire un certo materiale o un certo componente.  Sulla piattaforma, peraltro, tutti parlano lo stesso linguaggio». Soprattutto, una particolare soluzione del brand, Delmia Quintiq, consente alle aziende di pianificare e migliorare tutte le fasi della catena di fornitura. Permette di definire in modo chiaro i Kpi dell’intera organizzazione e di allineare ciascuna funzione aziendale a tali obiettivi. In pratica: con Delmia Quintiq l’azienda può ottenere visibilità completa sui fattori che influenzano vendite, marketing, aspetti economici e processi operativi per colmare il divario tra il reparto vendite e quello operativo. Così l’impresa può aumentare l’accuratezza del piano della domanda e ottimizzare quello degli approvvigionamenti. Sempre con Delmia Quintiq, si può riconfigurare la logistica, «la cui riorganizzazione – per Bassi – è diventata un elemento cruciale in tempi di pandemia». Infatti la soluzione permette di pianifica carichi e percorsi ottimali tra più depositi per ridurre al minimo i viaggi a carico vuoto. Sulla piattaforma, peraltro, è presente un altro strumento, Perfect logistics: in questo caso, aziende e rivenditori condividono virtualmente una visione comune delle attività, tra cui i migliori percorsi, la capacità dei camion e le normative, puntando sempre a consegne tempestive. Il sistema valuta gli eventi imprevisti e propone in modo automatico adattamenti delle tempistiche. Gestisce inoltre la determinazione dinamica e automatica dei prezzi per gli acquisti dell’e-commerce.

Per accedere alla piattaforma gli utenti selezionano un “ruolo”, in base alla loro attività, ai loro interessi e all’industria di appartenenza. Per esempio, l’ingegnere meccanico che realizza macchine utensili in un contesto manifatturiero sceglierà il “multi-discipline mechanical designer”.  I ruoli, a loro volta, contengono diverse applicazioni, per garantire agli utenti i migliori strumenti possibili tra quelli collegati al loro lavoro. È possibile scegliere più ruoli, e selezionare le applicazioni dirottando le preferite nella cartella “my favorite”

2)   La riconfigurazione della workforce

«Il Covid-19 ha conferito rilievo alla necessità di disporre, su uno smartphone, di tutti gli strumenti di lavoro, progettazione compresa, con la stessa continuità di dati disponibili sulla postazione di lavoro interna» – ha affermato Bassi. Tutto ciò era già possibile, collegandosi alla piattaforma dall’esterno. Il problema è che i flussi di dati che escono dal perimetro dell’azienda, devono essere messi in sicurezza, al riparo dai cyber attacchi e dai furti informatici. Sotto questo profilo, ad esempio, la 3DExperience platform dispone della soluzione Enovia Vpm Navigator.














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